Premio Bianca d’Aponte 5^ edizione: 2° serata
Aversa (CE), 24 ottobre 2009
Articolo e foto di Pia Di Donato
(leggi il resoconto della 1°
serata)
Inizio questo articolo con delle scuse e ... una promessa: sono anni che
Gaetano D'Aponte mi invita al Premio e solo quest'anno ho trovato il
tempo di andarci.... ed adesso ci andrò ogni anno!
Questa specie di "malattia" però ho scoperto ha contagiato molti fra
quanti hanno seguito le due serate conclusive della V° edizione del
premio.
Andiamo per gradi: perchè questa manifestazione? "Sui monti di pietra
può nascere un fiore", cantava Morandi un po' di anni fa: da un dolore
può nascere la gioia, da una città in un territorio "inquinato", sotto
vari punti di vista, può nascere un evento di promozione culturale e
sociale senza paragoni
ìBianca D'Aponte è mancata nel 2003, a 23 anni, alla vigilia
dell'incisione del primo singolo con la BMG RIcordi: il primo passo di
una carriera musicale che tutti davano per certa vista la passione e la
creatività che l'avevano contraddistinta negli anni precedenti. Molti,
in sala, nelle due serate hanno parlato di lei, non solo sul palco, ma
in platea, fra "vicini di poltona": sul dolore della perdita ha prevalso
la gioia dei ricordi e non ho sentito alcuno ricordarla "al passato" ma
come se fosse appena passata per dare un saluto
L'associazione che la ricorda, fondata dal papà Gaetano, ha subito
trovato sostenitori: fra i primi Fausto Mesolella e quindi, via via
artisti e addetti ai lavori del mondo musicale che poi hanno fatto un
insolito passaparola. Significativa ieri sera, sul finire della serata
finale, la frase di Mariella Nava, madrina di questa edizione, "Mi ha
telefonato Rossana (Casale) per invitarmi e mi ha detto che mi sarei
trovata fra amici: così è stato"
Ma se sul palco sono state queste le parole, in platea, nelle prime file
o spesso in piedi una serie di amici musicisti ascoltavano, si
scambiavano pareri e commentavano le varie esibizioni. Primo fra tutti
Fausto Mesolella, in piedi e appoggiato al palco che ha seguito
annuendo, canticchiando e sorridendo (mi perdonerà, non è facile vederlo
sorridere) per poi imbracciare la chitarra e accompagnare un po tutti
gli ospiti. Più che un direttore artistico sembrava un Deus Ex Machina!
Ma arriviamo al concorso vero e proprio: dieci artiste si sono sfidate
con tanta emozione ma senza quella malizia che ci si aspetterebbe in
situazioni del genere. Probabilmente è la formula del concorso che
offre, un ambiente sereno, ospitalità gratuita e, da quest'anno, lo
"Stage avanzato di Canto Moderno" con Rossana Casale che si è tenuto
proprio in questa giornata all'Auditorium Bianca d'Aponte. Una ulteriore
prova che più che un concorso perche "ne arrivi solo una" è un concorso
per far crescere tutte le artiste e anche chi in finale non ci è
arrivata
In ordine alfabetico vi presento le dieci artiste: Airin, da Lacchiarella (MI),
Iole Cerminara, di Potenza,
Patrizia Cirulli di Basiglio (MI),
Giorgia Crimi di Palermo,
Giorgia Del Mese di Firenze,
Katres di Frattamaggiore (NA),
Francesca Lombardi di Maddaloni (CE),
Momo di Lanciano (CH),
Simona Norato di Palermo,
Nancy Pepe di Altamura (BA).
Ognuna non ha solo cantato ma ha potuto presentarsi, aiutata dai
conduttori Sandro Petrone (del TG2), Roberta Balzotti (giornalista e
presentatrice RAI).
La vincitrice, Momo, ha spiazzato tutti per l'umiltà con la quale si è
presentata: pur essendo oramai un personaggio (famosissima la sua
partecipazione al dopo festival di S. Remo) si è voluta mettere in
gioco.. vincendo anche l'influenza che, in parte, le ha tolto la voce.
Momo
Che dire del resto della serata? Avete qualche ora?
Tanto per iniziare, andate in fondo a quest'articolo e leggetevi il
"parterre": che nomi tra direzione, collaborazioni, musicisti che hanno
accompagnato le cantanti durante le serate (molti sono casertani, lo
fanno da anni e lo considerano un onore) ma soprattutto la giuria! Tutti
presenti! E mica sono restati seduti!
Hanno iniziato Fausta Vetere che, con il marito Corrado Sfogli e
Brunella Selo, ci hanno offerto due brani della tradizione popolare del
sud: "Li guarracini adorano lu sole" e poi una "Tarantella del Gargano"
che per un improvviso blackout è stata eseguita in acustico e quasi al
buio. Una ovazione ha premiato una esibizione da brivido che è terminata
...con il ritorno della luce
E poi Andrea Zuppini, Max Manfredi (anche lui cantautore fresco
vincitore della Targa Tenco), Kaballa (che ha interpretato una
struggente Terra Brucia inserita nel nuovo progetto degli Avion Travel
con un divertente aneddoto raccontato da Mesolella), le già citate
Mariella Nava e Rossana Casale - quest'ultima ha interpretato anche
brani di Bianca e ha incantato il duetto finale con la Nava, “Spalle al
muro” scritta dalla Nava ma portata al successo da Renato Zero (che
guarda caso era in concerto proprio nella stessa serata al Palamaggiò)-
e un infaticabile Fausto Mesolella (anche al pianoforte!) e Mario Venuti
e.. spero di non essermi dimenticata di nessuno!
Tante altre cose ci sarebbero da dire ma potrebbero solo darvi un'idea
parziale, come un disegno a due dimensioni, di una serata che invece di
dimensioni ne ha avute tante: fra tutte la più importante (che si
avvertiva anche nei pochi spazi liberi del teatro, pieno fino a fuori) è
stata dell'amore per la musica e l'arte che Bianca ha seminato e che
papà Gaetano continua a "coltivare" per lei.
Per la cronaca: Momo si è aggiudicata anche il riconoscimento della
critica ex-equo con la campana Giorgia Del Mese (vincitrice anche del
“Top promotion”). Gli altri premi: Miglior Testo a Patrizia Cirulli per
il brano “La mia storia”; Miglior Composizione ad Airìn per “Voglia di
credermi bella”, entrambi offerti dalla SIAE e Miglior Interpretazione a
Iole Cerminara per “Pullicinè”. Cinque i premi che sono stati assegnati:
il Premio Bianca d’Aponte 2009, borsa di studio del valore di €
2.000,00; la Targa Della Critica borsa di studio del valore di €
1.000,00; le Borse di studio per il miglior testo, per la migliore
musica, offerte dalla SIAE e per la migliore interpretazione, ciascuna
del valore di € 500,00. Novità di questa edizione, un ulteriore
riconoscimento, offerto dalla Top1 Communication, struttura che si
occupa tra l’altro dell’ufficio stampa della manifestazione, che offrirà
ad una delle finaliste, ad insindacabile giudizio, la promozione e
l’ufficio stampa per 3 mesi del brano in concorso che verrà ritenuto più
radiofonico.
Direzione Artistica: Fausto Mesolella.
Organizzazione generale: Gaetano d’Aponte, Gennaro Gatto.
Segreteria: Gennaro Gatto.
Collaborazioni: Nicla Coscione, Antonio Lucariello, Carmine Napolitano, Giusy
Villano, Domenico Andreozzi.
Design grafico: MAU.
Scenografia: Alfredo Rapetti.
Presentatori: Sandro Petrone (TG2), Roberta Balzotti (R.A.I).
Direzione e coordinazione gruppo musicale: Alessandro Crescenzo.
Musicisti: Alessandro Crescenzo (pianoforte), Peppe Vertaldi (batteria), Enzo
Carpinone (basso), Luciano De Fortuna (percussioni), Massimiliano Gaudio
(chitarra), Edoardo Amirante (Violino)
Partner: Emergency, Music Box, Nero su Bianco, M.A.U., May Day.
Giuria: Oscar Avogadro (Paroliere), Giorgio Calabrese (Paroliere), Rossana
Casale (Cantautrice), Cheope (Paroliere), Antonio Coggio (Paroliere), Franco D’Aniello
(Musicista), Lilli Greco (Musicista e Arrangiatore), Kaballà (Cantautore),
Gianluigi Loriga (Paroliere), Roberto Mancinelli (Sony), Max Manfredi
(Cantautore), Bruno Marro (Cantautore), Mariella Nava (Cantautrice), Gianfranco
Reverberi (Musicista Arrangiatore), Brunella Selo (Cantautrice), Corrado Sfogli
(Musicista), Ferruccio Spinetti (Musicista), Andrea Surdi (Musicista), Roberto
Trinci (EMI), Fausta Vetere (Cantautrice), Andrea Zuppini (Musicista).
Giuria Premio della Critica: Enrica Corsi (Premio Bindi), Enrico De Angelis
(Premio Tenco), Enrico Deregibus (Giornalista), Anna Bischi Graziani (Premio Il
Pigro), Marcello Lardo (9Colonne), Nino Marchesano (Giornalista), Martina Neri (Musicalnews),
Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Gennaro Pasquariello (Mayday),
Alina Pinelli (Music Box)
Premio Bianca d’Aponte 5^ edizione