Premio Bianca d’Aponte 5^ edizione: 1° serata
Aversa (CE), 23 ottobre 2009
Articolo di Alessandra Ronza
Anche quest’anno il concorso Nazionale Bianca d’Aponte, giunto alla V edizione,
“Sono un’isola”, ha ottenuto un gran successo grazie alla partecipazione di
artisti emergenti eccellenti e grazie anche ad un cast di produzione davvero
valente.
Un evento vivace dove si respira un'aria “innovativa” e cordiale, un incontro di
arti e stili diversi, dove le cantautrici partecipanti offrono anzi regalano
all’auditorium uno spettacolo carico di emozioni. L’emozione di confrontarsi con
altri artisti di diverso stile e provenienza è sempre presente, anche se in
percentuale diversa, per tutti i partecipanti. Si evidenzia comunque, per
ognuno, la volontà di usufruire di questa esperienza per migliorare, affinare il
proprio bagaglio tecnico interpretativo e creare dei contatti umani e
professionali interessanti per il futuro.
Molte le persone che hanno preso parte a questa manifestazione. Un pubblico
davvero caldo e numeroso, che si lasciava trasportare dalle dolci melodie delle
bravissime cantautrici. Nessuno mai, credo, potrebbe immaginare quanta bravura
si cela spesso dietro il silenzio artistico di queste ragazze, che non
rinunciano a farsi conoscere partecipando a diversi concorsi nazionali, e che
meriterebbero molto più successo e riconoscimento rispetto ad artisti
sopravvalutati in TV.
L’impegno profuso da Gaetano d’Aponte e Gennaro Gatto, ha fatto si che queste
due serate fossero cariche di eventi, caratterizzate da presenze importanti e
artisti eccellenti, in particolare la determinazione di Gaetano d’Aponte che nel
nome della figlia Bianca, ha dato vita ad un concorso, tappa irrinunciabile per
le cantautrici, nonché appuntamento importante tra le rassegne musicali
nazionali.
“Sono un’isola” è il nome del concorso, tratto dal titolo dell’ultima canzone
scritta da Bianca.
Le concorrenti provengono per la maggior parte dal Centro Sud. Tre arrivano
dalla Campania: Giorgia Del Mese con il brano ''Cattivo tempo'' (Avellino, anche
se attualmente vive a Firenze), Teresa Capuano in arte Katres con ''Sogni e
fantasmi'' (Frattamaggiore - NA) e Francesca Lombardi con ''Pensiero fossile''
(Maddaloni - CE). Due dalla Sicilia: Simona Norato con ''Nuove bugie Nuove
erezioni'' (Palermo) e Giorgia Crimi con ''Il sole che tiepido ti illumina d'azzurro''
(Palermo).
Altrettante dalla Lombardia: Irene Maggi in arte Airin con ''Voglia di credermi
bella'' (Lacchiarella - MI) e Patrizia Cirulli con ''La mia storia'' (Milano).
Segue la Basilicata, rappresentata da Iole Cerminara con ''Pullicine'''
(Potenza), l'Abruzzo con Momo con ''L'amore sale piano'' (Lanciano - CH) e la
Puglia con Nancy Pepe con ''Sei'' (Altamura - BA).
Non ci sono limiti di età, la partecipazione è a titolo gratuito, l’ospitalità è
garantita dall’organizzazione ed unico requisito fondamentale è la presentazione
di un brano inedito, che può essere in italiano e/o in dialetto. Questi sono gli
ingredienti che rendono il Premio Bianca d’Aponte il concorso nazionale al
femminile più ambito del panorama cantautorale. Elementi che possono anche
celare gradite sorprese come ritrovare tra le finaliste un’artista già
conosciuta dal grande pubblico e con la voglia di mettersi in gioco, come nel
caso di Momo, o vecchie conoscenze del concorso che si propongono con nuovi
progetti. Ospiti di alto calibro e elevata professionalità comporranno la
giuria: Madrina dell’evento è Mariella Nava, cantautrice e straordinaria autrice
(Renato Zero, Bocelli ed altri ancora hanno potuto apprezzare la sua penna),
Rossana Casale, ospite immancabile, Brunella Selo, Fausta Vetere, Andrea Zuppini
e Andrea Surdi, rispettivamente chitarrista (di Ramazzotti, Casale, Patty Pravo
ed altri ancora) e batterista (di Ritchie Evens, Branduardi, Mina, Vanoni, ed
altri), Kaballà cantautore e autore geniale, Max Manfredi cantautore genovese
fresco vincitore della Targa Tenco '09 per il miglior album e Mario Venuti,
ospite speciale come le sue doti di cantautore ed autore, che lo hanno portato
ad un meritato successo nazionale, e a realizzare, grazie anche alla
collaborazione di un altro ospite del Premio, Kaballà appunto, brani stupendi
che hanno cantato nuove e vecchie generazioni.
(leggi il resoconto della 2° serata)