La premiazione del 2008

 

Premio Bianca d’Aponte 5^ edizione: 1° serata

Aversa (CE), 23 ottobre 2009

Articolo di Alessandra Ronza

Anche quest’anno il concorso Nazionale Bianca d’Aponte, giunto alla V edizione, “Sono un’isola”, ha ottenuto un gran successo grazie alla partecipazione di artisti emergenti eccellenti e grazie anche ad un cast di produzione davvero valente.
Un evento vivace dove si respira un'aria “innovativa” e cordiale, un incontro di arti e stili diversi, dove le cantautrici partecipanti offrono anzi regalano all’auditorium uno spettacolo carico di emozioni. L’emozione di confrontarsi con altri artisti di diverso stile e provenienza è sempre presente, anche se in percentuale diversa, per tutti i partecipanti. Si evidenzia comunque, per ognuno, la volontà di usufruire di questa esperienza per migliorare, affinare il proprio bagaglio tecnico  interpretativo e creare dei contatti umani e professionali interessanti per il futuro.
Molte le persone che hanno preso parte a questa manifestazione. Un pubblico davvero caldo e numeroso, che si lasciava trasportare dalle dolci melodie delle bravissime cantautrici. Nessuno mai, credo, potrebbe immaginare quanta bravura si cela spesso dietro il silenzio artistico di queste ragazze, che non rinunciano a farsi conoscere partecipando a diversi concorsi nazionali, e che meriterebbero molto più successo e riconoscimento rispetto ad artisti sopravvalutati in TV.
L’impegno profuso da Gaetano d’Aponte e Gennaro Gatto, ha fatto si che queste due serate fossero cariche di eventi, caratterizzate da presenze importanti e artisti eccellenti, in particolare la determinazione di Gaetano d’Aponte che nel nome della figlia Bianca, ha dato vita ad un concorso, tappa irrinunciabile per le cantautrici, nonché appuntamento importante tra le rassegne musicali nazionali.
“Sono un’isola” è il nome del concorso, tratto dal titolo dell’ultima canzone scritta da Bianca.
Le concorrenti provengono per la maggior parte dal Centro Sud. Tre arrivano dalla Campania: Giorgia Del Mese con il brano ''Cattivo tempo'' (Avellino, anche se attualmente vive a Firenze), Teresa Capuano in arte Katres con ''Sogni e fantasmi'' (Frattamaggiore - NA) e Francesca Lombardi con ''Pensiero fossile'' (Maddaloni - CE). Due dalla Sicilia: Simona Norato con ''Nuove bugie Nuove erezioni'' (Palermo) e Giorgia Crimi con ''Il sole che tiepido ti illumina d'azzurro'' (Palermo).
Altrettante dalla Lombardia: Irene Maggi in arte Airin con ''Voglia di credermi bella'' (Lacchiarella - MI) e Patrizia Cirulli con ''La mia storia'' (Milano).
Segue la Basilicata, rappresentata da Iole Cerminara con ''Pullicine''' (Potenza), l'Abruzzo con Momo con ''L'amore sale piano'' (Lanciano - CH) e la Puglia con Nancy Pepe con ''Sei'' (Altamura - BA).
Non ci sono limiti di età, la partecipazione è a titolo gratuito, l’ospitalità è garantita dall’organizzazione ed unico requisito fondamentale è la presentazione di un brano inedito, che può essere in italiano e/o in dialetto. Questi sono gli ingredienti che rendono il Premio Bianca d’Aponte il concorso nazionale al femminile più ambito del panorama cantautorale. Elementi che possono anche celare gradite sorprese come ritrovare tra le finaliste un’artista già conosciuta dal grande pubblico e con la voglia di mettersi in gioco, come nel caso di Momo, o vecchie conoscenze del concorso che si propongono con nuovi progetti. Ospiti di alto calibro e elevata professionalità comporranno la giuria: Madrina dell’evento è Mariella Nava, cantautrice e straordinaria autrice (Renato Zero, Bocelli ed altri ancora hanno potuto apprezzare la sua penna), Rossana Casale, ospite immancabile, Brunella Selo, Fausta Vetere, Andrea Zuppini e Andrea Surdi, rispettivamente chitarrista (di Ramazzotti, Casale, Patty Pravo ed altri ancora) e batterista (di Ritchie Evens, Branduardi, Mina, Vanoni, ed altri), Kaballà cantautore e autore geniale, Max Manfredi cantautore genovese fresco vincitore della Targa Tenco '09 per il miglior album e Mario Venuti, ospite speciale come le sue doti di cantautore ed autore, che lo hanno portato ad un meritato successo nazionale, e a realizzare, grazie anche alla collaborazione di un altro ospite del Premio, Kaballà appunto, brani stupendi che hanno cantato nuove e vecchie generazioni.
(leggi il resoconto della 2° serata)

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