I corti di “Settembre al Borgo” al Cineclub Vittoria di Casagiove
Casagiove (CE), 11 febbraio 2009
Comunicato stampa
Casagiove 11 Febbraio. Appena entro nella sala de Cineclub,
affollatissima, mi ritorna in mente un articolo scritto circa 6 mesi fa "Cronaca di 3 ore in ... 5 minuti"
quando sono stata irriverente spettatrice della fatica e dell'impegno dei
ragazzi del Laboratorio per girare pochi minuti di uno dei corti che
(finalmente) vedrò stasera.
La folla che gremisce la sala è composta sia dai ragazzi del laboratorio,
dei loro parenti, ma anche dei molti che hanno accettato di fare le
(pazienti) comparse e... persino un cane (attore non protagonista!)
Finalmente si spengono le luci e uno dopo l'altro (nonostante qualche
problema tecnico) vengono proiettati i quattro "piccoli film" come li ha
definiti Rino Della Corte, direttore del Laboratorio.
Anche se dei singoli corti ne tratteggerò brevemente contenuti e impressioni
un comun denominatore emerge: il sogno. Un tema quindi perfettamente in
linea con il tema della "leggereza" dell'ultimo Settembre al Borgo.
Un sogno da realizzare è quello proposto da "Monnezza" dove una intensa
Ilaria Delli Paoli con la forte presenza di Enzo Varone hanno dato voce
ed espressione al sogno di una ragazza che farà una pazzia pur di entrare nel mondo dello
spettacolo.
Anche "Pane e Salame" affronta lo stesso argomento ma dal punto di vista
maschile e con un diverso finale. I bravissimi Salvatore Ienko e Brunella Cappiello interpretano rispettivamente il ruolo di un aspirante attore che
va a lezione da un'attice oramai senza passione che si accontenta, come
pagamento, dei pasti che il giovane riesce a procurarsi attraverso il suo
lavoro di lavapiatti in un ristorante. Quando viene licenziato.... Ecco la
fine è così bella che non va raccontata così magari veite ad una prossima
presentazione.
"E quel giorno pioveva" o “Il cantastorie muto” (il titolo è stato cambiato
i corso d'opera è la storia di un bambino che fa breccia nel cuore del
"matto del paese" (un bravissimo Peppe Romano) che è anche pastaio e che
inventa storie fantastiche mentre impasta. Il ragazzo è muto ma trscrive
queste storie e un intero paese si appassiona. Ma un giorno..... Ancora una
volta vi lascio in sospeso.
Ultimo, ma ugualmente bello "L’avventura di un attore" in cui Cesarano
Castellano interprete il ruolo di un attore che dapprima perde e poi
riconquista il contatto con il pubblio.
Deliziosi i vari "cammei" di attori casertani (Pierluigi Tortora, Toni
Laudadio, Andrea Ianniello), le puntate di qualche regista nel corto degli
altri, l'attore che ha interprete principale di un corto e "comparsa" in un
altro... insomma una serie di storie nelle storie che hanno fatto capire il
fermento e il cameratismo sviluppato nei dieci giorni del festival.
I registi e gli organizzatori, nella breve intervista a fine proiezione,
hanno poi voluto sottolineare la disponibilità degli abitanti di
Casertavecchia e delle moltissime comparse "volontarie" che hanno arricchito
le scene.
Un plauso ovviamente va a tutti i ragazzi del laboratorio che hanno creato
una vera e propria "troupe" (cosa sottolineata dai registi con molta enfasi)
e che hanno curato poi il montaggio e tutte le altre fasi che hanno permesso
di ottenere un prodotto finito e di qualità.
Se son rose....... fioriranno grazie a questo terreno ricchissimo che è
stato loro preparato con un lavoro di lungimiranza che riconosciamo agli
organizzatori del festival, Paola Servillo e Ferdinando Ceriani, ai quali
auguriamo una edizione 2009 ancora più interessante
Comunicato stampa
Saranno proiettati mercoledì 11 febbraio, alle 21, al Cineclub
Vittoria di Casagiove, i corti realizzati a Casertavecchia durante la scorsa
edizione di “Settembre al Borgo” nell’ambito del laboratorio nazionale
“Cinema di strada” del Mitreo Film Festival.
Si tratta di “Munnezza” di Lucilla Mininno, “Pane e salame” di Natale Russo,
“Il cantastorie muto” di Gianluca Latino e “L’avventura di un attore” di
Giorgio Servillo.
“È l’atto conclusivo della trentottesima edizione della rassegna di
Casertavecchia – affermano i due direttori artistici Ferdinando Ceriani e
Paola Servillo – ed è, al tempo stesso, un trampolino di lancio per
l’edizione del 2009. La realizzazione di questi cortometraggi, sui quali il
Mitreo Film Festival ha lavorato costantemente ben oltre la chiusura della
manifestazione, dimostra che Settembre al Borgo continua a vivere e operare.
Ma dimostra anche quello che un festival potrebbe fare se la sua attività
continuasse per un anno intero”.
Soddisfazione per la conclusione del laboratorio cinematografico è espressa
da Paola Mattucci, presidente dell’associazione Mitreo Film Festival: “In un
territorio di cui si parla sempre in chiave negativa, abbiamo dimostrato che
c’è grande creatività e professionalità e che si può lavorare con le giuste
energie e con il dovuto entusiasmo. L’esperienza del laboratorio è stata una
enorme opportunità offerta dall’Ept a noi e ai ragazzi che hanno
partecipato. E devo dire che si è trattato di un vero laboratorio, condotto
con grande spirito di collaborazione dal direttore artistico Rino Della
Corte, dai tutor che hanno affiancato i ragazzi nella realizzazione dei
corti, dagli stessi ragazzi che si sono aiutati a vicenda, oltre che
naturalmente dagli abitanti di Casertavecchia che hanno partecipato in prima
persona, mettendo anche a disposizione le loro abitazioni e i loro negozi”.