Una serata all'Ex-Libris

Alfredo Celli

X - 065 - Dimensione 50x50

Cuore bianco, tecnica mista, cm. 80x80

X - 043 Dimensioni 50x50

X - 046 - Sui sentieri delle Stelle - Dimensioni 120x45

 

Eventi alla Libreria Guida di Capua

Capua, Ottobre 2008

Comunicato stampa

Venerdì 3 ottobre dalle ore 22.00 Dj set.
I Party dell'Ex Libris: alla consolle Gianni Simioli da Radio CRC con il suo "Cafè do Friariell"
Una festa per inaugurare tutti insieme la nuova stagione di eventi all'Ex Libris di Palazzo Lanza.
Il gradito ritorno alla consolle di Gianni Simioli, per ballare al ritmo della musica partenopea. Ingresso libero
Venerdì 10 ottobre
ore 19.00, Bibliothè
Riprendono i reading a cura di Liliana Vastano, con le letture di Matè Verona accompagnate dal thè offerto dall’Ex Libris
Questa sera si parla di "Sardinia blues" di Flavio Sòriga
Il libro
Flavio Sòriga, in questo romanzo, racconta l'estate balorda di tre ragazzi sardi del Multiferru, un comprensorio in provincia di Oristano. L'autore li definisce "disoccupati-colti, in pò sbrindellati, parecchio falliti". In realtà Sòriga racconta la Sardegna vera che non nè quella del Billionaire, nè tantomeno quella agro-pastorale di Niffoi. Oltre ai tre ragazzi, incontriamo una miriade di personaggi con i quali si rapportano e che delineano il quadro esistenziale di questa generazione. Sòriga scrive in uno stile molto personale, con una puntaggiatura quasi inesistente per cui la narrazione sembra assumere il linguaggio del rap.
Sabato 11 ottobre ore 19.00 (Intervista ad Alessandro Maglione, socio fondatore ed editor delle Edizioni Mayhem)
Riccardo Sanna portavoce dell'associazione 20 maggio incontra Paolo Razzini autore di "Barstardo" ed. Mayhem
Introduce Silveria Conte, Letture di Giuseppe Tamburrino. Sarà presente l’autore
Il libro
Nel cupo labirinto di una Milano ambigua e violenta, si intrecciano le vite di cinque ragazzi, obbligati, dal precipitare degli eventi, a mettere da parte i propri sogni e trasformarsi in criminali spietati. Centro ideale del romanzo è un piccolo chiosco nella periferia milanese, il Barstardo, dove i protagonisti si ritrovano per dimenticare le loro frustrazioni. La morsa del precariato li porterà nel vortice della malavita, in un folle cammino di sangue e dolore, alla fine del quale non avrà più senso chiedersi se la strada percorsa sia stata quella giusta o quella sbagliata. Barstardo è la storia di una generazione disillusa, cresciuta nel mito del benessere e tradita dalla precarietà del presente. Attraverso i protagonisti del romanzo, questa generazione bussa alle nostre porte per reclamare la sua esistenza ed il suo volto ha i tratti dell'assassino, la posa della puttana, il ghigno atroce di chi non cerca parole di conforto, ma solo soluzioni disperate.
L' autore
Paolo Razzini è nato a Napoli il 3 febbraio del 1975, finiti gli studi universitari, nel '99 si è trasferito a Milano, dove ha vissuto per quattro anni facendo volontariato presso alcune agenzie di comunicazione e lavorando in vari call center. Nel 2003 si è trasferito a Roma dove ha trovato lavoro in un ipermercato. Nel 2006 si è sposato e adesso vive con la moglie, un gatto nero e bianco ed un coniglio dalle orecchie mosce. Barstardo è il suo primo romanzo.
domenica 12 ottobre 2008, ore 19.30, mostre
“Segmenti plastici”, con opere recenti dell’architetto abruzzese Alfredo Celli., curata dal critico Maurizio Vitiello,
Inteventi, alle ore 20, di Pino Cotarelli, Franco Lista, Nando Romeo, Antonino Scialdone, Maurizio Vitiello.
Catalogo-cd in galleria. Orario: da martedì a mercoledì 10.00-13.00/17.00-20.00; da giovedì alla domenica 10.00-13.00/17.00-23.30; lunedì chiuso. Sino a venerdì 31 ottobre 2008.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello
Alfredo Celli ritorna in Campania ed espone la sua ultimissima produzione alla “Libreria Guida” di Capua. L’artista, che opera e vive in Abruzzo, continua la sua attività nel suo studio di Tortoreto Lido per preparare opere per le prossime mostre. Viaggiando per l´Italia abbiamo l´opportunità di controllare e fissare nella memoria esposizioni su esposizioni e ci sembra, quindi, essenziale segnalare artisti emergenti, di un certo tono e di un certo valore, che sono alla ricerca di una considerazione e di una stima e tentano e cercano di far conoscere la risoluta “cifra artistica” su cui vorrebbero appoggiare un proprio lancio. L´artista, nell´accogliente studio di Tortoreto Lido, in provincia di Teramo, che abbiamo avuto la possibilità di visitare insieme a Pino Cotarelli, critico teatrale, e a Nando Romeo, regista cine-tv, prosegue una stimolante ricerca sull´informale.
Alfredo Celli nasce a Tortoreto (TE) nel 1958. Frequenta l´Istituto Statale d´Arte di Castelli diplomandosi nel 1976, ed è in quegli anni che inizia a dipingere avviandosi ai colori ad olio su tela, ma trova volontà e spazio anche per eseguire dei lavori in argilla: bassorilievi, sculture e oggetti. In questi primi lavori ad olio è orientato verso un figurativo molto essenziale ed indicativo, per passare, dopo alcuni anni, verso schemi geometrico-astratti, che, col tempo, sono orientati a recepire una maggiore corposità, anche attraverso il colore, per arrivare ad un approccio “materico informale”. Il supporto tradizionale, oggi, gli va stretto. Infatti in questi ultimissimi lavori sembra che, per mezzo del foglio di plastica e attraverso qualsiasi risorsa tecnica, voglia riscoprire l´anima segreta delle cose e delle immagini e cercare di tracciare il confine, se c’e confine, dell´incertezza. La velocità improvvisa del gesto, i contrasti di luminosità, la combustione, lo portano verso una sensualità introflessa. I nuovissimi esiti e le recentissime prove della pittura di Alfredo Celli, che ci è stato segnalato dal maestro Umberto Esposti, nipote di Lucio Fontana e bravissimo artista, si presenta nettamente stuzzicante, per chi come noi frequenta, e non da poco, l´ambiente artistico italiano. Le elaborazioni, di netta impronta informale, riescono a dominare la scena e a determinare uno spesso senso dell´intimo che incontra e/o “contra” la realtà, che pilota, conduce, governa, regola e controlla scenari, virtualmente possibili, più che ipotetici. Dal pennello, gravido di materia ed umori, alla spatolata, tesa e netta, passa con disinvoltura Alfredo Celli. Il suo “sentire la materia”, ormai rodato, vola alto e, senza urti, plana su possibili confini di nuovi scenari e, così, l´artista guida tutta la sua attuale pittura, che va verso gli infiniti spazi dell´informale, per tessere e definire una “cifra artistica”, una sorta di certezza del carattere e dello stile con cui distinguere le opere che in quest´ultimo triennio ha redatto. L´artista riesce a dimensionare vastità ed ambienti di vigorosa vivacità, capillari orizzonti di prospettive, elementi scenici liberi da inquinamenti metropolitani. Inoltre, dirama striature multicolori di quinte che premono sullo spazio vergineo di supporti lignei o di plastiche applicate a faesite. Il tutto si svela e scivola in inquadrate percezioni reali ed intendimenti pulsano nelle vene e nella testa di Celli e scattano termini cromatici e tentativi di comparare quadri da cui scaturiscono riscontri straordinari, e, soprattutto, rilanci impensati; poi, il gioco di laceranti ustioni e di strofinati passaggi fa scattare spacchi incontaminati di natura, ma anche segnature ed abbreviate campiture astratte, imbevute di convenienti voluttà operative, nonché secchi avvolgimenti, graziosi avviluppamenti ed affidabili arrotolamenti su vortici, che aprono all´infinito. E da questo giro di trame e di orditi, tessute da incastri, ove si stringono diverse reazioni cromatiche di estremi apicali, emergono silhouettes, sospese tra visioni e suggestioni. E, se andiamo ad assodare, registriamo affioramenti segnici e gemmazioni e concrezioni cromatiche, che sembrano far passare, in filigrana, i vari stadi della materia, mentre recepiscono bagliori mediterranei e clangori ctonici in riassunti di minimali allegorie. Intervalli di luci e ripartiti coni d´ombra afferrano ed agguantano dondolii memoriali e surrealtà ambientali. L´artista adegua concatenazioni di dinamiche fabulistiche che s´aprono su altre dimensioni, sotto l´impulso di un fronte febbricitante d´invenzioni. In fondo, produce cangianti e variegate interpretazioni informali, ma anche scattanti combinazioni. Insomma, la sua forte immaginazione declina accordate ambientazioni per consegnare singolari e fulminei risultati. Le sue opere in tecnica mista, su vari supporti, comprendono intensità di note declinate da riferimenti seriali e, così, emerge la sua voglia di tonificare controcampi e contropiani. Celli tende a tonificare e a corroborare visuali e misure, nonché tracce che possano manifestare specularità ripetute. Nei lavori si presentano irregolarità e si leggono scansioni, ritmi, cadenze, accenti, trasformazioni, variazioni, mutamenti e richiami di purezze dell´animo. Le redazioni pittoriche di Celli oscillano tra pittura totalizzante e pittura di sostanza e visibilità coloristiche sostanziano temperature sussultanti. Un dettato di molteplici combinazioni pulsanti, focalizzato da dosaggi misurati e studiati nel gesto ampio, interessa varchi, respiri, aperture, tagli e spaccature. Tracciati e margini vengono dall´artista siglati per comprendere la “coscienza del mondo”. In definitiva, questo nostro commento emerge da riflessioni sui seguenti lavori, che abbiamo avuto l´opportunità di visionare: Alba di giugno, Anima avviluppata, Conclave, Crocifissione, Bilaterale, Carcassa aliena, Colonna, Cuore bianco, Decollo domani alle 6, Durante la tempesta, Ferite lungo i confini, Il Sud del mondo, Il suono del vento, Laceranti ustioni, Linea di superficie, Lo specchio del disinganno, Malinconia veneziana, Salendo da Est, Senza stress, Soluzione di continuità, Strinature e sfregi, Terra e cielo, Un´altra dimensione, Vecchia Europa addio, Vecchio. In conclusione, Alfredo Celli continua a detessere l´attualità ed assicura un magma potenziale d´immagini per tagliare, poi, squarci personalissimi del quotidiano, perché ha bisogno di seguire le sue fantasie, che esplorano momenti d´incanto e di ragionamenti e di considerazioni. Insomma, attimi e dettagli sono segmentati in una proiezione periscopica e ono agitati dal fuoco che esalta risultati soprendenti, intercalati sul foglio di plastica. Celli, così, continua a progettare esplorazioni cromatiche su termini informali.
Venerdì 17 ottobre dalle ore 22.00 Musica
Festa anti-sfiga: Musica popolare, tammorre, canti danze e piatti a base di peperoncino
Allontaniamo la sfortuna, all'Ex Libris con la musica, i canti e i balli della nostra tradizione popolare con i Tammurriando e il loro Gerundio  Popolare. Ingresso libero
Sabato 18 ottobre ore 20.00 Libri
Aperitivo con l'autore. Marinella Carotenuto incontra Angelo Cannavacciuolo autore di "Le cose accadono" Cairo
Aperitivo offerto dal caffè-ristorante Ex Libris
Domenica 19 ottobre dalle ore 13.00 Cucina
I pranzi della domenica dell'Ex Libris. La chef Maria Mone propone menù completi secondo la stagione, per trascorrere un piacevole pranzo domenicale nella suggestiva cornice di Palazzo Lanza.
Menù completo escluso vino €20.00
Per chi volesse è possibile avere a disposizione uno storico dell'arte che accompagnerà gli ospiti alla soperta dei monumenti della città di Capua
Venerdì 24 ottobre dalle ore 22.00 Musica
La musica dal vivo dell'Ex Libris: The Beatlejuice
I Beatlejuice nascono da un progetto di Carlo Martelli e Luigi Lombardi nel 2001. I due si incontrano per la prima volta nel 1996, accomunati dalla passione per la musica dei Beatles. A quel tempo entrambi suonavano in gruppi diversi con repertori molto lontani, per scelte musicali, dai loro interessi. Da allora i tentativi di costruire una nuova band finalizzata al pieno soddisfacimento della insana passione, si sono fatti sempre più intensi e non coronati da successo fino al 2001, epoca in cui si unisce al progetto Massimo Esposito. Nasce il nucleo .appassionato. intorno al quale si avvicendano, con diverse motivazioni personali, temporanei batteristi e chitarristi fino al raggiunto equilibrio della formazione attuale grazie all'arrivo di Riccardo Rodolico con il quale si ottiene la quadratura del cerchio.
Domenica 26 ottobre dalle ore 13.00 Cucina
I pranzi della domenica dell'Ex Libris. La chef Maria Mone propone menù completi secondo la stagione, per trascorrere un piacevole pranzo domenicale nella suggestiva cornice di Palazzo Lanza.
Menù completo escluso vino €20.00
Per chi volesse è possibile avere a disposizione uno storico dell'arte che accompagnerà gli ospiti alla soperta dei monumenti della città di Capua
Domenica 26 ottobre dalle ore 21.30
Raccontango. Come ogni ultima domenica al mese, in collaborazione con Casertango, l.Ex Libris si trasforma in una sensualissima Milonga per tutti gli appassionati del tango.
Ingresso libero
Venerdì 31 ottobre dalle ore 22.00 Musica da vivo
Halloween Party. Sapori, astrologi e cartomanti, accompagnati dalle Musiche del Sud Est del mondo dei Menta Fresca
Andrea Russo, fisarmoniche, Felice Imperato, chitarre, Francesca Masciandaro, flauti, Ciro Imperato, basso, Askanio Trivisano, violino
ingresso libero

info
Associazione culturale ARCHITEMPO www.architempo.it
responsabile eventi e organizzazione Giuseppe Bellone 3389993220
responsabile ufficio stampa e comunicazione Silveria Conte 3470482981
Libreria Guida Capua e Ex Libris caffè-ristorante
Palazzo Lanza: www.palazzolanza.it, www.libreriaguidacapua.blogspot.com
C.so Gran Priorato di Malta 25 Capua Ce
0823.622924 0823.962097 cell. 338.3926797 - 338.9993220

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