Intervista ad Alessandro Maglione, socio fondatore ed editor delle Edizioni Mayhem
Caserta, 11 ottobre 2008
Dalla redazione
Come nascono le Edizioni Mayhem?
Le Edizioni Mayhem nascono dall'esigenza dei suoi fondatori di vedere
emergere libri in grado di raccogliere gli spigoli e le contraddizioni di
questo tempo, del nostro tempo. Per questo abbiamo deciso di non delegare
più questo compito alle altre case editrici, scegliendo di metterci in
cammino con le nostre forze e prendendoci la responsabilità di creare ciò
che vogliamo, di essere ciò che cerchiamo. La nostra concezione di casa
editrice si fonda sull'idea, da un lato, di poter costruire ponti tra voci e
culture geograficamente distanti, dando loro un megafono per esprimere la
loro esistenza, dall'altro, di essere uno sguardo indiscreto, irriverente
sulle dinamiche sociali che animano il nostro territorio, quello italiano e,
soprattutto, quello partenopeo.
In base a quali parametri vengono
selezionate le opere che pubblicate?
Per rispondere a questa domanda, prendo ad esempio il nostro primo libro,
Barstardo di Paolo Razzini. Si tratta di un romanzo che sviscera una delle
piaghe della nostra società: il precariato.
Ma non lo fa in maniera astratta o faziosa. Il precariato viene attualizzato
attraverso la vita del protagonista, le sue difficoltà nel rimanere a galla in
un mondo del lavoro completamente fuori controllo. Ecco le opere che
pubblichiamo, quelle che continuiamo a cercare, coniugano al proprio interno
sociale e personale, l'uomo inserito nel proprio tempo e le conseguenze che
quest'ultimo provoca nell'animo e nelle abitudini di tutti noi.
Quale è il
vostro rapporto con la città di Napoli?
Napoli rappresenta, o almeno così dovrebbe essere per tutti, una fonte
inesauribile per editori e scrittori. E' una città che bolle, attraversata da
molte culture diverse che si influenzano, si scontrano e che generano nuove
forme di espressioni, nuovi modi di concepire la creatività. Purtroppo
attualmente questo processo creativo rimane bloccato proprio quando dovrebbe
esplodere. Noi, come Edizioni Mayhem, stiamo inaugurando la collana 27
settembre, con una commedia sul problema dei rifiuti nel capoluogo campano,
visto attraverso gli occhi di una classica famiglia napoletana. Il nome della
collana, non a caso, richiama l'inizio delle Quattro giornate di Napoli, quando
cioè la città partenopea, prima fra tutte, diede prova del proprio coraggio e
delle sue infinite potenzialità. In un momento storico dove il “prodotto Napoli”
fa audience per le proprie disgrazie, le Edizioni Mayhem intendono portare alla
ribalta l'altra faccia della città, quella creativa, geniale, orgogliosa di
essere luogo di incontro delle diversità.
Quali sono le difficoltà per una
casa editrice nata da poco?
Senza dubbio il problema più grande è quello della distribuzione. Una
carenza strutturale per tutte le piccole e medie case editrici. Quello che
stiamo cercando di fare noi è affidarci direttamente alle grandi catene
librarie, ma soprattutto di scendere in strada di persona, presentare i nostri
libri direttamente ai librai, in modo da far conoscere i volti e le idee che si
celano dietro il marchio Edizioni Mayhem, e la cosa sembra funzionare.
Come
possono contattarvi gli aspiranti scrittori?
Attraverso il nostro sito, www.edizionimayhem.com, o inviando i lavori le
proprie opere con una breve sinossi all'indirizzo: iltuolibro@edizionimayhem.com.
La nostra casa editrice è formata da quattro persone (i soci fondatori) e tutti
leggono il materiale giunto in redazione, insieme decidiamo le opere che più ci
hanno colpito, per poi contattare lo scrittore e fissare un appuntamento in casa
editrice. L'incontro con lo scrittore per noi è fondamentale, è un occasione,
per noi, di capire l'umanità e lo spessore dello scrittore, per lui, la
possibilità di vedere a quali persone affida il proprio sogno. L'unico modo per
poter scegliere è conoscere.