Eremo Visibile/Invisibile: incontro con Magdi Cristiano Allam
Casola (CE), 14 Settembre 2008
Articolo e foto di Pia Di Donato
Ultimo degli appuntamenti di questa prima serie dedicato,
appropriatamente di domenica, ad un personaggio molto controverso: il
giornalista Magdi Cristiano Allam, vicedirettore del Corriere della Sera.
L'eremo si è presentato straripante di persone che hanno atteso quasi fino
alle 22 (dalle 20 previste) per poter incontrare il giornalista diventato
famoso anche per la recente conversione dall'islamismo al cattolicesimo,
suggellata dalla benedizione di Papa Benedetto XVI durante la notte di
Pasqua 2008.
A parte i curiosi molti sono intervenuti con un errato spirito critico verso
una persona che ha fatto una scelta di vita così radicale ma coerente con il
percorso precedente di islamico moderato e laico (ovvero osservante dei
precetti della religione ma non degli eccessi e contrario alle ingerenze
pesanti che questa religione ha in alcuni paesi).
Dopo aver ascoltato i suoi discorsi, razionali e coerenti, ma duri per una
cattolica non sempre osservante e "tiepida" come sono io, ho trovato
pienamente condivisibili molti suoi atteggiamenti.
Cosa infatti si può obiettare ad una persona che "in scienza e coscienza" ha
fatto un tale salto che già sapeva gli sarebbe costato il disprezzo di molti
ma, sopratutto, una ulteriore condanna a morte?
E' ovvio che ha deciso di condividere, trovandoli giusti e coerenti, i
dettami della religione in tutti quei campi in cui, da cattolici "tiepidi" o
addirittura del "dissenso all'italiana" (mi si passi questo termine
volutamente ironico e leggermente spregiativo) invece cerchiamo accordi,
scappatoie o addirittura evitiamo di esprimere opinioni.
In particolare mi è piaciuto il passaggio in cui ha ricordato la condizione
della donna lì dove il fondamentalismo e la shaaria la fanno da padrona.
Sono d'accordo con lui che non si può parlare con nessuno (religioso o
no) se non si hanno valori comuni e condivisi quali l'uguaglianza e la
libertà.
La sua sicurezza è disarmante e niente affatto fondamentalista, come
facilmente alcuni dei presenti hanno cercato di bollarlo. Sarebbe stato un
"povero cristianuccio da quattro soldi" se fosse passato da una certezza
religiosa ad una incertezza di comodo.
Non mi dilungo oltre: chi è stato li può solo aver fatto i conti con la
propria coscienza di cristiano più o meno convinto.
E per grazia di Dio, avrà solo Nostro Signore come interlocutore e giudice.