Anteprima del film “Lascia perdere, Johnny !” di Fabrizio Bentivoglio
Caserta - 29 Novembre 2007
Comunicato stampa
(Ndr) Questo film in pratica è la vita romanzata di Fausto Mesolella, che ne ha scritto anche la colonna sonora, è girato a Caserta, è pieno di riferimenti a personaggi veri del mondo musicale Casertano i cui nomi, sono abbastanza ricooscibili perchè appena cambiati. Nel Cast ci sono dei nomi eccezionali, oltre ai fratelli Servillo, e quindi è un evento importante e imperdibile per chi è attento alla vita artistica casertana
L’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta organizza in anteprima la
proiezione del film di Fabrizio Bentivoglio “Lascia perdere, Johnny!”, il
29 novembre 2007 alle ore 20,30 in contemporanea al Cinema San Marco
Duel – Caserta e al Cinema Vittoria – Casagiove.
Il film sarà presentato al Torino Film Festival il 25 novembre e sarà nelle
sale il 30 novembre.
Alle ore 19,00 del giorno 29 novembre 2007, presso la sala riunioni
dell’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta si terrà la conferenza
stampa.
Un’anteprima a Caserta accoglie il desiderio del regista, che ha scelto la
nostra provincia per girare il film e nello stesso tempo diventa un modo per
promuovere il nostro territorio. (leggi
articolo)
La scelta delle due sale è giustificata dal fatto che nella prima sono state
girate alcune scene del film ed è una sala storica per la nostra città, la
seconda sala perchè è stata innegabilmente un luogo di formazione per molti
spettatori cinematografici della nostra provincia ed anche per alcuni attori
del film.
Il regista e gli attori saluteranno il pubblico prima della proiezione al
cinema Vittoria di Casagiove e dopo la proiezione al Cinema San Marco Duel
di Caserta.
“Lascia perdere, Johnny!” un film di Fabrizio
Bentivoglio, con Antimo Merolillo per la prima volta sullo schermo, Ernesto
Mahieux, Lina Sastri e Peppe Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino e
Toni Servillo.
La sceneggiatura è "... liberamente ispirata ai racconti fatti
a tavola da Fausto Mesolella"
Interpreti:
Peppe Servillo (Gerry Como)
Toni Servillo (Maestro Domenico Falasco)
Fabrizio Bentivoglio (Maestro Riverberi)
Valeria Golino (Annamaria)
Ernesto Mahieux (Raffaele Niro)
Lina Sastri (Vincenza)
Valeria Golino (Annamaria)
Antimo Merolillo (Faustino)
Roberto De Francesco (Autore)
Luigi Montini (Discografico)
Flavio Bonacci (Carlo Tagnin)
Ugo Fangareggi (Pietro Tagnin)
Daria D’Antonio (Franca Marrocco)
Musica:
Fausto Mesolella
Girato a:
Caserta / Isola di Capri / Gaeta (LT) / Santa Maria Capua Vetere (CE) / Napoli / Caiazzo (CE) / Milano
Trama:
Caserta 1976. Faustino Ciaramella ha diciotto anni e se non trova un lavoro
a fine anno dovrà partire per il servizio militare. Per adesso suona la
chitarra nell’orchestra del maestro Domenico Falasco, trombettista e
bidello. L’esperienza con la colorata “orchestra Falasco” finisce una sera
di primavera a Roccamonfina. Ma per fortuna l’impresario, Raffaele Niro, ha
in serbo per Faustino una grande possibilità per l’estate: lavorare per il
maestro Augusto Riverberi, musicista ed ex amante della Vanoni.
La “Piccola Orchestra di Augusto Riverberi” si forma, poco a poco: Augusto
al piano, Jerry Como è il crooner, e Faustino che armeggia al Revox con le
basi, visto che la chitarra non gliela lasciano suonare. Nel frattempo
Augusto comincia a frequentare casa Ciaramella, passa le sue giornate in
compagnia di Vincenza e comincia a fidarsi di Faustino, “Johnny” come lo
chiama lui. Dopo aver suonato ad un matrimonio di notabili del posto e alla
trasmissione televisiva “Senza Rete”, l’ultima esibizione è al “Canto delle
Sirene” di Capri, sotto la pioggia. Ed è lì che per la prima volta Faustino
imbraccia la sua chitarra e suona. Il giorno seguente, dopo essere finiti
alla deriva e sbarcati in smoking sulla spiaggia affollata di Sorrento,
Raffaele Niro si dilegua senza pagare nessuno. E così la tournèe estiva
della “Piccola Orchestra” ha bruscamente termine.
Quando a dicembre arriva una telefonata di Augusto, Faustino parte per
Milano con la sua chitarra a tracolla, ma alla stazione non trova nessuno ad
aspettarlo. Si sistema in una piccola pensione di Rho, passa le giornate da
solo, aspettando Augusto. La vigilia di Natale, costretto a dare in pegno la
sua chitarra per pagarsi la stanza, solo e senza una lira, Faustino decide
di tornare a Caserta a piedi. Viene recuperato, tramortito dal freddo, da un
camion dei pompieri. Il giorno di Natale, adottato dai pompieri, Faustino
scrive a sua madre una lettera di storie inventate, racconta che sta
lavorando con Augusto e che tutto va per il meglio. Mentre scrive guarda
oltre i vetri della finestra: nella neve avvolto in un cappotto, vede
avvicinarsi un uomo che impugna la custodia di una chitarra...