Capua, 24 Giugno. Si narra che la sera di San Giovanni Battista di un
Tempo che fu - non ci è dato sapere quando – nell’Arcidiocesi di Capua, presso
un crocevia, si incontrarono un cavaliere straniero senza macchia né cavallo,
un maniscalco di Pignataro ed un clerico vagante appena fuggito dall’Abbazia
Benedettina di Sant’Angelo in Formis. I tre cercavano fortuna, gloria ed un
pezzo di pane, ed uniti dalla comunanza d’intenti, decisero d’incamminarsi
assieme presso il paese viciniore ove cercare ospitalità. I loro passi li
condussero quasi per caso presso la parrocchia di Pantuliano, devota al Santo
decollato. Il Reverendo aveva appena concluso la cerimonia con la processione
della statua del Santo, e le anime del villaggio si erano riunite presso la
Chiesa battezzata nel nome del cugino di Gesù, per assistere ad un concerto di
musica, ovviamente divina… Tale Pietro Di Lorenzo, dopo un lungo concione,
diede l’avvio ai musici che cantarono e suonarono l’organo e la cornamusa, i
flauti e la ghironda, la viella ed il liuto, fino a sera tarda, quando le donne
del paese misero su una lunga tavolata le pietanze preparate per la festa.
Così, dopo la cerimonia e la musica divina, i tre strani pellegrini trovarono
di vino un fiasco, e pane per i propri denti, offerti dall’ospitalità della
brava gente del paese. Le malelingue rimasero in disparte a commentare fra loro
crudeltà, mentre i pellegrini vuotarono il fiasco di vino e mangiarono il pane
senza curarsi di loro. Cosa avvenne dopo quella sera a nessuno è dato saperlo,
e sarebbe facile cadere nell’inganno di creder vere le storie più assurde
narrate intorno a questi personaggi. Ma una sola cosa ci è giunta all’orecchio
nonostante gli inganni del tempo: quella sera il paese fu lieto, ed i tre
strani pellegrini, qualunque fosse stato il loro destino, si ricordarono
sicuramente a lungo di Pantuliano e della bella Chiesa di San Giovanni
Battista…
I tre pellegrini, presi dallo spirito del vino buono e della buona compagnia,
non dimenticarono di citare al passante i nomi dei musici, ed i
brani ascoltati... e lasciarono cronaca precisa dei fatti avvenuti... così come
ritroviamo in un loro appunto che trascriviamo fedelmente
Verbum Patris hodie - Firenze,Magliab. II 1212
Kyrie - rondello - Bibl. Vaticana 1419
Quare sic aspicitis - Padova,Bibl. Capitolare 56
Gloria - Grottaferrata, Bibl.197
Bonaiuto da Casentino : Haec medela B. Vat.2854
Philippoctus de Caserta: Credo - Cividale, Arc.98
Benedicamus - Messina,Bibl. Painiana,04
Ave Verum corpus - Chicago, Newberry Library 24
Lorenzo: Sanctus - Paris, Bibl. Comunale, 117
Lo 'ntellecto divino - Firenze, Magliab. II I 122
Gherardello: Agnus Dei - Paris,Bibl.Nat. 568
Benedicamus - Padova,Bibl. Capitolare, 15
Sancto Ioanne - Laudario di Cortona, XLIII
Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte"
Elena Polito: voce,ghironda,salterio,tabor
Ida Febbraio: flauti
Domenico Ventrone: viella
Raffaele Bove: liuto, tintinnabula
Pietro Di Lorenzo: voce, organi, flauti, cornamusa
Consulta: Il Trionfo del Tempo
e del Disinganno XIV edizione |
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