Uthopia Librerie: eventi di maggio

Capua (CE) - maggio - giugno 2007

Comunicato stampa


Dal 2 al 13 Maggio: Pulcinellamente: incontri con gli autori
Domenica 6 maggio, ore 10,30, Palazzo Fazio, Via Seminario, Capua
Convegno su Silvio Fiorillo
Venerdì 25 maggio 2007, ore 18,30, Capua, Palazzo Fazio, Via Seminario n.10
Presentazione dell’antologia “Quote Rosa” Donne, politica e società nei racconti delle ragazze italiane (EDIZIONI FERNANDEL)
Con una delle autrici Daniela Russo, ne parleranno Daniela De Rosa, Elisabetta Piccolotti, Segretaria nazionale dei giovani comunisti e Antonella Cammardella, Consigliere regionale di Rifondazione Comunista.
Raccontare le donne nell'Italia di oggi: questo l'obiettivo dell'antologia “Quote rosa”, una raccolta tutta al femminile nata da un'idea di Gianluca Morozzi e Grazia Verasani. In Quote rosa le donne si raccontano descrivendo un presente fatto di incertezze e di crisi dei ruoli tradizionali. Le autrici, di età compresa fra i venti e i quarant'anni, affrontano temi che toccano da vicino la condizione femminile, come la spinta all'emancipazione dalla famiglia e da ruoli patriarcali ormai arcaici, il desiderio spesso frustrato di maternità, la scoperta di una propria identità sessuale, i problemi di inserimento nel mondo del lavoro. Il risultato è un materiale vivo, in cui storie che sembrano partire dal territorio dei sentimenti diventano lo specchio di un'intera generazione.

Martedì 29 maggio, ore 19, S. Nicola la S., Salone Borbonico, Piazza Municipio
Incontro con Mimmo Liguoro autore dei libri “Elogio del giornalista” e “Elogio della risata” (PIRONTI)
Partecipano: Angelo Pascariello – Sindaco di San Nicola la Strada, Lorenzo Magnifico, Assessore alla cultura Comune di San Nicola la Strada, Franco Tontoli, Giornalista, Pierluigi Tortora, Attore, Mimmo Liguoro, Giornalista e autore dei libri. Modera: Pasquino Corbelli, Resp. Ufficio Stampa Comune di San Nicola la Strada. Sarà presente l’editore Tullio Pironti
Per la rassegna “Autori di Carta” organizzata in collaborazione con la Libreria Uthòpia di Capua e l’Ufficio della Comunicazione, l’incontro con il giornalista Rai, che presenterà i libri Elogio del Giornalista e Elogio della Risata. 
Mimmo Liguoro è stato redattore capo e conduttore del TG2 dal 1982 al 1995 e del TG3 dal 1995 al 2006. Ha curato, nel tempo, diversi spazi di informazione della RAI, tra cui le rubriche di cultura e attualità “Pegaso” (prima trasmissione di approfondimento giornalistico fuori dai TG), “Gulliver”, “TG3 Cultura e spettacolo”, “TG2 Mattina”. Tra gli avvenimenti di cui ha realizzato le telecronache, la visita del Presidente USA Bill Clinton ad Anzio, l'elezione di Francesco Cossiga al Quirinale, numerosi congressi dei maggiori partiti italiani e manifestazioni sindacali. Alla conduzione di “Pegaso”, Mimmo Liguoro seguì le vicende della prima guerra del Golfo, fino all'ingresso delle truppe americane in Kuwait. Ha partecipato a trasmissioni come “Telesogni” e “L'una italiana” e ha firmato servizi di cultura e attualità per tutte le edizioni dei TG. Particolare attenzione alla vita culturale di Napoli, dal teatro alla letteratura, dalla canzone popolare all'arte figurativa e al cinema. Prima di lavorare in RAI, era stato redattore, poi capo servizio, dell'agenzia di stampa AdnKronos e aveva scritto per quotidiani come Il Giornale di Calabria diretto da Piero Ardenti e “l'Occhio” diretto da Maurizio Costanzo. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Napoli, Mimmo Liguoro ha pubblicato tra l'altro “I posteggiatori napoletani” e “La regina Giovanna II” (Newton Compton), “Storie e poesie di un mascalzone latino”, biografia di Pino Daniele (ed. Tullio Pironti), “La storia del Guarracino”, prefazione al libro di tavole a colori di Ernesto Tatafiore, “La testa nel pallone”, profili in versi di calciatori partenopei dal '50 a Maradona (ed. Colonnese), la vita di Giovanni Capurro, autore della celebre “O sole mio” (ed. Magmata), “Elogio del giornalista” ed “Elogio della risata” nella collana dell'editore Tullio Pironti. Attualmente collabora a riviste e pubblicazioni ed insegna Teoria e pratica del giornalismo televisivo nella Scuola di giornalismo dell'Università di Salerno e Teorie e Tecniche del Linguaggio Giornalistico nello stesso ateneo.
Mercoledì 30 maggio 2007, ore 18,30,  Palazzo Fazio, Via Seminario n.10, Capua
Incontro con Raffaele La Capria. Nel corso della serata verrà presentato il suo ultimo libro “Guappo e altri animali” (Mondadori)
Raffaele La Capria, nato a Napoli nel 1922, è senz’altro uno dei maggiori scrittori italiani viventi. Con Ferito a morte vince il premio Strega nel 1961. Si stabilisce a Roma nel 1950, dopo essere stato, nell'immediato dopoguerra, uno degli animatori della rivista "Sud". Tra le sue opere ricordiamo Amore e Psiche (1973), La neve del Vesuvio (1988), L’occhio di Napoli (1994), Cinquant'anni di false partenze (2002), L’estro quotidiano (2005), L’amorosa inchiesta (2006).
È vero che da ogni scrittore si potrebbe trarre il suo proprio, personalissimo bestiario, rintracciabile nelle sue opere o nascosto nel suo inconscio. Prima di trovarsi di fronte alle pagine che presentiamo, difficilmente si sarebbe pensato a La Capria come a uno scrittore "animalista". E invece adesso possiamo dire che pochi scrittori hanno dimostrato verso gli animali tanta partecipe tenerezza, tanta simpatia nel senso etimologico di capacità di patire insieme. Un'empatia che si esercita verso le creature più tradizionalmente "amiche dell'uomo", come il fedele e amatissimo cane Guappo, ma anche verso quelle più apparentemente aliene. Per esempio, la privazione della libertà che provoca il nobile avvilimento di un felino dietro le sbarre è la stessa che sconvolge il muto destino di un pesce dietro la lastra vetrata di un acquario; la sofferenza che vela lo sguardo supplice di un cane non appare meno ingiusta quando sfolgora sotto la palpebra rugosa di una civetta. Messi l'uno dopo l'altro questi brani, tra i quali si riconoscono facilmente alcuni luoghi classici della produzione lacapriana, acquistano una luce nuova. Sprigionano tanta forza nel mettersi dalla parte degli ultimi, degli esseri che non hanno la parola per farsi udire, che la prosa di La Capria sembra allargarsi ad abbracciare una forma di comunicazione più vasta, l'empatia profonda che mette in armonia l'uomo con tutte le altre creature.
Martedì 26 giugno,ore 18,30 Capua, Chiesa San Marcello, C.so G. Priorato di Malta
Presentazione del libro “Totò Mio Padre” (RIZZOLI) di Liliana de Curtis
Con l'autrice Liliana de Curtis ne parlerà il giornalista Antonio Migliozzi
Il protagonista di questo incontro, organizzato dalla libreria Uthòpia e dalla Cooperativa Capuanova, in collaborazione con le Acli di Capua e l’Associazione Il Colibrì, è Totò, al quale Liliana de Curtis, sua unica figlia, è legatissima: il ricordo del padre, infatti, domina ancora oggi la sua vita. Grazie ad una intensa collaborazione con la giornalista Matilde Amorosi, ha scritto "Parla come badi", "Ogni limite ha una pazienza", "Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà" e "Un principe chiamato Totò”, tutti pubblicati con Rizzoli.
La biografia di Totò raccontata da Liliana, è uno spaccato di vita familiare in cui il grande comico viene descritto nella sua dimensione umana segreta. Totò, padre tenero, ma troppo possessivo, marito padrone per l'adorata moglie Diana, pieno di pregi ma anche di difetti, balza fuori da queste pagine con eccezionale vivezza. Per riuscire in questa impresa Liliana ha attinto al bagaglio dei suoi ricordi. Sono talmente tanti da averle permesso questa nuova edizione della biografia di Totò, arricchita rispetto alla prima di una quantità di episodi, divertenti o drammatici, come è logico in un personaggio per il quale, secondo una sua definizione, "una lacrima è solo l'altra faccia del sorriso". Per gli ammiratori dell'attore, poi, c'é una vera chicca, e cioè una lettera inedita che Totò, nel 1943, indirizzò alla moglie e alla figlia, corredata da un suo disegno. Parlare del padre, spiega Liliana, non le riesca facile per quella ridda di emozioni che risvegliano in lei i ricordi, dolci o amari, ma comunque impressi indelebilmente nella sua memoria, e nella scrittura si è lasciata guidare soprattutto dalla voce del cuore. Ne è venuta fuori una biografia molto vera e priva di retorica, una lettura indispensabile per tutti quelli che, amando Totò, vogliono conoscerlo nell'intimo della sua complessa personalità, al di là della maschera diventata ormai un mito senza tempo.
 

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