S. Maria C. V., 3 Aprile. Al Teatro Garibaldi apre
la mini rassegna, dedicata alla cultura migratoria ed organizzata dalla
cooperativa teatrale “Onorevole Teatro Casertano”, lo spettacolo “Santa Maria
d’America”: uno spettacolo insolito, a metà fra la farsa e la denuncia, ma
anche (se mi si passa il termine) tenerissimo.
Tutto prende spunto da un’antologia "Italoamericana.
Storia e letteratura degli italiani negli Stati Uniti 1776-1880" curata da
Francesco Durante che arriverà a coprire (per ora è stato pubblicato il 1°
volume) l'intero arco storico dell'emigrazione, fino alla seconda guerra
mondiale.
Nei volumi vengono presentati nostri connazionali che
hanno influenzato la cultura italoamericana pur non divenendo quasi mai famose.
Ma veniamo allo spettacolo che inizia in modo farsesco,
quasi una “scarpettiana” con i fratelli Pizzetta, famiglia d’arte proveniente
dal casertano, i cui compomenti si improvvisano musicisti, cantanti o attori
più per necessità che per vocazione con risultati abbastanza disastrosi.
Ma durante una notte di tregenda si verifica un evento che
potrebbe cambiare la loro vita…
Quel che colpisce di più nello spettacolo è il senso di
solitudine che viene rappresentata: i personaggi si trovano in un mondo
estraneo di cui non capiscono la lingua, che storpiano con risultati
esilaranti, gli usi e i costumi. E nemmeno hanno gli strumenti per poter
migliorare questa condizione visto che sono analfabeti, parlano un dialetto che
è già contaminato dallo “slang” e che, ad un certo punto, non riescono ad
immaginare un futuro ne in Italia ne in America.
Si ride quindi ma si riflette anche sul dolore che il
fenomeno migratorio si è portato dietro e ha lasciato dietro di se.
Bravissimi tutti, dagli attori ai musicisti coinvolti
anche nella recitazione: anche per questo lo spettacolo è risultato fluido e
scorrevole ed estremamente coinvolgente.
Ancora una volta i componenti dell’Onorevole Teatro
Casertano hanno saputo dare prova di come professionalità, innovazione e
tradizione possano non essere in antitesi.
Consulta: Teatro
Garibaldi: Giornate Italoamericane |