Suggestivo ed intrigante l’ultimo lavoro di Enzo Avitabile presentato alla
Chiesa di S. Anna di Caserta, Sabato 23 Dicembre.
Il concerto ha riproposto dal vivo le atmosfere dell’omonimo lavoro
discografico di Avitabile tutto realizzato con strumentazione acustica con
l’obiettivo di ripescare la tradizione religiosa e musicale popolare. In aperta
contrapposizione verso la cultura e la musica americana, di cui lui è stato
anche un appassionato seguace, che ha massificato e colonizzato le tradizioni
europee.
Avitabile infatti dopo aver suonato per tutto il mondo, aver sperimentato
diverse esperienze religiose, dal buddismo a cui l’ha indirizzato Tina Turner
all’induismo a cui l’ha introdotto Eric Clapton, ed aver anche attraversato un
periodo di forte sofferenza fisica, è ritornato alle origini partendo dal suo
piccolo paese, Marianella, che diede i natali anche a Sant’Alfonso dei Liguori,
prelato e teologo che è rimasto molto vivo nella tradizione popolare locale.
Partendo dal suo paese di nascita Avitabile ha elaborato una serie di canzoni,
che lui chiama “devozioni” in quanto elaborazioni di preghiere, suppliche e
denuncie popolari.
Il concerto è stato molto vario, introdotto da “Tu scendi dalle stelle”
eseguito da un coro a cappella e da un “solo” di Launeddas eseguito dal più
grande esecutore vivente di questo strano e difficile strumento, il M° Luigi
Lai. Le Launeddas hanno il suono simile alle nostre zampogne ma sono prive di
camera d’aria che quindi deve essere riprodotta direttamente in bocca in modo
da produrre una emissione continua non interrotta dalla respirazione.
Successivamente Avitabile ha recitato una preghiera accompagnandosi solo con
una tammorra ed ha quindi introdotto gli altri elementi dell’orchestra:
chitarra, mandoloncello, percussioni e ghironda (suonata da Maurizio Martinotti).
Con questo ensamble ha eseguito la maggior parte dei brani che spesso erano
basati su un solo accordo ripetuto ritmicamente sul quale lui cantava,
recitava, o improvvisava con il suo strumento artigianale, un incrocio tra la
ciarammella ed il sax soprano.
Durante alcuni brani particolarmente intimi ed impegnativi Avitabile ha
ripetutamente chiesto silenzio e concentrazione al pubblico che purtroppo è
entrato alla spicciolata anche a concerto iniziato. Ma alla fine il rito si è
concluso con una liberatoria Novena con la quale Avitabile ha coinvolto tutta
la platea che ha cantato e battuto le mani insieme a lui.
Nota di colore finale, la presenza tra il pubblico di Eduardo Bennato, fedele
sempre alla sua immagine di eterno ragazzo in jeans con zaino in spalla, che
alla fine del concerto ha abbracciato il suo conterraneo lasciando al pubblico
un ricordo ancora più bello di questa splendida serata.
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