I Potlach compiono trent’anni di attività artistica.

San Felice a Cancello (CE) - 23 e 24 Giugno 2006

Comunicato stampa


(ndr) Il gruppo Potlach’06 è un gruppo che ha fatto storia e "la storia" della cultura a Caserta. Nella sezione dell'Archivio Musicisti potrete trovare non un articolo ma una "saga" a loro dedicata


Attualmente il gruppo è costituito da un nucleo stabile formato da Franco Basile (Sax e flauto traverso, è stato uno dei fondatori della cooperativa di artisti casertani i “Potlach”. Nella sua lunga carriera artistica ha partecipato a numerose manifestazioni, spettacoli teatrali e musicali anche per ragazzi, con artisti di fama nazionale), Corradino Campofreda (Attore, proveniente da esperienze teatrali. Attualmente partecipa e collabora con alcuni gruppi teatrali casertani. Con il gruppo dei “Potlach” collabora alla ricerca e realizzazione di testi. Esperienze cinematografiche), Antonio Bove (Percussioni, in circa trent’anni di attività ha suonato in diversi gruppi partenopei. Amante del genere sud americano , attualmente collabora con i “Potlach”), Marco Mattiello (Chitarra elettrica, ha partecipato in diversi lavori organizzati dai “Potlach”, amante del blues), Sergio D’Alessio (Tastiere, ha portato la musica in tante manifestazioni culturali, in passato ha collaborato più volte con i “Potlach”. Attualmente si è dedicato al piano bar), attorno a cui ruotano altri artisti (attori, musicisti, ballerini, mimi: ad esempio negli ultimi lavori sono intervenuti ad arricchire lo spettacolo, il fantasioso e simpatico interprete di poesie napoletane il piccolo Antonio Campofreda e l’estroverso e vulcanico, uno dei pionieri del gruppo “Potlach”, Agostino Santoro ex batterista degli “Avion Travel” e di altri gruppi musicali noti).
Il principio che ispira i “Potlach” è la contaminazione tra generi diversi (c’è molto da scoprire nella fascia di confine tra teatro, letteratura, musica, arti visive, una vera e propria zona franca in cui le arti sfumano i loro contorni fondamentali).
L’idea di mettere in scena “Musica in rima” è nata circa tre anni fa quando pervasi dalla magia di sperimentare quest’area particolare che si trova tra musica e teatro, dove la musica non è intesa come semplice accompagnamento della suggestione teatrale, ma protagonista anch’essa, nella ricerca in cui si fondono tradizioni (la memoria) e contemporaneità (vita quotidiana), hanno pensato di introdurre tutto il lavoro con una storia:
Quella di un gruppo di ragazzi armati di tanta volontà, ma con pochi soldi in tasca, che formarono un gruppo di artisti della strada.
Grazie ad un fortunato incontro, realizzarono l’idea di proporsi al pubblico con uno spettacolo, al fine di trasmettere un arcobaleno di coloratissime sensazioni e ricondurre tutti i presenti al piacere di vivere in compagnia di altre persone, accantonando, almeno per un pò di tempo, gli affanni e la noia del quotidiano.
Da qui, lo spettacolo è un susseguirsi di musiche e poesie napoletane, filastrocche, racconti, creando un’alchimia di linguaggi davvero emozionanti, mescolando cronache e leggende: nella storia “notte di Secondigliano”, si illustra la drammatica vita quotidiana dell’interland napoletano. Fa seguito un brano musicale rock aspro e ritmato, dove il sax di Basile e la batteria scandiscono il tempo esistenziale, contrapposto dall’esposizione vivace ed ironica di alcuni brani, molto graditi dal pubblico, interpretati da Corradino Campofreda: Il caro West, Pieghe, Chesta ca è ‘a storia ‘e Pullecenella (quest’ultimo tratto da un racconto popolare Casertano).
L’esplosivo assolo di batteria eseguito da Agostino Santoro che, dopo un intenso e incalzante percorso ritmico percussivo è sfumato in un finale caratterizzato da una gag comica esilarante.
Interessante è il risultato ottenuto accostando il racconto de ”Il giovane Waters” che narra di un torneo cavalleresco medioevale scozzese, accompagnato da musiche struggenti e dolci “Green sleeves e Irish Washer Women” eseguite da Franco Basile al flauto traverso e Marco Mattiello alla chitarra elettrica, agli interventi melodici eseguiti da Corradino Campofreda alla chitarra e ritmici da Agostino Santoro alle percussioni.
Le musiche dei “Potlach”, sono un vero e proprio viaggio “on the road” e vanno dal blues “saint James Infirmary” e “Mad about him”, alle citazioni del passato “Kurt Weill in Moritat” (dall’Opera da tre soldi di Bertold Brecht), ai frequenti riferimenti della musica popolare partenopea.
Molto coinvolgente il finale dello spettacolo, nel quale il gruppo saluta il pubblico con un pezzo bandistico “Marcetta in sol”, eseguito con maestria da tutti i componenti.
Dichiara Franco Basile: “Questo brano è stato suonato dai Potlach fin dalle prime apparizioni (1976), ... lasciando in me indelebilmente la passione per la musica”.

 

Leggi la loro storia

 

 

I Potlach 06

 

I Potlach al centro polifunzionale per anziani

 
 

 

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