Capodrise (ce), 2 Aprile. La prima escursione del neo-nato Gruppo
Archeologico Casertano ‘F.S.Gualtieri’ si è svolta nella cittadina di
Capodrise, e si è caratterizzata per la disponibilità di alcuni studiosi locali
e una magnifica giornata primaverile. La lunga passeggiata in questa
cittadina, ricca di tanta storia è iniziata dalla chiesa di S. Antonio Abate,
posta al centro del paese, puntualmente descritta dallo studioso di storia
locale Donato Farro Nonostante le sue piccole dimensioni, la chiesa sembra
comunicare da sola, al visitatore, la particolarità architettonica tardogotica
della copertura a volta ad ogiva e delle quattro finestre ad archi acuti e la
bellezza dei colori accesi delle pitture. Le pitture del ’300, come la Madonna
in trono con S. Antonio a lato e i fondatori ai piedi, nel catino absidale,
presentano chiari segni di sovrapposizione di pitture del ’400, come S. Giorgio
dall’armatura scura su cavallo bianco.
La chiesa è stata una modifica di un edificio più antico, datato tra l’VIII e
il IX secolo, come dimostra la bifora arabesca al suo interno. Al centro del
pavimento vi è la lapide con lo stemma della famiglia De Filippo , datata al
1611 che contiene i resti di due sacerdoti.
Accompagnati dalla bella giornata primaverile e dallo stupore e la curiosità
della gente del posto, spesso ignara delle ricchezze culturali del proprio
paese, la visita è proseguita attraverso le strade del paese, ricco di palazzi
a corte con balconi in stile fiorentino del ’600 ed edicole religiose, prova
dell’importanza dei culti nel corso dei secoli.
Particolarmente significativi da ricordare, sono il Palazzo dei Carafa,
appartenuto al duca della contea di Acerra, come è evidente dallo stemma inciso
sulla volta del portone d’ingresso; la casa dell’Abbate Mattia Zarrillo,
memorabile direttore del museo di Parigi nel XIX secolo; il Palazzo di Domenico
Mondo, famoso pittore del settecento napoletano.
Proprio tra questi edifici si respira lo stile di vita di una volta, con i
portoni quasi sempre aperti, dove ancora oggi, come ieri, la genuinità e la
semplicità delle persone di paese ti coinvolgono e ti rendono consapevole delle
origini e delle tradizioni secolari del sud.
Il gruppo di visitatori è via via aumentato in quanto alcune persone hanno
abbandonato "le chiacchiere spensierate della domenica mattina" accodandosi
incuriositi, manifestandosi anche molto disponibili nel dare ulteriori
informazioni e raccontando curiosità sulla storia del paese. Dopo Farro
l'architetto D'Addio, accompagnato dall'artista Martone, hanno illustrato
l’interno della chiesa di S. Andrea Apostolo, la cui costruzione è attribuita
ad architetti del 1600 con un particolare fonte battesimale e pitture
raffiguranti la Sacra Famiglia, la Madonna e S. Andrea. La considerazione
finale che possiamo fare al termine di questo resoconto è di continuo stupore
per la ricchezza della nostra terra unita al rammarico di quanto si è già perso
ma anche l'invito, a chi legge, ad unirsi alle prossime "passeggiate":
regalatevi una mattinata con noi, con calma e guardando intorno e... ne
beneficerà corpo e spirito
Vi diamo appuntamento quindi al 23 aprile quando visiteremo l’Anfiteatro e
l’annesso Museo dei Gladiatori di S. Maria C.V., confidando in un'altra
splendida giornata primaverile. Consulta:
Gruppo Archeologico Casertano “F. S.
Gualtieri”: attività secondo trimestre |
|