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Capua, 15 Ottobre. L’apertura ufficiale dell’Autunno Musicale 2005 è affidata a
Luis de Pablo (1930), uno dei principali compositori spagnoli viventi, che apre
anche la sezione Vox Iberica: un omaggio ad una nazione mediterranea con la
quale abbiamo non solo molte affinità ma anche molte testimonianze
architettoniche nel meridione fra cui il Museo Campano, sede dei concerti della
sezione.
La strutturazione del concerto è intrigante: è lo stesso autore, 75 anni ben
portati e una forza interiore che traspare dalle parole, che spiega il suo
percorso e la “lettura” dei brani
Ci racconta quindi di essere di Bilbao, città basca, e di non sentirsi legato,
come molti suoi contemporanei, ne a compositori spagnoli del passato, come
Albeniz (1685-1757), ne a quasi suoi contemporanei, come Arbos (1863-1939), e
che la sua musica non risente nemmeno delle suggestioni del flamenco: “È la
musica che potrebbe piacere ad uno nato a Bilbao”, afferma in modo semplice ma
sibillino.
Ha anche idee ben precise per quanto riguarda la scelta degli strumenti da
inserire in una composizione: l’unione di archi e pianoforte è per lui “contro
natura” ovvero il modo di creare il suono è diverso e quindi inaccostabile.
Quando è “costretto” ad accostarli cerca di trovare un modo diverso di farli
dialogare: “Diverso, ma non è detto migliore” chiosa in modo ironico.
E' quindi il Trio Arbos – pianoforte, violino e violoncello- a “parlare”
eseguendo melodie di non facile esecuzione e di ascolto, ricche di sincopati e
di suoni-rumori: ma questa volta il sentiero tracciato dall’autore ci permette
di districarci e di arrivare ad applaudire con convinzione le composizioni.
Ricordiamo infine che Lui de Pablo, grazie alla sua prolifica produzione e alla
incessante attività internazionale, è riuscito a far uscire la Spagna
dall’isolamento culturale a cui l’aveva relegata il regime franchista e la
maggior parte delle sue opere è stata eseguita in prima esecuzione fuori dal
suo paese
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Luis de Pablo
Trio Arbos
foto © Casertamusica
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