Casola, 26 Agosto. Entra nel vivo la manifestazione “Eremo
visibile/invisibile” e lo si nota dal pubblico che ha seguito, anche in
piedi, la seconda serata caratterizzata da un doppio appuntamento: la
proiezione del film-documentario di Augusto Ferraiuolo “The tammorra
displaced” e la rappresentazione “Il piccione” con Pierluigi Tortora,
Riccardo Ceres e Andrea Russo.
Augusto Ferraiolo, attualmente a Boston dove ha un incarico universitario, è
un casertano acquisito che ha svolto una intensa attività di ricerca
antropologica e culturale sulle manifestazioni popolari della regione: a
lui, con l’aiuto di altri colleghi ricordati nel corso della serata, si deve
una raccolta meticolosa, sotto forma cartacea, video ed audio, di una
quantità impressionante di materiale. Una parte del lavoro svolto è
confluito nella pubblicazione delle “Fiabe popolari casertane” così come nel
video presentato che in soli 18 minuti propone dei flash, come punta di
iceberg, di una racconta di oltre 100 ore di filmati.
Vi invito a leggere l'articolo di Francesco Del Prete relativo alla
prima parte della serata annunciando che pubblicheremo a breve un articolo sul lavoro di Augusto Ferraiuolo: mi fa piacere solo raccontarvi come
molti dei componenti del gruppo, che oltre venti anni fa si impegnò nel
progetto di ricerca e catalogazione, si sia dato un tacito appuntamento
all’Eremo dove abbracci, ricordi e una insolita “tammurriata” hanno dato un
valore speciale alla serata.
Il secondo appuntamento è stato con i componenti del Teatro della Bugia che
hanno proposto una personale lettura di un recente (1987) lavoro del tedesco
Patrick Süskind in cui la vita tranquilla, regolare, assolutamente lineare
di un uomo, viene sconvolta da un piccione che, all’apertura della porta di
casa, fissa in modo inquietante in protagonista. Il turbinio di emozioni,
scatenate dalla paura dell’ignoto e del cambiamento, costringeranno il
protagonista ad uscire dal rigido schema di vita e finalmente ad
interfacciarsi con gli altri.
Lo spettacolo si è avvalso della emozionante recitazione di Tortora
affiancato più che accompagnato dal cantautore Riccardo Ceres, che ha
sottolineato musicalmente alcuni passaggi forti e ha mimato parte del
racconto, e dalla fisarmonica di Andrea Russo.
Uno spettacolo breve ma intenso tanto da suscitare più di una riflessione
nei gruppetti di spettatori che si sono attardati sul sagrato dell’Eremo a
fine spettacolo
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