Vernice della mostra “Un brindisi a Faber”, domenica 17 nel complesso del
Belvedere. Una insolita mostra che è una vera chicca per i fan di De Andrè (“i
deandriani”) che nel '98, l’anno prima della scomparsa del cantautore, lo
aspettavano proprio a S. Leucio per un concerto.
Oltre alle cinque opere che Arturo Casanova, Carlo de Lucia, Crescenzo Del
Vecchio, Bruno Donzelli e Mafonso hanno voluto dedicare a De Andrè, nelle sale
libri, copertine di dischi, foto, manifesti propongono la ricchezza che il
cantautore ha genovese ha profuso nella produzione musicale di tutta una vita.
La serata è stata movimentata anche dal “brindisi”, anticipo della “Festa
del Vino” che si svolgerà il prossimo fine settimana, e dall’esibizione dei
Corepolis.
Il gruppo di musica etnica ha proposto “Bocca di Rosa”, contaminandolo con
il tema strumentale di “Cicerenella”, Il Pescatore, nell’arrangiamento della
PFM, “creuza de ma” e la villanella “Nova Gelosia”: proprio quest’ultima De
Andrè l’aveva ascoltata da Roberto Murolo e, innamoratosene, l’aveva
reinterpretata in un suo disco
Il gruppo ha voluto quindi rendere omaggio al cantautore che, negli ultimi
quindici anni della sua vita, ha dato nuova dignità alla musica etnica
proponendo canzoni in dialetto genovese e sardo con incursioni in quello
napoletano
La mostra organizzata dal Circolo Sociale S. Leucio, da un’idea di Giancarlo
Pignataro, con l’Associazione “Bocca di Rosa”, rimarrà aperta fino al 23
Ottobre, dalle 16:30 alle 19:00, con ingresso libero
Scheda completa della Mostra
|
|