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Giugno: stasera
c'č stata una vera
scorpacciata di validissimi nuovi volti che, c'č da scommetterci, faranno parlare di sč negli anni a venire.
Ad aprire il concerto č toccato al tastierista e compositore Francesco
Oliviero, che si č presentato da solo e con una sola tastiera, ma ha dato una prova di grande abilitą esecutiva e
compositiva, presentando brani strumentali che faranno parte del suo CD "Sogno d'Oriente". Si č mostrato anche un ottimo cantante, e ha molto emozionato l'omaggio a Carosone con
"Maruzzella", riuscendo a darne una veste armonica sognante e dolcissima, che lo ha salvato alla grande da un possibile "scivolone" quando ci si confronta con standard abusatissimi come questo. Ha poi presentato il brano da lui composto nel '92 che effettivamente č identico al famoso "non amarmi",
successivo tormentone festivaliero di qualche anno fa, di cui giustamente Oliviero pretende il riconoscimento della paternitą e degli annessi diritti d'autore.
Francesco
Oliviero
E' stata poi la volta della band di Riccardo Ceres e i figli della Signora
44, che si č subito imposta per la maturitą della proposta,
assimilabile al miglior cantautorato d'autore nostrano, con gustose
citazioni armoniche in stile Capossela e Conte, e con testi ed esecuzione di primissimo ordine. La sua band poi č davvero formata da fior di musicisti, tra cui spiccano il giovanissimo "folletto" Emilio Merola (clarino e sax, che ho scoperto mentre
comunicava tramite il sax con un grillo che, nel camerino, faceva vuoto
intorno a sč ) e l'eclettico drummer Agostino Santoro, follemente innamorato da quasi due anni di questo progetto cantautorale. "E' un segno del destino" mi dice Agostino Santoro "faccio parte di un gruppo che si chiama 'I figli
della signora 44', e poi scopro all'anagrafe che io sono il nato numero 44 di quella giornata, e poi andiamo a registrare in uno studio che si chiama 'la signora'. Tutto combacia, questo deve per forza essere il mio gruppo!"
Al fianco di Riccardo sono inoltre coinvolti Gianluca Scaglione (basso) e Pietro Sparņno al piano. I ragazzi hanno un futuro.
Emilio
Merola dialoga col grillo (in basso a destra), che mi sembrava alquanto
terrorizzato!
Riccardo Ceres (con la chitarra), Agostino Santoro e i
Figli della Signora 44.
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E' stata poi la volta di Alessandra Parisi che, accompagnandosi da sola con una Fender elettrica d'annata, ha snocciolato una serie di cover (da Ani di Franco a "lucky" dei Radiohead fino a
"Mojo Pin" di Jeff Buckley) che sono dei temibili banchi di prova per qualsiasi soul singer: ma la sua voce calda, grave e potente č perfetta per tale repertorio. Ad accompagnarla nell'ultimo brano sono saliti sul palco Marta Argenio (basso),
Maurizio Stellato (chit.) Pietro Gabriele (chit) e Ennio Giannone (drums).
Alessandra Parisi
Alessandra Parisi
E' stata poi la volta di un trio strumentale, i Nylon, formati da Alessandro Mugnčco (piano), Claudio Casertano (basso), Paolo Falco
(batteria). A proposito di quest'ultimo, mi hanno riferito che č un ottimo percussionista (studia al conservatorio) e insieme a batterista e percussionista dei "Sezione d'urto" si esibisce nei locali in
un 'all percussion trio' che riesce a far ballare anche le sedie.
I Nylon
Paolo
Falco
Tutte
le foto sono di Emilio Di Donato / Archivio "Caserta Musica &
Arte"
© "Caserta
Musica & Arte" - 2001
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La serata si č conclusa con una micidiale scaletta di sigle di cartoons eseguita con ironia e grande senso scenico dai
"Clistere al limone". Entusiasmo alle stelle dei giovanissimi, che hanno iniziato a "pogare" (saltellare e spintonarsi)
davanti al palco, riscaldati da uno scatenatissimo e divertito Carmine Claudio Covino (voce) e
dagli altri pazzoidi del gruppo (Lello Miele, chitarra, Attilio Barbato, basso, Yari Lanci, batteria) vestiti in improbabili abiti di supereroi. Tante canzoni
demenziali cantate all'unisono e tanta allegria hanno accattivato le simpatie del pubblico.
Carmine Claudio Covino
I
Clistere al limone
Folla
sotto il palco per i Clistere al limone
Come giurato del festival sono stato in tremendo imbarazzo a dover scegliere solo tre nomi tra i tantissimi gruppi esibitisi in questi nove giorni, e
alla fine ognuno di noi (eravamo una decina, insieme a Nunzio Areni, a giocarci i
nostri nomi preferiti come in una concitata seduta borsistica a Wall Street).
Alla fine, dovendo per forza scegliere (mica domani sera si potranno esibire trenta gruppi!) si č
optato per la "Sezione D'Urto" (per l'energia), gli "Orkestąraf" (per l'originalitą), per il duo "Argenio - Stellato" (per la musicalitą).
Ma ci volevano altri venti premi!
Noi
della giuria, a giocarci i
nostri nomi preferiti come in una concitata seduta borsistica a Wall
Street.
Ci sarebbero tante altre cose da dire, che i ragazzi che hanno suonato
in queste sere sono di una cordialitą e maturitą altissima, che il livello qualitativo č tremendamente alto, che il meccanismo di "gara" non riesce poi a rendere giustizia ad un numero di talenti cosģ elevato, etc, etc. Ma sono le quattro di notte, muoio di sonno, e basta cosģ. A domani...
Emilio |