Davide Moscatiello (batterista)
ultimo aggiornamento: 3 Sett. 2000

 

Intervista effettuata nell'estate 2000.


Emilio: La tua è una famiglia di musicisti, tuo padre aveva una orchestra ben conosciuta anche fuori Caserta. Sei sempre vissuto a Caserta?
Davide: Sono nato a Milano nel 64, i miei genitori lavoravano lì. Ci trasferimmo lì a causa del primo impiego fisso di mio padre. Lui era trombettista e violinista, polistrumentista. Precedentemente, per anni, aveva girato l'Europa lui e mia madre con un gruppo musicale. Addirittura nel periodo in cui i Beatles facevano serate in Germania come "Quarrymen" ebbero loro come gruppo di spalla, condividevano lo stesso palco. Mia madre ancora ricorda la gentilezza di John Lennon verso di loro.

Emilio: Quando hai iniziato a suonare uno strumento?
Davide: Ho iniziato a suonare la batteria a 6 anni, per emulazione di mio fratello, batterista dell'orchestra di mio padre. Dapprima per curiosità e poi per amore.

Emilio: E le tue prime esperienze musicali?
Davide: Le prime esibizioni dal vivo le ho fatte negli anni 80 con l'orchestra di papà, e poi con vari gruppi. Il primo gruppo di cui ho fatto parte erano gli Spengripp, insieme a Ferruccio Spinetti. Per parecchi anni io e lui eravamo "la sezione ritmica" di molti gruppi di Caserta.

Con gli Spengripp sono stato qualche mese, e poi sono passato ai Mental Movie, con cui abbiamo suonato per più di tre anni, dall'87 al 90, insieme a Giancarlo Della Ragione e Almerigo Pota.
Ho suonato, a Caserta, con i Red Box, i Jazz Factory, i Nafta, nella band di Mimmo Cappuccio e in vari combo jazz tra cui un "atipico" quartetto con due bassi (Enzo Faraldo e Ferruccio Spinetti): ci chiamavamo "Bass Reflex" e abbiamo fatto alcune serate divertendoci moltissimo. Il pianista era il bravissimo Andrea Giuntini.

Emilio: Attualmente in cosa sei impegnato?
Davide: Ultimamente sto suonando con molti artisti nazionali, specialmente nei tour estivi. In questa stagione sono il batterista dei Collage (mitico gruppo pop-rock leggero italiano degli anni 70, e precedentemente ho fatto serate con Alessandro Canino, Ida Rendano (neomelodica dell'ultima generazione) e altri.

 

Emilio Di Donato
©www.casertamusica.com - 2000

Come suggerisce un mio amico, i dischi che amiamo danno un nostro ritratto "interno". Per questo chiediamo quali sono i classici dieci "dischi del cuore" da portare sulla ipotetica isola deserta.

I 10 dischi del cuore di:
Davide Moscatiello

Donald Fagen: The nightfly

Deep Purple: Made in Japan

Led Zeppelin: four

Billy Cobham: Spectrum

Miles Davis: Bitches Brew

New Trolls: Concerto Grosso

Pooh: Parsifal

Pat Coil: Steps

Jaco Pastorius: words of mouth

Police: Regatta de Blanc