Biagio Izzo

Quella visita inaspettata

Vicini di casa

Francesco Pannofino

Massimiliano Gallo

Peppe Servillo e i Solis String Quartet

Ebbanesis

Luca Ward

Elio

Lacrime Napulitane

PigBitch

Amedeo Colella

Peppe Iodice

Beatlestory

  

Teatro Ricciardi: stagione 2023/24

Capua (CE) - dal 7 dicembre 2023 al 10 Aprile 2024

Comunicato stampa

Gli spettacoli iniziano alle ore 20:45

Stagione organizzata da Teatro Pubblico Campano

Giovedì 7 novembre, Biagio Izzo in “L’arte della truffa”
Di: Biagio Izzo. Scritto da: Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli e Augusto Fornari
Con: Biagio Izzo. E con: Carla Ferraro, Roberto Giordano, Arduino Speranza, Ciro Pauciullo e Adele Vitale
Regia: Augusto Fornari
La vita di Gianmario e della moglie Stefania viene sconvolta dall’arrivo del fratello di lei, Francesco, che la coppia è costretta a prendere in casa per fargli ottenere gli arresti domiciliari. Gianmario, integerrimo uomo d’affari, è preoccupato che la presenza del cognato, noto truffatore, possa nuocere ai rapporti che lui intrattiene con alti prelati del Vaticano, per i quali lavora. Ma un imprevisto rovescio finanziario porta Gianmario ad aver bisogno delle ‘arti’ del cognato, accettando in qualche misura le sue ‘regole’, da sempre criticate, ma ora indispensabili per salvare la sua reputazione di grande uomo d’affari.
Il nuovo spettacolo di Biagio Izzo è una commedia brillante, che tra momenti paradossali, comici ed emozionanti ci farà assistere alla consumazione di una truffa …a fin di bene, che porterà Gianmario a riconsiderare il rapporto con il cognato. .
Giovedì 28 novembre, Paolo Caiazzo in “Quella visita inaspettata”
Di: Paolo Caiazzo. Scritto e diretto da: Paolo Caiazzo. Con: Paolo Caiazzo e Carlo Caracciolo, Daniele Ciniglio, Cinzia Cordella, Francesca Morgante
Con la partecipazione di: Maria Bolignano. Regia: Paolo Caiazzo
La linea di confine che divide un comportamento etico da uno immorale non ha sempre un andamento lineare ed è funzione di opportunità e situazioni. Il protagonista Ferruccio, imprenditore del Sud, è orgoglioso della sua moralità. Una sola pecca si riconosce: la passione per Diabolik, che in fondo era un ladro. Una moglie arrivista, una sorella vittima di un shock post traumatico infantile, un figlio bamboccione e un commercialista fin troppo amico completano il quadro della vicenda. Gli equilibri familiari, anche se precari e monotoni, sembrano reggere, ma una visita inaspettata mette in discussione la loro integrità facendo affiorare vecchi scheletri nell’armadio: l’imprenditore deve rispondere di alcuni fondi sospetti transitati, a sua insaputa, su un conto corrente bancario. Incapace di reggere il peso delle accuse e spinto dalla disperazione di chi non ha più nulla da perdere, Ferruccio andrà oltre le aspettative decidendo di fare una follia e liberare il suo lato oscuro. Questo suo nuovo aspetto spregiudicato, ispirato comicamente a film e serie “crime” che invadono tv e streaming, conquista gli abitanti della casa, inconsapevoli vittime del “Fascino del male”…
Giovedì 23 gennaio, Francesco Pannofino in “Chi è io?”
Scritto e diretto da: Angelo Longoni. Con: Francesco Pannofino. E con: Emanuela Rossi, Eleonora Ivone, Andrea Pannofino
“Chi è io?” è una commedia teatrale divertente e metafisica, è uno show televisivo di successo nel quale si intervistano personaggi anticonformisti.
“Chi è io?” è un’indagine condotta sotto i riflettori e davanti alle telecamere, con presentatori vestiti di paillettes che rappresentano contemporaneamente lo show e la vita reale.
“Chi è io?” è una commedia psicologica, psicosomatica, psichedelica, psicotropa che agisce su spettatori, pazienti, personaggi, presentatori e terapeuti.
“Chi è io?” è la domanda rivolta a Leo Mayer che lo costringe a ripercorrere alcuni momenti della sua vita come in un sogno accompagnato dalle persone che ama e che lo amano.
Il suo è un tumulto di paure, debolezze e passioni in un vortice di annegamento.
Può l’amore essere più forte della morte? Forse sì se i sogni, mischiandosi con la vita, ci riescono a strappare dall’anticamera dell’irreale.
Leo Mayer rivive la propria esistenza con spostamenti della credibilità, verosimili ma non veri. È così che lui, intellettuale, ironico pensatore, critico raffinato e sarcastico della società si trova nel tritacarne trash di un’ospitata televisiva in cui tutto viene fuso e mischiato. L’alto e il basso sono indistinguibili e lo spaesamento è comico e inquietante.
Leo Mayer si relaziona anche con alcuni suoi pazienti che hanno difficoltà comportamentali, relazionali, affettive e psichiche. Questi personaggi vengono curati attraverso una psicoanalisi tradizionale ma, allo stesso tempo, sfuggono alle regole alle quali solitamente dovrebbero obbedire perché, simultaneamente sono anche i conduttori dello show “Chi è io?”.
Ma non finisce qui perché c’è un altro piano di racconto, la realtà, quella in cui Leo Mayer se ne sta andando dal mondo dei vivi. Tutti i personaggi incontrati, i pazienti, i conduttori, altri non sono che la moglie, il figlio e l’amante del professore. Tutti abitano la realtà, la fantasia e l’inconscio.
Cosa conta davvero nella vita? Cosa siamo e cosa vogliamo?
Quello che vogliono tutti: amore e perdono.
Mercoledì 19 febbraio, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti in “Vicini di casa”
Adattamento: Pino Tierno. Tratto dalla commedia Sentimental di Cesc Gay
Con: Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai, Alberto Giusta. Regia: Antonio Zavatteri
Anna e Giulio stanno insieme da molti anni.
Hanno un lavoro, una bambina, qualche interesse e molte frustrazioni. Lui avrebbe voluto fare il musicista ma si è dovuto accontentare dell’insegnamento e si rifugia in terrazza a guardare le stelle. Lei avrebbe voluto un altro figlio ma ha dovuto accettare la resistenza di lui e cerca
conforto nei manuali di auto aiuto. Una coppia come tante, al confine fra amore e abitudine, in equilibrio precario. Ma pur sempre in equilibrio.
A scardinare questa apparente stabilità ci pensano Laura e Toni, i vicini di casa, che, invitati per un aperitivo, irrompono nel loro appartamento e nella loro vita.
Anna e Giulio sanno poche cose sul loro conto: sono stati cortesi durante i lavori di ristrutturazione, aprono educatamente la porta dell’ascensore per farli passare e… Fanno di continuo l’amore, rumorosamente!
Giulio li considera incivili, Anna ha il coraggio di ammettere che, in fondo, invidia la loro vivace vita erotica.
Così, fra un bicchiere di vino e una fetta di Pata Negra, le due coppie si confrontano, sempre meno timidamente, sul terreno scivolosissimo della sessualità. Laura e Toni si rivelano molto più spregiudicati del previsto; Anna e Giulio finiscono per confessare fantasie, vizi e segreti che non avevano mai avuto il coraggio di condividere.
Forte del successo riscosso in Spagna, approda per la prima volta in Italia Vicini di casa, adattamento della pièce Los vecinos de arriba di Cesc Gay. Una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo. In scena, affiancati dai talentuosissimi Alessandra Acciai e Alberto Giusta, due fra gli interpreti più versatili e sensibili della scena non soltanto teatrale italiana: Amanda Sandrelli e Gigio Alberti. Un quartetto affiatato e irresistibile, che invita lo spettatore a riflettere su pregiudizi e tabù e, soprattutto, a chiedersi: faccio l’amore abbastanza spesso?
Venerdì 7 marzo, Ebbanesis in “Bek Steig”
Scritto e diretto da: Viviana Cangiano e Serena Pisa
Dopo Serenvivity e Transleit arriva Bek Steig, il nuovo spettacolo musicale del duo ‘Ebbanesis, che mostra le due artiste in un camerino, in quel tempo fatto di preparazione, intimità, goliardia, confidenze, incomprensioni, chiarimenti, idee, concentrazione, che di fatto precedono il concerto in pubblico. Uno spettacolo che era chiuso nel cassetto da oltre sette anni che ci mostrerà più che mai interpreti di noi stesse con tutte le caratteristiche e sfumature che ci rappresentano. Ci è sempre piaciuta l’idea di raccontare al pubblico le sensazioni che si provano quando poi bisogna fare i conti con il palcoscenico, qualunque fosse lo stato d’animo di quel momento della nostra vita.
Ci piaceva raccontare alla nostra maniera di teatro-canzone le dinamiche della vita quotidiana di una cameretta con quella artistica del camerino di un teatro. Inoltre sentiamo l’esigenza di staccarci dalla postazione fissa che ha caratterizzato i nostri precedenti spettacoli, per creare oltre al dinamismo sulla scena, un inedito contatto ancor più diretto con gli spettatori. Non mancheranno le traduzioni, ancora motore del nostro progetto, ma ci saranno anche delle novità discografiche con l’inserimento di inediti, che, mescolati alle immancabili della tradizione napoletana, fanno di Bek Steig un vero e proprio festival delle acrobazie vocali, musicali e recitative.
Giovedì 20 marzo, Peppe Servillo e Solis String Quartet in “Carosonamente”
Di: Peppe Servillo & Solis String Quartet
Interpreti: (voce) Peppe Servillo, (violino) Vincenzo Di Donna, (violino) Luigi De Maio, (viola) Gerardo Morrone, (dello, chitarra) Antonio Di Francia
Musiche originali: Antonio Di Francia
Peppe Servillo & Solis String Quartet portano in scena Carosonamente, uno spettacolo interamente dedicato all’artista più istrionico del panorama musicale partenopeo e conosciuto in tutto il mondo: Renato Carosone.
Dai classici Tu vuo’ fa l’americano, Torero e ’O sarracino, alle canzoni meno famose come Tre guagliune e ‘nu mandolino a capolavori carichi d’ironia come Pigliate ‘na pastiglia fino a raggiungere canzoni e testi melanconiche del dopoguerra come Giacca rossa ‘e russetto e T’aspetto ‘ e nove, in un connubio affascinante tra musica e parole, storie vere e credenze popolari, storie del popolo e dal popolo. La musica di Carosone è inclusiva perché non ha paura del diverso ma lo accoglie con ammirazione e curiosità; la sua arte è formativa perché viene da studi accademici; allo stesso tempo si nutre della strada, inventa ed innova un genere portandolo per la prima volta nelle case degli italiani attraverso la neonata televisione.
Come afferma lo stesso Peppe Servillo: “Si ride con le canzoni, ma non solo, Renato ci commuove, si commuove guardando con carezzevole ironia i suoi toreri, sarracini, americani. Carosone pensa con affetto la sua gente, il suo mare, i suoi porti e la sua terra con un umorismo semplice, dal basso, senza sarcasmo, senza potere, senza cattiveria nel sorriso. Egli ci porta lontano, sbagliando volutamente strada, per un imprevisto musicale e di parola, noi lo seguiamo sperando di non fare danni, magari ci travestiamo e fra di noi non ci riconosciamo”.

Mercoledì 9 aprile, Silvio Orlando in “Ciarlatani”
testo e regia Pablo Remón, traduzione italiana Davide Carnevali, da Los Farsantes
con Francesca Botti, Francesco, Brandi, Nina Pons
Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro. Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di fi lm commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
Ciarlatani sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografi co, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici.
E infi ne c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
Ciarlatani infi ne è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.
Pablo Remón
Giovedì 1 maggio, Massimiliano Gallo in "Malinconico, moderatamente felice" di Diego De Silva e Massimiliano Gallo
regia Massimiliano Gallo, con Biagio Musella, musiche e canzoni originali di Joe Barbieri
Questo progetto teatrale nasce dall’idea di portare sulla viva scena del palco la voce (e il corpo) narrante di un personaggio letterario, e successivamente televisivo, che negli anni ha conquistato un vasto pubblico di lettori e di spettatori. Vincenzo Malinconico, l’avvocato d’insuccesso dalla carriera sgangherata e dalla vita sentimentale instabile (e forse proprio per questo gradita a un pubblico che non ama identificarsi con i vincenti, in fondo prevedibili e noiosi), affida il racconto delle sue storie – ma soprattutto del suo inciampare nelle complicazioni della vita comuni a noi tutti – a Massimiliano Gallo che ha incarnato con un senso dell’umorismo geneticamente napoletano l’attitudine filosofica e rigorosamente autodidatta di Malinconico, coniugando con leggerezza e musicalità l’indole al tempo stesso riflessiva e astratta, disorientata e confusa, adulta e infantile, di un uomo alle prese con le difficoltà del vivere, che con un senso del ricolo costantemente acceso sulla realtà (e soprattutto su se stesso) lotta col disagio di non sentirsi a suo agio nei ruoli che la vita gli assegna. Perché non è facile sentirsi all’altezza dei vari compiti a cui le giornate ci chiamano, interpellandoci di volta in volta in veste di lavoratori, professionisti, genitori, coniugi, amanti, amici: le tante, complesse categorie della vita in cui dobbiamo reinventarci ogni volta, sottoponendoci a quegli esami del nostro stare al mondo che, come ci ha insegnato un maestro del teatro, non finiscono mai. Il nostro spettacolo vedrà in scena, nella pienezza delle sue attitudini d’interprete, il solo Vincenzo Malinconico, che si abbandonerà, con il suo flusso narrante rimuginatorio, filosofico, irresistibilmente comico ma sempre votato alla riflessione (perché per far ridere davvero bisogna convincere, cioè parlare all’intelligenza dell’altro), a un lungo, confidenziale monologo con il pubblico, raccontandosi tematicamente. Lo spettacolo segue tre linee: professione, sentimenti, famiglia, i tre grandi campi di gioco su cui si svolge la partita della vita di noi tutti.
Quello di Vincenzo Malinconico è un progetto a cui sono particolarmente legato e che ho voluto fortemente. Malinconico l’ho amato, ascoltato; ci siamo fidati uno dell’altro, e finalmente l’ho indossato e vissuto. È dunque un passaggio naturale portarlo in scena, grazie alla penna sopraffina di Diego De Silva e al mio senso dello spettacolo, dandogli corpo e anima. Ora ce da cucirgli un abito in cui stia comodo. Una scena funzionale, un amico immaginario e cinque musicisti che gli faranno compagnia. In video, gli interventi dei suoi amici, dei suoi amori, del suo complicatissimo mondo. Sarà una regia amorevole, la mia, sperando di farvi conoscere Vincenzo per  come io lo conosco. (Massimiliano Gallo)

Teatro Ricciardi, Largo Porta Napoli, Capua (CE)

altri eventi

Sabato 26 ottobre, Luca Ward in “Il talento di essere tutti e nessuno”
testo e regia di Luca Vecchi
Domenica 10 novembre, PigBitch
con Marina Cioppa e Stefania Remino, regia Michele Brasilio.
Sabato 7 dicembre, Decimo anniversario del Teatro Ricciardi - Evento speciale
Domenica 8 dicembre, Concerto Gospel con Pastor Ron Hubbard ft Simply Singers Choir
Domenica 15 dicembre, Elio in “Quando un Musicista Ride” - spettacolo solista del leader di Elio e le Storie Tese
Venerdì 10 gennaio, Francesco Merola in “Lacrime Napulitane”
Sabato 1 febbraio, Peppe Iodice
Sabato 8 febbraio, Beatlestory - The Beatles fabulous tribute Show
Domenica 16 febbraio, Lezioni di Napoletanità con Lino D’Angiò, Amedeo Colella, Alan De Luca
Sabato 8 marzo, Cinque Donne del Sud
scritto e diretto da Francesca Zanni, con Beatrice Fazi
Venerdì 4 aprile, Nicola Vicidomini in “Veni Vici Domini”
di e con Nicola Vicidomini e Gennaro di Maio

Per tutte le info: Tel. +39 0823 963874
Email: info@teatroricciardi.it
Biglietteria: dalle 17.30 alle 21.00

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati.