Officina Teatro: stagione 2024-25
S. Leucio (CE) - Dal 12 Ottobre 2024 all'11 Maggio 2025
Comunicato stampa
Sono tante le novità per la nuova stagione di Officina
Teatro, con un brioso calendario di spettacoli e diverse altre proposte a
ridosso della scena.
Quindici spettacoli in cartellone + uno spettacolo extra
+ tre concerti costituiscono il calendario principale. Sono sei i lavori
prodotti da Officina Teatro, fra cui lo spettacolo di fine anno «La bufera», che
quest’anno avrà un’impronta dichiaratamente comica. Fuori cartellone sarà
proposto il riallestimento di «Madame Bovary» di Luciano Colavero con Chiara
Favero, a dieci anni dal debutto. Ad aprile si rappresenterà il pluripremiato
«Arturo» di Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, un’opera delicatissima e
commovente che plasma sulla scena le memorie e le esperienze del pubblico
presente in sala.
Per rafforzare lo spirito di comunità e rendere il teatro
un’esperienza sempre più collettiva riparte la sezione Retroscena: dopo ogni
rappresentazione gli spettatori sono invitati a restare nel foyer per
chiacchierare con attori e registi, condividere le loro impressioni,
confrontarsi sulle ragioni e sulle reazioni che lo spettacolo ha suscitato.
Da gennaio partirà una stagione sperimentale di Cineforum, curata
dall’associazione «Comitato per villa Giaquinto». Due proiezioni al mese a
ingresso gratuito, con uno spazio dedicato ai bambini. Un’anteprima si terrà nel
mese di dicembre.
Altra novità sarà la sezione Plus, un percorso di anteprime
d’arte che precederanno gli spettacoli, tutte ad ingresso gratuito: un’ora prima
di ciascuna rappresentazione sarà possibile assistere ad una breve performance,
ad una mostra d’arte, ad uno sketch, come “antipasto” del vero e proprio momento
teatrale.
12 e 13 ottobre, Cecilia di Giuli e Giordano
Agrusta presentano "Succede"
con Giordano Agrusta e Cecilia Di Giuli. Regia
Marco Plini, musiche Alessandro Deflorio, disegno luci Filip Marocchi
prodotto col sostegno di C.U.R.A. per Indisciplinarte
Un “ritrovamento”: Lui
e Lei, dopo anni, nuovamente vicini. C’è qualcosa di non risolto, dietro
l’impressionante confidenza che affonda le sue radici in un’infanzia epica, nel
tratto delle loro vite che va dai 3 ai 15 anni.
Cercano di ritrovarsi
passando per il Ricordo. Ma il ricordo è personale, quasi sempre proiezione a
ritroso. A volte pensiero ossessivo. Lui e Lei sono stati cresciuti da un
cortile, lo stesso che li raccoglierà da adulti. Nel mezzo la separazione,
l’allontanamento che a chi osserva pare inaspettato, addirittura evitabile. Ma
così è, così è stato. Perché, perché in fondo è andata così? La risposta è
semplice: semplicemente succede.
18 ottobre, Armanda
Desidery 5et
Pianoforte: Armanda Desidery, Sassofono tenore: Emilio Silva
Bedmar, Basso: Lello Somma, Batteria: Domenico De Marco, Percussioni: Sandro
Ferrara
Concerto coinvolgente e ricco di energia.
Cinque personalità
diverse che si fondono insieme, creando un unico suono: tutto questo porterà l’
ascoltare in un vero e proprio viaggio musicale.
Composizioni originali di
Armanda Desidery, qualche standard sapientemente rielaborato, mood latino ma non
solo : un repertorio che spazia dall’ afrocuban, al funk, al jazz .
Grazie
alla musicalità delle composizioni ed al virtuosismo e sensibilità dei
musicisti, le emozioni nell’ ascoltatore non mancheranno.
Questo concerto è
un misto di “colori ” , suggestioni ed irresistibili grooves.
Sabato 26, ore 20, e Domenica 27 ore 19, "Il
ballerino e l'ideale" di e con Simone Faloppa
in collaborazione con Rita
Pelusio | Domenico Ferrari, scena Claudio Cremonesi, ambienti sonori Circolo
Alekseev
con il sostegno di Capotrave – Kilowatt tutto l’anno | Sansepolcro –
Armunia Festival Costa degli Etruschi | Castiglioncello (Centro di Residenza
della Toscana) | Campo Teatrale/Unproject
Venerdì 12 Dicembre 1969 l’Italia
del “boom” finisce con il botto.
L’odissea giudiziaria di 5 ragazzi anarchici
ritenuti, senza processo, colpevoli perfetti della strage di piazza Fontana.
La costruzione a tavolino, premeditata e farsesca, di un capro espiatorio
mediatico perfetto, Pietro Valpreda.
Una storia che, 55 anni dopo, con modi e
modalità differenti, continua a ripetersi.
Nella sezione PLUS – mostre,
installazioni, performing art: DIALOGHI DEMOCRATICI (performance / prosa) a cura
di Officinateatro
E per soddisfare ogni curiosità è aperta la sezione
RETROSCENA
Nel foyer del teatro la compagnia si fermerà per chiacchierare con
il pubblico dopo la visione dello spettacolo.
Un’occasione informale per
conoscere da vicino gli attori che hanno reso vivo il palcoscenico di Officina,
conversando con loro tra un bicchiere di vino e una tazza di caffè.
16 e 17
novembre, Compagnia Officinateatro presenta "La lista - le cose per le
quali vale la pena vivere"
Ideazione Michele Pagano e Andrea Di Miele. Regia
Michele Pagano, con Andrea Di Miele. Produzione Officinateatro
La lista è una
commedia sulla depressione, un controsenso che sintetizza perfettamente
l’essenza di questo spettacolo che ripercorre la vita del protagonista
attraverso i rocamboleschi tentativi di suicidio della madre.
Dopo una lunga
attesa all’uscita di scuola, il protagonista, che al tempo frequentava la scuola
elementare, si ritrova in macchina con il padre. Un viaggio segnato da un lungo
silenzio che termina all’ospedale, dove la madre è ricoverata dopo il suo primo
tentativo di suicidio.
Da questo momento, il protagonista, deve trovare il
modo di reagire: una lista di tutte le cose per cui vale la pena vivere.
18 e 19 gennaio, Salvatore Nocera presenta "Tiger Dad"
Drammaturgia e Regia Rosario Palazzolo, con Salvatore Nocera
scene e costumi
Mela Dell’Erba, light designer Gabriele Gugliara, musiche originali e effetti
sonori Gianluca Misiti, aiuto regia Angelo Grasso
Produzione Ama Factory e
Cattivi Maestri Teatro | con il contributo del Centro Studi sul Teatro
napoletano, meridionale ed europeo e con il patrocinio del Festival del
TortoScena
Padre Tigre è un uomo timido e un po’ fuori rotta. Tonto, diremmo,
poiché mischia tratti lievemente ossessivi a una pacatezza fuori dal comune, un
po’ sorniona e un po’ angustiata. Inquieta, in effetti, nel complesso, è la sua
figura, poiché sintetizza in un solo individuo due aspetti dell’animo umano,
incarnati da due Ghiaccioicone pop, ovvero la trascendenza del santo di
Pietrelcina e l’irruenza dell’Uomo Tigre. Padre Tigre – o meglio Tiger dad, come
lo ha trasfigurato il popolo della rete – tenterà di combattere una battaglia
che forse perderà. La battaglia contro il qualunquismo dei social, contro
l’idiozia dell’intelligenza artificiale, contro il successo a scapito.
1 e 2 febbraio, Compagnia Officinateatro presenta "Ghiaccio"
Drammaturgia, ideazione, regia Michele Pagano
Con cast in via di definizione,
Costumi Pina Raucci, Produzione Officinateatro
Il ghiaccio, simbolo di
freddezza e impenetrabilità. Il ghiaccio che copre ogni cosa. Il ghiaccio dove
sono sepolti ricordi e rimpianti. Il ghiaccio però è anche un viaggio attraverso
il quale la protagonista racconta la sua storia.
22 e 23 febbraio,
Piccola compagnia Dammacco presenta "La morte ovvero il pranzo della domenica"
ideazione, drammaturgia, regia Mariano Dammacco, con Serena Balivo
produzione
Compagnia Diaghilev, con il sostegno di Spazio Franco, Casa della Cultura Italo
Calvino
Ogni domenica una donna va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni
che, sebbene siano in buona salute, sono consapevoli che presto dovranno
affrontare la morte, e non parlano d’altro. Tra racconti minimali e visioni
grottesche, si esalta la bellezza della vita.
Balivo e Dammacco sono
rispettivamente i vincitori del Premio Ubu 2017 come miglior attrice under 35 e
del Premio Ubu 2021 come miglior testo per Spezzato è il cuore della bellezza.
8 e 9 marzo, Compagnia Officinateatro presenta "Leciti istannti
di benevolenza"
Ideazione, drammaturgia e regia Michele Pagano. Con Giuseppe
Marino, Antonio Avenia, Simona Campanile, Gabriele De Carlo
Costumi
Pina Raucci. Produzione Officinateatro
Un padre che convoca i suoi due figli
per dare loro una notizia importante. Una cena durante la quale l’uomo si
diverte a tenerli con il fiato sospeso: racconta storielle ed aneddoti strani
senza centrare mai il punto della vicenda. E’ un continuo susseguirsi di momenti
esilaranti e grotteschi mescolati ad istanti di riflessione. Poi arriva il
fantomatico punto di svolta: una scoperta rompe la quiete della serata e i due
fratelli iniziano un confronto in cui è in gioco non solo il destino
dell’eredità familiare ma anche l’amore per il proprio padre.
29 e 30
marzo, "Diario del dolore"
Ideazione, drammaturgia, regia Francesco
Alberici. Con Astrid Casali e Francesco Alberici
Produzione Scarti Centro di
Produzione Teatrale d’innovazione | Teatro Piemonte Europa | Festival delle
Colline torinesi in collaborazione con Murmuris | Olinda | Lab 121
Si può
raccontare il proprio dolore senza il sospetto di star tradendo sé stessi e la
propria intimità? Un regista chiede alla sua attrice di lavorare a una messa in
scena che affronti il tema del dolore, a partire da Diario di un dolore di C.S.
Lewis. Come si rappresenta il dolore e quali sono i limiti nella possibilità di
raccontarlo? La propria biografia può diventare l’oggetto della messa in scena
senza il rischio che venga usata a fini spettacolari? E come si fa a ripetere,
sera dopo sera, la messa in scena di un dramma, non di finzione, ma reale?
Staccandosi sempre più dal libro di Lewis, e dall’idea di metterlo in scena,
emergono le domande che divengono il centro di un altro, inaspettato,
spettacolo. Mentre il mondo ci invita a catturare e narrare momenti di felicità,
scopriamo che abbiamo più che mai voglia di parlare di dolore.
Francesco
Alberici vincitore PREMIO UBU 2021 miglior attore under 35
5 e 6
aprile, Michele di Giacomo e Tamara Balducci presentano "Dodici stanze
per Elsa Morante" Di Tatjana Motta
Regia Michele Di Giacomo. Con Michele Di
Giacomo, Tamara Balducci e cast in via di definizione.
Progetto sonoro
Federica Furlani, Progetto Video Vladimir Bertozzi, Illustrazione Marco
Smacchia, Produzione Alchemico tre In collaborazione con Le Città Visibili,
Ravenna Teatro, Unione Reno Galliera Teatro La Casa del Popolo
Un’attrice
Tamara Balducci e un attore Michele Di Giacomo, partono dallo studio di Via
dell’oca 27. Osservano i suoi mobili, le sue foto, leggono frammenti dei suoi
romanzi e poi decidono di spostarsi tra gli indirizzi che la Morante ha abitato
nella prima parte della sua vita. Cadono nella rappresentazione. Si spostano tra
dodici stanze, camere in affitto, squallide pensioni, letti in condivisione,
rivedendo gli episodi della sua vita. Con Elsa c’è sempre Antonio, che la sprona
a scrivere, a cui lei confida i suoi incubi e che diventa anche lui stesso un
incubo. Ma chi è Antonio? E’ reale o immaginario?
Sono le parole di un diario
che ha scritto nel ’38? O è la sua vocazione? Un racconto scenico che procede a
frammenti, usando video live e paesaggi sonori e che gioca sul filo sottile che
divide cioè che è reale da ciò che non lo è, nel tentativo di dare una
trasposizione visiva all’immaginario della Morante, a quel travaglio
immaginifico che l’ha portata a diventare Elsa Morante.
12 e 13
aprile, Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich presentano "Arturo"
Di
e con Laura Nardinocchi – Niccolò Matcovich. Scena Fiammetta Mandich. Suono
Dario Costa. Illustrazioni Margherita Nardinocchi
Produzione Florian
Metateatro con il contributo di Associazione Scenario | Teatro Due Mondi | ACS |
Centro di Residenza della Toscana | Residenza produttiva Carrozzerie n.o.t.
Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. Arturo è la
forma della memoria di Laura e Niccolò, in cui i racconti, i giochi, le date,
gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici,
di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come
testimoni ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un
proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi
di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno la figura del padre
Vincitore Premio Scenario Infanzia 2020. Finalista Premio In-Box 2021. Vincitore
premio della Critica FringeMI 2022. Vincitore Direction Under30 2022. Vincitore
Bando Life is Live 2023
26 e 27 aprile, "Esterno famiglia"
Ideazione e regia Michele Pagano. Con Antonio Avenia, Patrizia Bertè, Maria
Macri, Andrea Cicia, Sara Brancato, Rosa Lombardi
Produzione Compagnia
N.A.P.S. di Officinateatro
«Esterno famiglia» racconta la storia di una
famiglia come tante. Una madre, un padre e quattro figli. Partenze e arrivi,
diatribe e riappacificazioni. Insomma, un ritratto di famiglia in tutta la sua
realtà – a volte cruenta. Ma soprattutto racconta dell’amore in tutte le sue
forme: a volte confortante e di supporto, altre volte soffocante e distruttivo.
Ma pur sempre amore.
dal 9 all'11 maggio, Compagnia Naps in
"La logica del koala"
Drammaturgia, ideazione e regia di Michele Pagano. Con
gli attori della compagnia Naps. Produzione Officinateatro
Si dice che il
koala sia un animale stupido e lento. Così si dice anche di alcune persone. Sarà
vero? E se anche fosse? Qualcuno potrebbe scoprire che è soltanto questione di
punti di vista.
SEZIONE PLUS
Gli artisti che esporranno:
Nicola
Commito | Luigi Spina | Carmela Gilda Tomei | Daniele Gentile |
Carmen
Perrella | Andrea Sparaco | Antonella Romano | Umberto Conforto
| Antimo
Matano | Cinzia Toscano | Raffaele Santillo
Officina Teatro, Viale degli antichi platani 10, San Leucio
(CE)
info@officinateatro.com
info e prenotazioni: 0823 – 363066 | 3491014251 (Anche tramite Whatsapp)