Henna Teatro: stagione 2024/25 "Hennatastoria"
Caserta - dal 5 ottobre 2024
Comunicato stampa
Sabato 5, ore 20, e Domenica 6
Ottobre, ore 18, Death Parade: L’ammore fa bbene
(Spettacolo fuori
abbonamento) Richiesto dallo stesso pubblico che lo ha già visto la scorsa
stagione
Uno spettacolo itinerante la cui struttura è basata sulla falsariga
di una processione composta da sei anime di cui non si conosce l'identità,
sembrano rinchiuse in un limbo all'interno del quale si ritrovano a rivivere
l'attimo esatto in cui la loro esistenza (carnale e morale) sembra essersi
consumata.
Le cinque stazioni della nostra "Via Crucis" marcano la
contrapposizione forte tra la sacralità della morte e la perversione della vita.
La lingua napoletana di Annibale Ruccello e Fabio Di Gesto accompagna i fedeli
all'interno di tutto lo spazio di "Henna - Teatro e arte" e lo attraversa
incontrando i vari personaggi, gli ultimi, i dimenticati, che mostrano uno
scorcio delle loro vite
Testi: Annibale Ruccello e Fabio Di Gesto
Adattamento e regia: Daria D'Amore, Chiara Di Bernardo
Con: Daria D'Amore,
Chiara Di Bernardo, Giovanna Landolfi, Luigi Palmisano, Federica Pirone, Marco
Serra
Produzione: Henna teatro
27 ottobre, Beat Teatro presenta "La
vacca"
Estate torrida in un’imprecisata periferia napoletana. Una terra
apatica e schifa, annientata da una volontà di potenza e sviluppo industriale
che non conosce legami né bisogni.
Qui due fratelli giovanissimi, Donata e
Mimmo, vivono schiacciati dall’indifferenza su un eterno grigiore, i corpi
sembrano spenti.
Eppure qualcosa accade. Donata rompe il quadro grigio della
propria adolescenza semplicemente guardandosi. L’inadeguatezza delle sue forme
piccole, di quel seno mai sbocciato e tanto voluto, pongono al centro della
scena qualcosa che prima era assente: il desiderio. Una favola neorealista.
Una storia d’amore e di animali i cui corpi, stando al mondo, sono pronti al
saccheggio.
Di Elvira Buonocore - Regia Gennaro Maresca - Con Vito Amato,
Anna De Stefano, Gennaro Maresca -
Aiuto regia Roberta De Pasquale - Disegno
luci Alessandro Messina - Tecnico audio/luci Mario
Ascione - Costumi Rachele
Nuzzo - Produzione B.E.A.T. teatro - In collaborazione con Nuovo Teatro Sanità
Vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti XIII Edizione. (Premio
giuria tecnica e popolare)
9 e 10 Novembre, Antonio Stoccuto
in "Io Sono una Farfalla"
Il progetto prende forma con la regia di Antonio
Grimaldi e la direzione artistica a cura della Scuola Elementare del teatro
diretta da Davide Iodice.
Il lavoro nasce dai racconti, diari ed emozioni di
una ragazza transessuale: Eva.
Drammaturgia di Antonio Stoccuto - Regia di
Antonio Grimaldi - Con Antonio Stoccuto e Antonio Grimaldi - Elaborazioni sonore
a cura di Dj Tony Macrì - Direzione artistica e organizzativa a cura di Scuola
elementare del teatro conservatorio popolare delle arti della scena diretto da
Davide Iodice.
17 Novembre, ilNaufragarMèDolce presenta "Tre
civette sul comò"
Spettacolo Vincitore del Bando Hennaresata
Uno studio
sul linguaggio del corpo e ciò che sottende. La comunicazione fatta di luoghi
comuni e formule linguistiche. Non ultimo, quello che è alla base del saper
comunicare: la capacità di ascolto. Si passa dall' uso dei nuovi mezzi di
comunicazione (sms, WhatsApp,
Skype, Facebook...) al linguaggio dei colloqui
di lavoro - dove ogni parola ha un peso e una misura - alle mezze parole
ascoltate sui mezzi pubblici, ai modi di dire e ai luoghi comuni, al linguaggio
non verbale fino ad arrivare al grammelot. Le nostre attrici – in diversi
momenti “accivettate” civettano da un mondo all'altro come volassero da un comò
all'altro, senza mai dire veramente.
In scena si citano mondi teatrali che
vanno dal Trio Marchesini-Solenghi-Lopez a Franca Valeri, da Totò e Peppino a
Dario Fo, da Valter Chiari a Troisi.
Tutti maestri con grande capacità di
ascolto.
Drammaturgia e interpretazione - Chiara Casarico, Antonella Civale e
Tiziana Scrocca
Regia - Emilia Martinelli
1 Dicembre,
Piccola Città Teatro presenta "Spiriticchio, I fiori di Moro"
“Spiriticchio –
Il fioraio di Moro” è un soliloquio. A parlare è Antonio Spiriticchio, il
fioraio distanza a via Fani che il giorno del sequestro di Aldo Moro non si
trovò sul luogo di lavoro perché i terroristi la notte precedente avevano
provveduto a forare le ruote del suo furgoncino, da cui ogni giorno vendeva i
fiori, per impedirgli di essere presente nel luogo del rapimento, sbarazzandosi
così di uno scomodo testimone.
Spiriticchio è quindi il simbolo di chi doveva
esserci, e non c’è stato, a osservare da vicino uno degli episodi cruciali e più
controversi della recente storia d’Italia; come ogni abitante, come tutto il
paese. E così quel dover esserci e non esserci stato diventa la metafora di una
verità sepolta, di una realtà che sfuggì e sfugge ancora a chi aveva il diritto
di sapere.
Di Chianelli e Conforti - Con Ettore Nigro - Musiche dal vivo
Francesco Capriello - Scene Giancarlo Minniti - Aiuto regia Giovanni Sbarra -
Regia Mario Autore
7 Dicembre, Evento a sorpresa: Danio
Manfredini
L’incontro con una delle voci più intense del teatro
contemporaneo, espressione di una rigorosa ricerca teatrale, fuori da ogni
percorso codificato, apparentemente anarchica, ma basata su una ferrea
disciplina etica ed espressiva. Autore e interprete di capolavori
assoluti;
uno dei rari maestri in cui diverse generazioni di teatro si possono
riconoscere.
Premio Ubu nel 1989 con Miracolo della rosa
Premio Ubu nel
1999 con Al presente (miglior attore)
Premio Ubu nel 2004 per "Cinema Cielo"
(miglior regia)
Premio Ubu nel 2013, sezione Premi speciali, "per l'insieme
dell'opera artistica e pedagogica, condotta con poetica ostinazione e col
coraggio della fragilità, senza scindere il piano espressivo dalla trasmissione
dell'arte dell'attore.”
Premio Ubu 2023 alla Carriera (Spettacolo
Fuori abbonamento)
14 e 15 Dicembre, Feir – Teatro e
Cinema presenta "Natale ‘43"
Sei sfollati, trascorsi tre mesi dalla
liberazione della città di Napoli, trovano rifugio presso unachiesa abbandonata
infestata dagli spiriti. Il giorno della Vigilia di Natale del 1943
iprotagonisti decidono di compiere un rito e liberare il loro nuovo alloggio da
queste “presenze”.
Ma alla fine della guerra, quali sono i reali spettri da
combattere?
Con esattezza storica, si prova a raccontare una realtà ormai
lontana da Napoli ma che si ripete uguale dovunque le vite vengano frustate da
un conflitto.
L’opera si sviluppa negli ultimi mesi del 1943, un anno
spietato per la città di Napoli e per i suoi abitanti. I bombardamenti alleati e
poi l’occupazione tedesca hanno lasciato un segno duro ma la rabbia e l’orgoglio
sono esplosi durante le Quattro Giornate, uno degli esempi più forti di
resistenza al Nazismo in Europa. Sei sfollati si sono ritrovati in un rifugio
immenso, una chiesa abbandonata. Come mai sono solo in sei in un posto così
grande? Lo scopriranno a loro spese e, come se non bastasse, l’arrivo di un
ospite inatteso sarà la scintilla che darà il via ad un rito personale. Un
esorcismo da compiere ognuno su sé stesso, tentando di chiudere la pagina
dolorosa che ha appena vissuto.
5 Gennaio, Koros Teatro
presenta "Cabaret Suite2
La dimensione surreale di questo spettacolo di
cabaret accompagnerà le utlime portate delle festività natalizie.
Una rivista
artistica, un vortice di musica, canzoni, monologhi irriverenti ti condurrà in
un mondo stravagante e incantevole, dove l’assurdo e il genio si intrecciano.
Tra sketch esilaranti, melodie dissacranti e performance surreali, il nostro
Cabaret Suite non solo stravolge le tradizioni, ma le reinventa in chiave
moderna e imprevedibile.
Con Giuliano Casaburi, Arianna Cristillo, Chiara Di
Bernardo, Danilo Blaquier e guest a sorpresa
18 e 19 Gennaio,
Henna - Teatro presenta "Assunta Spina"
Assunta, una ragazza della Napoli di
inizo ‘900, il cui fascino attira le attenzioni di diversi uomini, si invaghisce
di Michele Boccadifuoco, beccaio, il quale le regala una stireria per farla
trasferire al centro di Napoli. Durante la loro relazione Michele, per gelosia e
possessività, la sfregia e viene condannato a due anni di galera, da scontare
nel carcere di Avellino. Per Assunta sarà quindi difficile rivederlo durante il
periodo di reclusione, ma in suo aiuto interviene Federico Funelli, il
cancelliere, che può fare in modo che Michele sconti la sua pena a Napoli.
Assunta capisce, però, che in cambio Funelli vuole il suo corpo: tuttavia, pur
di poter vedere due volte al mese Michele, accetta di concedersi a lui.
Michele sarà scarcerato in anticipo. Assunta, vedendolo di sorpresa, decide di
confessare la sua relazione con Funelli. Nonostante la sua disperazione all'idea
di dover tornare in carcere per colpa di Assunta, Michele si arrende al suo
orgoglio e, preso un coltello, esce in strada ed uccide Federico Funelli.
All'arrivo delle guardie, però, Assunta decide di prendersi la colpa di tutto.
Drammaturgia e regia Chiara Di Bernardo. Con Alessandro Balletta, Daria D’Amore
e Francesco Rivieccio
1 e 2 Febbraio, Teatro Insania
presenta "Gemito - l’arte d’ ‘o pazzo"
Abbandonato alla nascita, alla ruota
degli esposti, Vincenzo Gemito è uno degli artisti da collocare tra i pilastri
dell'800 napoletano.
Una vita tormentata e ossessionata dalla continua
ricerca della perfezione e dal maniacale tentativo di lavorare non per la
conquista del successo ma per la conquista della verità. Ossessione che lo hanno
spinto addirittura alla reclusione in manicomio, avvenuta tra il 1886 e il 1888,
e alla conseguente, una volta uscito, clausura domestica volontaria durata oltre
venti anni.
La volontà è quella di poter narrare e investigare tale crisi,
che può affliggere qualsiasi lavoratore, in qualsiasi ambito. Cosa porta alla
rovina, cosa ci spinge al blocco emotivo, psichico e professionale? Fare arte,
oggi è un lavoro? Quanto il lavoro dell’artista influisce sulle scelte personali
e familiari. Quanto spesso non riusciamo più a ritrovare noi stessi, a dare un
senso concreto all’arte, alla professione, al proprio lavoro?
Testo e regia
Antimo Casertano. Con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro
Giordano Zangaro.
8 e 9 Febbraio, Improvvisamente… S
Di e
Con Vittorio Passaro, Francesco Rivieccio, Francesco Romano
15 e 16
Febbraio, Sergio Del Prete in "Sconosciuto. In attesa di rinascita"
Al centro della scena un uomo in dialogo col fratello mai nato. Da una banale
discussione tra igenitori, l’uomo senza nome viene a sapere che, prima che lui
nascesse, la madre ha subito un aborto. Da questa rivelazione scocca una
scintilla che gli cambia la vita: «Io potevo non esistere, potevo non nascere».
Un flusso vulcanico, un’invettiva nei confronti di un fratello mai nato, che non
nascendo, lo costringe a esistere, facendogli vivere una vita all’insegna
dell’incomunicabilità familiare, una vita borderline, in una periferia
dimenticata da Dio e dagli uomini.
Tra le braccia di Marta, una
massaggiatrice, ritrova sprazzi di felicità emotiva, non avvertendo alcun
giudizio, ma sentendo la vicinanza di un’anima abbandonata come lui. Marta è la
chiave di volta, è lo sprono alla bellezza. Nonostante tutto. Marta lo accoglie
nella sua intimità.
“Bisognerebbe avere il coraggio dei ragazzi che si
lanciano dagli scogli per tuffarsi ed essere accolti”.
Di e Con Sergio Del
Prete – Elaborazioni sonore e musche dal vivo Francesco Santagata – Scene e
disegno luci Carmine De Mizio – Costumi Rosario Martone – Aiuto regia Raffaele
Ausiello – Foto di scena Pepe Russo – Comunicazione Rosa Lo Monte – Ufficio
stampa Milena Cozzolino - con il sostegno di L’Asilo – ex asilo Filangieri
1 e 2 Marzo, Itaca – Colonia Creativa presenta "Andy e Norman"
La commedia è ambientata a San Francisco negli anni sessanta ed è incentrata sul
rapporto fra tre personaggi Andy, Norman e Sophie, alla cui vicenda personale si
collegano anche considerazioni e vicende di tipo politico.
Andy e Norman, due
amici, colleghi e coinquilini. I due scrivono per giornali di cronaca e film
pornografici. Andy si occupa della parte contabile, mentre Norman è lo
scrittore. Per di più, i due devono assolutamente finire la loro commedia
(progetto che portano avanti da tantissimo tempo), per poterla vedere e pagare
il loro finanziatore (manca giusto il finale). Ma non c'è verso che Norman
finisca di scrivere la commedia, poiché ha un'infatuazione per la nuova vicina
di casa: Sophie. E pensa a corteggiarla, anziché lavorare (il più grande
problema di Norman sono le donne). Andy, invece, è costretto ad uscire con la
padrona di casa pur di non pagare l'affitto. Ma ben presto, l'infatuazione di
Norman, nei confronti di Sophie, si trasforma in una vera e propria ossessione,
arrivando anche a seguirla e molestarla.
Regia Simone Somma – Con Leonardo Di
Costanzo, Roberta Lista e Simone Somma
15 e 16 Marzo,
Compagnia Vulìe presenta "Le regole del giuoco del tennis"
Una partita a
tennis, precisamente un doppio, diventa metafora per raccontare le dinamiche del
rapporto d’amicizia tra Matteo e Guido. I due ragazzi sono molto diversi tra
loro: uno spavaldo e sicuro di sé, l’altro timido e insicuro. Prendendo spunto
dalle regole da manuale del tennis i due si raccontano. La partita assume,
allora, un altro significato, un’altra prospettiva che è quella di uno scambio
serrato di battute volte a mettere alla prova l’altro, a conoscerlo sempre più a
fondo, per poi, alla fine, rivelarsi e ridefinire i contorni e le regole di
un’amicizia che forse è qualcosa di più. La partita diventa un modo ironico per
raccontare tutti i luoghi comuni sull’omosessualità.
Prima grande regola?
Complicità e intesa sono alla base del gioco di squadra. L’intento è quello di
trovare con gli attori la leggerezza del gioco e la disciplina delle regole. Il
ritmo del palleggio e i silenzi dei time break. Il nostro lavoro è quello di
spiegare quali sono le regole per poter giocare apertamente con il pubblico la
nostra “partita”.
Di Mario Gelardi – Con Gaetano Migliaccio e Enrico Pacini –
Regia Michele Brasilio – Tecnica Marina Cioppa, Stefania Remino
29 e
30 Marzo, Resistenza Teatro presenta "Juorne"
La vicenda in un
flusso di parole porta l’attenzione su una Donna, una Madre, sola a battagliare
in una Guerra giornaliera con un peso specifico: crescere un bambino disabile.
A questa guerra sarà contrapposta la Pace ovvero l’amore per il figlio, un amore
smisurato, che però, porterà conseguenze irreparabili.
Juorne è una storia di
rapporti che si creano, si formano, si rompono, si contorcono, si sgretolano.
Vivremo gli anni d’amore e d’odio di questi Rapporti Madre/Figlio, Madre/Padre,
Madre/Istituzioni .
Scritto e diretto da Diego Sommaripa - Con Chiara
Vitiello. Audio/luci Tommaso Vitiello - Grafica Daniela Molisso
5 e 6
Aprile, Archè Teatro e Cercamond presentano "Tutto Shakespeare minuto
per minuto"
Cinque attori sono in scena con un'unica, bislacca missione:
rappresentare tutto il repertorio di William Shakespeare in meno di un'ora e
mezza.
Unico ostacolo a questa impresa, loro stessi: i loro egocentrismi,
l'approccio diverso al teatro per ciascuno di loro, l'ignoranza e la presunzione
mineranno, minuto dopo minuto, la riuscita di questo esperimento. O no?
Tra
citazioni semi-colte, gag improbabili e dialoghi surreali, la compagnia di
scalmanati attori darà vita ad un vero e proprio gioco con il pubblico in quello
che è, a tutti gli effetti, un atto di amore verso William Shakespeare.
Drammaturgia e regia Andrea Cioffi. Con Mario Cangiano, Andrea Cioffi, Sara
Guardascione, Davide Mazzella, Simone Mazzella
Spettacolo Fuori abbonamento
13 Aprile, Teatro In
Fabula presenta "All’Apparir del vero. Dialogo di Giacomo Leopardi e della
Morte"
Torre del Greco, 14 giugno 1837. Casa di Giacomo Leopardi. Il poeta è
intento a comporre “La ginestra”, forse ultima opera, quando un misterioso
individuo, mascherato e vestito di nero, lo interrompe. Chi è? Un buffone o
davvero la Morte, come dice? Convinto dalle sue prove schiaccianti, Leopardi
esulta, contento di spirare... La delusione, però, è dietro l’angolo: la Morte
non è qui per portarlo via, ma perché ha bisogno della penna del grande
scrittore per indirizzare una lettera all’umanità...
Con Melissa Di Genova e
Antonio Piccolo. Testo e regia di Antonio Piccolo. Disegno luci Giuseppe Cerrone
Aiuto regia Giuseppe Cerrone, Marco Di Prima. Addetta stampa Gabriella Galbiati
Foto di scena Gennaro Manzo | Federico Cappabianca, Flavio Ricci | Antonio
Buonanno
3 e 4 Maggio, Virus Teatrali presenta "Amleto (o il
Gioco del Suo Teatro)"
La performance nasce dalla rivisitazione e riscrittura
drammaturgica dell’Amleto di Shakespeare, a cui è liberamente ispirato,
trasformandosi in un progetto artistico che consente ai tre personaggi di
interpretare tutti i ruoli previsti nel copione del Bardo. La sperimentazione
scenica rende il progetto artistico molto vicino alla sensibilità contemporanea.
In epoca elisabettiana era vietato alle donne l’andare in scena, ma sulla scia
di fior di esempi, Virus Teatrali propone una compagnia a predominanza femminile
per ribaltare e shakerare il gioco scenico plurisecolare che questo testo
rappresenta per tutti i teatranti da più di quattro secoli a questa parte.
‘Amleto (o Il Gioco del suo Teatro)’ prova a percorrere il sentiero di un Amleto
del cui suo dramma sarà lui stesso drammaturgo, regista e interprete.
Un
progetto di, adattamento regia Giovanni Meola - Drammaturgia collettiva - Con
Solene Bresciani, Vincenzo Coppola, Sara Missaglia
17 e 18 Maggio,
Henna - Teatro presenta "Casa Di Bambola"
Lo spettacolo si ispira al testo di
Henrik Ibsen e racconta la storia di Nora, moglie di Torvald Helmer, un uomo
autoritario e rigido. Nora vive in apparenza come moglie felice e sottomessa, ma
ha un segreto: anni prima ha falsificato la firma del padre per ottenere un
prestito e salvare la vita al marito. Quando questo segreto rischia di essere
scoperto da Krogstad, l’uomo a cui deve i soldi, Nora si rende conto della sua
dipendenza e oppressione.
Nel finale, lotta con la decisione di lasciare
marito e figli per cercare la propria indipendenza e libertà, rompendo le
convenzioni sociali dell’epoca.
Adattamento e regia Daria D’Amore
Con
Alessandro Balletta, Chiara Di Bernardo e Chiara Vitiello
Henna Teatro, Via G. Amendola 16, S. Maria C. V.