Boomer

Alfonso Grassi

Uscita di sicurezza

Michele Cupito

Domenico Palmiero

Ernesto Cunto

Ciro Ceruti

Vincenzo De Lucia

Francesco Paolantoni

Sergio Assisi

Arteteca

Gigi e Ross

Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza

Elisabetta D’Acunzo

Giovanni Allocca e Enzo Varone

Ernesto Lama

Luca Saccoia

Antonio Milo, Adriano Falivene

Napolitudine

Vico Sirene

Elisabetta D'Acunzo

  

Teatro Don Bosco: Cartellone 2024-25

Caserta - dal 13 Ottobre 2024

Comunicato stampa

 

 

Serata di apertura:
14 Settembre, ore 20, Celtic Music Concerto con Maria Massa e Celtic Ensemble
Sul palco sarà accompagnata da Marilena Striano al pianoforte, Adriana Cioffi all’arpa, Cristina Carrillo al violino, Giacomo Massa alle percussioni ed Alfonso Camarota al contrabasso. Un ensemble di strumentisti di assoluto rispetto che eseguirà le sue musiche attraverso arrangiamenti sinfonici grazie ai quali lo show diverrò una vera e propria opera senza tempo, un lavoro dalle sonorità ed atmosfere che sapranno trasportare l'ascoltatore in un vero e proprio percorso emotivo interiore

Stagione Teatrale Silver 2024/2025, inizio spettacoli ore 20

13 Ottobre, Alfonso Grassi in “Uscita di emergenza” (rinviato a data da destinarsi)
Uscita di sicurezza è stata scritta nel 1978 da Manlio Santanelli, questa opera trae spunto da una condizione di vita vissuta dallo stesso autore nei suoi anni a Pozzuoli.
L’adattamento straordinario di Manlio Santanelli, la regia di Gianni Di Nardo e le interpretazioni coinvolgenti di Paolo Capozzo e Alfonso Grassi promettono uno spettacolo che mescola comicità e dramma in modo magistrale, offrendo un’esperienza teatrale che lascerà senza fiato.
Lo spettacolo
"Cirillo e Pacebbene, interpretati da Paolo Capozzo e Alfonso Grassi, si sono rifugiati in un appartamento che il bradisismo dei Campi Flegrei ha reso pericolante. Messi a dura prova da un’esistenza che ha lasciato loro soltanto l’amaro sapore della memoria, i due vivono in uno stato di precarietà crescente che ad ogni sussulto del terreno allarga le crepe dei muri e della loro esistenza rimescolata continuamente da brandelli di ricordi. Minacce, sospetti reciproci, equivoci e travestimenti sono ormai il loro gioco quotidiano, un gioco ricorrente e ripetitivo che riempie il vuoto di una vita imprigionata in un appartamento-tana-rifugio dal quale non riescono o non vogliono scappare. Parole ossessivamente ripetitive li avvolgono in una spirale comica e drammatica che li riporta ogni volta al punto di partenza
9 Novembre, Veturia Zanframundo in “È felice sua eccellenza”
7 Dicembre, Valeria D’Amore in “Non si accettano provocazioni”
16 Febbraio 2025, Actory Art presenta “Alta turbolenza”
9 Marzo, Michele Cupito in “Sole all’improvviso”
27 Aprile, ‘A Cumpagnia ‘E Zazzà in “Miseria e nobiltà”
3 Maggio, Compagnia Teatrale Ernesto Cunto in “‘A guerra è guerra”
18 Maggio, Domenico Palmiero in “The amen”

Fuori abbonamento

31 maggio, Juri Monaco in "Assolo per solista solitario. One man show"

Stagione Teatrale Gold 2024/2025, inizio spettacoli ore 20 1° agosto,

5 Ottobre, Paolo Caiazzo in "Boomer - un papa' sul sofa'"
Scritta e diretta dallo stesso Caiazzo accompagnato in palcoscenico da Nicola Pavese e Daniele Ciniglio
La storia si snoda sulle vicende di un giovane, Daniele, che chiede alla sua famiglia di provincia di trasferirsi a Napoli per frequentare e concentrarsi sugli studi universitari. Papà Paolo, avvocato sfigato - si legge nelle note dell'autore - non batte ciglio e per vedere il figlio realizzato lo iscrive a giurisprudenza e gli prende in fitto un bilocale nel cuore del centro storico. Attratto e distratto dalla movida il ragazzo si arretra con gli esami e con la paghetta fornita dai genitori. Decide così di subaffittare un letto a Nicola, coetaneo che vive di piccoli lavoretti e che ha lasciato da tempo casa per allontanarsi dai continui litigi dei suoi. La loro convivenza è scandita da continui battibecchi causati dalle loro differenze: Daniele pignolo ed attento alla pulizia della casa e l’altro disordinato incallito. Nonostante tutto, però, la loro convivenza sembra raggiungere un discreto equilibrio e la complicità della loro età li aiuta a superare le divergenze fino a quando Paolo viene messo alla porta dalla moglie e chiede ospitalità al figlio… in casa sua. Non ci sono letti ma si arrangerà sul sofà! Tuttavia, quella che doveva essere una sola notte di emergenza diventa una convivenza a tre a tutti gli effetti generando scontri ed incontri generazionali. Il boomer, dopo un primo momento di sconforto, decide di reagire e chiede ai ragazzi di aiutarlo a recuperare, almeno in parte, il tempo perduto. I due giovani, pur di liberarsi del vecchio, le proveranno tutte per aiutarlo a trovare una nuova compagna: da escort a siti d’incontro ma alla fine Paolo mostra un certo interesse per la madre di Nicola che sporadicamente frequenta la casa. C’è a portata di mano l’opportunità di creare una nuova famiglia
19 Ottobre,
Ciro Ceruti, in “Shit Life”
in scena con Giovanni Allocca e Paco De Rosa.
La vita di un attore dietro al sipario, analizzando le sofferenze, le delusioni e le mortificazioni di tale figura. Ceruti, con questa commedia racconta tale situazione senza veli, portando lo spettatore a riflettere su temi di importanza universali.
2 novembre, Ernesto Lama in "Assolo per duo"
30 Novembre, Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza in “Statue Unite”
15 Dicembre,
Sergio Assisi in “Mi dimetto da uomo”
22 dicembre,
Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra in  “Mettici la mano”
11 gennaio, Vincenzo De Lucia in “La signora della tv”
24 gennaio, Francesco Procopio e Giancarlo Ratti in “Grisu’ Giuseppe e Maria” di Gianni Clementi
con Loredana Piedimonte e Giosiano Felago, Carmen Landolfi
scene Alessandro Chiti, costumi Melissa De Vincenzo
regia Pierluigi Iorio
Siamo negli anni Cinquanta, la guerra ha lasciato paura e miseria, ma è forte il desiderio di ricominciare a vivere. Il “boom economico” fa da contraltare all’analfabetismo e al fenomeno dell’emigrazione, ancora considerevolmente presente; la trasformazione strutturale dell’Italia corre molto più veloce del suo sviluppo culturale e sociale.
L’azione si svolge a Pozzuoli, provincia italiana pregna di quella cultura popolare tipica del mondo contadino, fatta di “scarpe doppie e cervello fino” e ruota attorno a Don Ciro, il parroco del paese che, tra confessioni sacramentate e non, è testimone involontario di una complicata vicenda che vede coinvolte due sorelle (Rosa, sposata con Antonio, emigrato all’estero, e Filomena, zitella) e il farmacista del paese.
A fare da sfondo un tragico fatto di cronaca: il disastro di Marcinelle, la miniera belga nella quale, l’otto agosto del ’56, per un incendio, persero la vita 262 persone, tra cui 136 immigrati italiani.
1 febbraio, ore 20, Enzo Varone e Giovanni Allocca in "Che facciamo, piangiamo?" di Cino Ceruti e Ciro Villano
Con la partecipazione di Yuliya Mayarchuk e Stefani Sannino. Regia di Cino Ceruti
Scritto da Ciro Ceruti e Ciro Villano, lo spettacolo promette di far divertire il pubblico con situazioni surreali, esilaranti e dialoghi irresistibili. In scena un cast di grande talento: Giovanni Allocca, Enzo Varone e Yuljya Mayarchuk. Si tratta di tre grandissimi interpreti, attori versatili capaci di destreggiarsi con pari maestria sia in situazioni comiche che in ruoli di prosa.
La trama
I protagonisti di questa storia, Gianni ed Enzo, sono due attempati autori e registi cinematografici. Dopo anni di anticamere, delusioni e promesse mai mantenute, riescono a realizzare la loro prima opera dal titolo “Che facciamo, piangiamo?”
Scritto male, girato peggio e per di più un clone di “Non ci resta che piangere” dei grandi Benigni e Troisi il film sarà un clamoroso insuccesso. Fin qui il male minore se non fosse per il fatto che a finanziare l’opera sia stato un malavitoso poco interessato all’arte e più al riciclaggio di danaro. Per l’esiguo incasso il malavitoso Pedro non è riuscito nell’intento e , per questo, è su tutte le furie. Per farsi ripagare dai due morti fame, gli commissiona dei film porno a bassissimo costo per metterli sul mercato. Serve la protagonista femminile, però. Allora Gianni costringe Enzo ad accettare che il ruolo venga ricoperto dalla sua ex fidanzata. Enzo accetta con grande dolore visto ancora il grande amore che prova per lei. Ma l’ex di Enzo non è l’unica protagonista, nel cast verranno inseriti con
non pochi stratagemmi, sia il prete Secondo che la sorella di Enzo, Alice. Il film si realizza ed pronto per essere consegnato a Pedro e saldare il debito, ma a quanto pare qualcosa andrà storto
22 febbraio, Luca Saccoia in “Natale in Casa Cupiello”
Lo spettacolo nasce da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, per la regia di Lello Serao ed è prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno5 con il sostegno dalla Fondazione Eduardo De Filippo e del Teatro Augusteo. Sarà , però, una rappresentazione diversa dal solito. Cum figuris potremmo dire. L’ambientazione, infatti, è quella di un grande presepe in cui si muovono l’attore e sette pupazzi animati, realizzati dallo scenografo Tiziano Fario e manovrati dallo stesso Saccoia. Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore il protagonista s’immerge riemergendone, poi, come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni. Per farlo e rendere ripetibile il rito, si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del presepe.
8 marzo Arteteca in "Graffiti"
22 marzo, Gigi & Ross in “Vico Sirene”
La bravura dei due artisti in scena e la particolarità dello spettacolo proposto ne fanno uno degli appuntamenti più attesi in cartellone. Scritto e diretto da Fortunato Calvino, Vico Sirene rappresenta una delle più belle prove d’attore del duo. Gigi e Ross qui danno ancora una volta prova della loro bravura e della capacità di immergersi, stavolta, in personaggi e situazioni in cui non siamo abituati a vederli nel loro cammino artistico.
Vico Sirene” è un viaggio nelle profondità dell’anima, di una realtà che pulsa da secoli nelle vene di Napoli, città straordinaria madre, magnifica incantratrice e a volte perfida matrigna. Una città con una popolazione straordinariamente variegata e che riesce a convivere con lo straniero da sempre, fino a farlo diventare lentamente un napoletano d’adozione. ll mondo dei “femminièlli” con i loro riti(dalla figliata, al matrimonio dei femminièlli), resta e rimarrà una realtà storica radicata nel tessuto sociale di “Partenope”. Calvino ha cercato di portare in scena la “vita” di un vicolo molto particolare. E come un pittore con la sua tela, ha dato colore ai personaggi, alcuni di essi riscontrabili anche nella realtà come Nucchetella,
Scarola, Cocacola, Mina, Susy, La Pescivendola sono l’espressione di un mondo in parte ancora presente e che anima i vicoli di Napoli, con le loro storie di prostituzione e di amori andati, di un’esistenza difficile. La tombola filo rosso di tutto il testo, unisce sia le donne di Napoli che i “femminièlli” da Natale ad agosto; novanta numeri che estratti dal “Panàro” diventano occasione di divertimento e di scherno, di feroci battute che ogni sera come un antico rito si ripete in un basso, o in una casa di questa città.
Divertimento assicurato, ma anche sorrisi amari e momenti di riflessione per uno spettacolo che, di sicuro, non tradirà le attese.
29 Marzo, Elisabetta D’Acunzo in “Bice chiama Franca risponde Delia”
Bice Valori, attrice comica, televisiva e teatrale. Delia Scala attrice, showgirl e ballerina. Franca Valeri, attrice, scrittrice e regista. E poi Ave Ninchi, Sandra Mondaini, le sorelle Kessler. Tutti nomi legati alla stagione pioneristica della televisione da intrattenimento. E così questo recital rende omaggio a loro, a donne dotate di un’istintiva verve, di una personalità spumeggiante, di uno spiccato senso umoristico. Soubrette pret-a- porter, spontanee, dinamiche, semplici. Donne moderne, spiritose e sagaci negli show tv del sabato sera, consce che il senso del proprio valore era l’intelligenza e il sense of humour. Assisteremo, quindi, ad un vero e proprio omaggio alla televisione degli anni 60. Ci sarà spazio anche per omaggiare Mina, Patty Pravo ed il Quartetto Cetra.

Fuori abbonamento

19 maggio, Biagio Izzo in "Esseoesse"
Con Francesco Procopio

Altri spettacoli

20 e 21 ottobre, "La valigia sul letto" di E. Tartaglia
Regia di Domenico Palmiero

26 Dicembre, ore 20, "La notte degli oscar", le più belle colonne sonore di tutti i tempi
Concerto per pianoforte ed orchestra
Arrangiamento e direzione M. Ernesto Sparago con la partecipazione del Coro Polifonico Agora', direzione M. Maria Antonucci

25 gennaio, ore 21, "Un'emozione per sempre"-Band tributo a Eros Ramazzotti
26 gennaio
, ore 20, Musical "Va in scena Bob Fosse" (annullato)
Omaggio a uno dei più grandi artisti del musical. Vincitore senza precedenti di ben otto premi Aeards e Oscar, per coreografie e regia.
Ha fondato uno stile nuovo, tutto suo, influenzando tutta la danza musical e moderna, ancora oggi visibile in tutti gli spettacoli. Persona eclettica dalle mille sfumature a tratti geniale... le sue coreografie, i suoi spettacoli dovevano essere unici e innovativi e ad oggi è così.
Lo spettacolo ritrae le scene più salienti della vita e degli spettacoli del grande regista, autore e coreografo

8 Febbraio, ore 20:30, i Jazzimma in "A me me piace 'o Jazz"
Un omaggio a Pino Daniele, un viaggio nei sentimenti e nella grande musica dell’ indimenticato artista partenopeo. Questo è “A me me piace o …jazz” in scena al teatro Don Bosco il prossimo sabato 8 febbraio. Un evento unico che vede in scena i Jazzimma, band composta da sei bravissimi musicisti capaci di accompagnarci in un romantico, imperdibile ed emozionante viaggio attraverso i più grandi successi di quello che è stato uno dei più illustri rappresentanti della musica italiana
“A me me piace ‘o … jazz” è un’antologia dei sentimenti e delle melodie create da Pino Daniele, melodie, però, riproposte in chiave jazz e teatrale. Il risultato è davvero qualcosa di unico ed imperdibile.
Questi i protagonisti in scena: Dario De Benedictis: batteria, Giovanni Mancini: chitarre, Renato Palazzo: voce e chitarra, Antonio Colaruotolo: contrabbasso, Edoardo Ravaglia: pianoforte e tastiere, Emanuela Buondonno: tromba
Special guest della serata sarà Giuseppe D’Alise nel ruolo dell’impresario teatrale “Pasquale Cotogno”.
15 Febbraio, ore 20, Compagnia Citrea presenta "Mercoledì Addams in musical"
23 Febbraio, Sal Esposito e i Napolitudine nel travolgente “Napolitudine cher’e?”.
Il gruppo nasce proprio da un’idea di Sal Esposito e con il termine Napolitudine si vuole indicare una forma di piacevole malinconia per tutto quello che riguarda Napoli e le sue tradizioni. Tradizioni che vengono sapientemente valorizzate e diffuse attraverso il ricchissimo patrimonio musicale partenopeo e non solo. Punto di forza del concerto è sicuramente la condivisione con il pubblico di quanto accade sul palco, in termini di tempo e di energia. In questo modo si crea un feeling tra la band e gli spettatori, una chimica travolgente che porta il pubblico a vivere lo show da assoluto protagonista. Assisteremo ad un concentrato di tradizione e innovazione, di musica napoletana con un’impronta originale. I brani partenopei classici sono stati, infatti, rielaborati e riproposti con nuovi arrangiamenti e sonorità contemporanee dando vita a una formula originale e coinvolgente che costituisce il vero segreto del successo dello show

28 Febbraio 1 e 2 marzo, Domenico Palmiero in "Il figlio di Pulcinella" di De Filippo

6 marzo, ore 19, Goccia a Goccia a teatro.
Una serata speciale dove andranno ad incontrarsi due anime nobili ed intramontabili del nostro tempo: la radio ed il teatro.
Goccia Goccia è un format radiofonico in onda ogni giovedì in diretta sulle frequenze dei 95:mhz di Radio Primarete, ascoltabile anche on streaming su www.radioprimarete.it e sul canale 11 del digitale terrestre. Il programma è un vero e proprio contenitore culturale dove al suo interno si discute di arte, musica, cinema, teatro, associazionismo, libri, iniziative solidali e politica.
Ebbene il programma approda in teatro trasformando la sala salesiana in uno speciale studio radiofonico. La trasmissione, normalmente in onda dalle 19:00 alle 20:15, si svolgerà, invece, presso il Teatro Don Bosco con il pubblico presente in sala, in diretta radiofonica e video e con tempi leggermente più dilatati. Si tratta di un evento celebrativo, una puntata davvero speciale per festeggiare 36 anni di attività della nostra emittente radiofonica recentemente insignita del premio giornalistico nazionale Mimmo Castellano Interverranno personaggi del mondo della musica, del teatro, scrittori, artisti, associazioni, il signor Questore di Caserta Andra Grassi, oltre a diverse altre autorità invitate e presenti in sala. La serata non prevede un biglietto d’ingresso, ma una simbolica offerta da lasciare al botteghino. Il ricavato della serata verrà destinato all’ UNICEF e all’Airc.
Questi gli ospiti che si alterneranno sul palco: Pastellesse Sound Group, La Barca di Teseo, Gianni Allocca, Enzo Varone, Antonia Oliva, Massimo Santoro, Claudia Mazzitelli, Luigi Ferraiuolo, Vincenzo Girfatti presidente Informamentis Europa, Enrico Trapassi, i mini attori della Compagnia solidale Ridere Fa Bene al Cuore, Peppe Rienzo, le ballerine della Ecole d’Art ed Ballet, Francesco Marino, Francesca Sarrubbo.
Tutti insieme per festeggiare in teatro la bellezza della radio.
16 Marzo
, ore 20:30, Floyd Moon, tribute band dei Pink Floyd,
un viaggio emozionante attraverso le sonorità iconiche della band con lo spettacolo Floydian Rapsody, arricchito da un incredibile sound 3D. Un’occasione imperdibile per esplorare la profondità dei messaggi che i Pink Floyd hanno sempre cercato di trasmettere attraverso la loro musica.
In questo spettacolo, ogni momento musicale è una riflessione sul nostro posto nell’universo, sulle sfide quotidiane e sulla ricerca di un senso più profondo. Il viaggio attraverso queste emozioni, dal dolore al sollievo, dalla solitudine alla speranza, diventa un’opportunità per riflettere su quanto siamo tutti connessi e su quanto le esperienze umane siano universali
Il concerto di Floyd Moon non è solo una performance, ma una celebrazione dei significati profondi che i Pink Floyd hanno trasmesso nel corso della loro carriera, invitando ogni spettatore a vivere questi temi con nuove prospettive, a riflettere su se stesso e sul mondo che lo circonda.
La musica dei Pink Floyd ha sempre parlato di emozioni universali, di riflessioni sulla vita, il tempo, la solitudine e la lotta interiore. Ogni brano racconta una storia profonda, che affronta temi come l’alienazione, la ricerca di identità, la condizione umana e la continua riflessione sul passaggio del tempo. In questo concerto, ogni canzone sarà un viaggio attraverso questi significati, un invito a riflettere sulle sfide e sulle esperienze che tutti noi viviamo.
Nel cuore di questa esperienza musicale, il pubblico avrà modo di esplorare la solitudine e il vuoto emotivo, un tema che emerge fortemente nei brani, dove l’individuo si trova ad affrontare la propria alienazione e la difficoltà di connettersi con il mondo circostante. L’incontro con il dolore, la perdita e la ricerca di risposte è continuo, ma anche la speranza di una riconciliazione, di un ritorno alla purezza di un amore perduto o di un legame ormai spezzato. Le parole di riflessione sul tempo che passa e sul desiderio di rivivere le cose più semplici della vita risuonano in ogni nota.
In molti dei brani, il tema della ribellione e della critica al sistema emerge con forza. Si esplora la lotta contro l’autorità che opprime la libertà individuale e la ricerca di un’esistenza più autentica, lontano dalle convenzioni imposte. Il concerto diventa un inno alla liberazione dalla società che spesso ci costringe a vivere in modo meccanico, senza un vero scopo, invitando ognuno a riscoprire la propria essenza.
Ma non è solo la lotta ad essere al centro di questo viaggio. La morte e l’ignoto sono anch’essi temi ricorrenti. Ciò che fa paura può anche essere liberatorio. La morte non è vista solo come una fine, ma come un passaggio, un momento di accettazione e di pace. Allo stesso tempo, la riflessione sulla morte porta con sé una comprensione profonda della vita, e una bellezza nascosta nell’impermanenza di tutto.
lunedì 24 marzo, ore 18, L’Unione Exallievi Don Bosco “Umberto Cirillo” e l’Istituto Salesiano di Caserta celebrano il “Dantedì” 2025 con lo spettacolo “L’amor che move il sole e l’altre stelle” di e con Massimo Santoro 
con ingresso gratuito.
Nella giornata che ricorda il genio e l’arte del sommo poeta fiorentino – celebrata, ogni anno, il 25 marzo, giorno dell’anno 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura” – Massimo Santoro commenterà, interpreterà e accompagnerà con musiche originali il canto XXXIII del Paradiso della Divina Commedia, il canto finale che chiude l’opera e porta Dante al cospetto di Dio. Ad introdurlo, i saluti di don Antonio D’Angelo, direttore della Casa Salesiana di Caserta, e di Gennaro Iannotti, presidente dell’Unione Exallievi Don Bosco “Umberto Cirillo”

17 Aprile, ore 20, Musical "Una svitata in convento"

Teatro Don Bosco, Via Roma 73, Caserta
Ingr. auto: Via Don Bosco 30, Caserta (CE)
Direttore Artistico Teatro +39 3248861627
artdirector.aps@gmail.com
salesianicaserta.com/teatro-don-bosco
@teatrodonboscocaserta_official
@teatrodonbosco
Direzione artistica: Giovanni Allocca, Lello Giaccio

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