Emanuele Di Simone

Abell Kinane

Fabio Brescia

E. Elefante, V. Battarra

  

Piccolo Teatro CTS: 24 stagione teatrale

Caserta - Dal 25 Novembre 2023 al 5 maggio 2024

Comunicato stampa

sabato 9 novembre, ore 21, "Ho scritto il silenzio, le parole nude di Arthur Rimbaud" di Antonio Mocciola
con Emanuele Di Simone per la regia di Giuseppe Brandi.
10 luglio 1873, un afosissimo pomeriggio in una stamberga di Bruxelles. Verlaine e Rimbaud, amanti poeti, nudi e sfiniti dall’alcool e dalle droghe, hanno un ennesimo litigio. Paul spara ad Arthur, due colpi. Il primo lo ferisce al polso, il secondo va a vuoto. Spaventato dal suo stesso gesto, Verlaine fugge. Rimbaud, sotto shock, resta in camera per ore, a osservare il sangue fluire, come in un estatico dolore. E’ così che comincia “Non più tuo, Rimbaud”, il monologo rovente che Antonio Mocciola scrive e dirige e che interpreta Emanuele Di Simone. In una sorta di lettera-flusso di coscienza, Rimbaud scrive – come sotto dettatura in trance – al suo amato assassino, decidendo finalmente di staccare la spina a una relazione tossica.
Emanuele Di Simone, completamente nudo per tutto lo spettacolo, incarna la sofferenza e la follia del giovane poeta maledetto, in un alternarsi di lucidità e perdizione che non può non chiudersi con uno dei due soli atti di volontà di quello che Verlaine soprannominò “L’uomo dalle suole di vento”. L’ultimo, quello fatale, sarà imbarcarsi per l’Africa, dove si ammalerà per morire poi a soli 37 anni. Paul Verlaine lo raggiungerà 5 anni dopo.
domenica 10 novembre, ore 19, Francesco Petrillo in "Mal d'aurora", scritto da Antonio Mocciola con la regia di Giuseppe Brandi.
Racconta la storia del poeta francese, di origine uruguaiana, Lautréamont, pseudonimo di Isidore Lucien Ducasse, considerato il predecessore fra i poeti maledetti francesi. In questo testo viene raccontata la sua breve esistenza, mettendo in luce la sua genialità "maledetta", le sue debolezze e fragilità (per tutto lo spettacolo l'attore reciterà completamente nudo) e il rapporto col suo paese d'origine e la figura materna. Il Lautréamont di Mocciola ha un ritratto lunare, quasi licantropesco, che aspetta e teme l’aurora incombente, cantando all’infinito il suo male di vivere, flirtando con la morte. Morte che lo aggredirà in circostanze misteriose, in una squallida stanza d’albergo, in un’alba qualunque, a 24 anni, nel 1870. L’anno dopo s’incontreranno Verlaine e Rimbaud, raccogliendo l’eredità artistica di un ragazzo geniale e sfortunato. Il seme era gettato, i fiori del male potevano crescere belli, e ribelli.
sabato 23, ore 21, domenica 24 novembre, ore 19. Fabio Brescia in "Perle Rare"
Fabio Brescia, attore e scrittore di talento vive un intenso periodo artistico tra teatro, cinema e scrittura, ecco alcune sue considerazioni: i miei maestri sono stati Luisa Conte, Carlo Giuffrè, Giacomo Rizzo, e loro mi hanno insegnato tanto, ed io sono un attore molto legato alla loro scuola. Quindi canto e recito senza microfono, sopratutto dove gli spazi mi consentono di arrivare bene a tutta la platea. Perle Rare è uno spettacolo che mi consente di entrare in contano con il pubblico discutendo di tematiche di grande attualità. Prendo spunto dalle storie che ci passano accanto, anche da quelle che viviamo in casa a cui non prestiamo grande attenzione, a cui non tendiamo la mano. In un'ora e trentacinque minuti di lavoro, interamente scritto da me, il pubblico ride tantissimo, pur affrontando, tematiche serie, e penso all’intolleranza verso il prossimo alla protervia di tanti che pensano di essere unici al mondo. Per me bisogna avere sempre rispetto per gli altri. Un’altra bella esperienza nel cinema è stata quella di aver partecipato al film “Eterno Visionario” scritto, diretto ed interpretato da Michele Placido con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, ecc.. Dopo l’ombra di Caravaggio torno a lavorare con Michele Placido in una produzione Goldenard. Lavorare con loro è stato bello, fanno sembrare facile quello che non lo è. Sono stato sul set per dieci giorni e, pur interpretando scene forti ed impegnative, il lavoro è stato meraviglioso. Questo accade per il grande rispetto che Placido ha per gli attori in generale, poi noi due abbiamo uno splendido rapporto. Lui si confronta tanto con gli attori, li ascolta sempre.
30 Novembre e 1 Dicembre, Gino Accardo In "Indifferentemente"
Viaggio nella canzone classica napoletana
7 e 8 Dicembre, Angelo Bove in "Faber la leggenda"
Presentato, cantato e interpretato da A. Bove
14 e 15 Dicembre, Nicoletta Severino in "Neri tulupani"
Concerto danzato con musica e parole
21 e 22 Dicembre, Teatro Fantàsia in "La mia vita nell’arte"
di e con Alessandro Piazzolla
28 e 29 Dicembre, Compagnie Maschere Nude in "Arape’ e zitto!!!"
Regia di E. Sasso
4 e 5 Gennaio, Mario Sorbello in "L’uomo dei boschi"
di D. Campana e con Maria Luisa Lombardo
11 e 12 Gennaio, G. Del Gaudio e B. Cenami in "Ulisse, il folle volo"
di A. Mocciola
Respiri e sospiri d’amore per Penelope
18 e 19 Gennaio, Umberto Squitieri in "Un sogno durato un giorno"
Regia di U. Squitieri
25 e 26 Gennaio, Teatro Gamma Di Catania in "Donne di Gaza"
con G. Circonciso e M. Marino - Regia G. Scuto
1 e 2 Febbraio, Associazione Palmo in "Tu sono, io sei"
con Giorgia Reda, Aldo Scaglione
8 e 9 Febbraio, "La prova del cuoco" di e con Angelo Callipo
Il genio di François Vatel in sei movimenti
16 Febbraio, Alfredo Traversa in "1939 una vita a Domino"
L’isola gay istituita da Benito Mussolini
22 e 23 Febbraio, Compagnia Le Maschere in "A che servono questi quattrini"
di A. Curcio
1 e 2 Marzo, Compagnia Teatrale Artu’ in "Cara Kitty... Anna Frank"
con C. Rubini - regia e voce fuori campo M. Sarubbi
8 e 9 Marzo, Contestualmente Teatro in "Settantuno"
con N. Provenzano – Regia di R. Pisani
15 e 16 Marzo, Compagnia Eikona in "Giornalisti quasi disoccupati"
con E. Massa, M. Carrino, D. Cenciotti, G. Freccia
22 e 23 Marzo, "Non dovevo essere io"
di e con Francesco Rivieccio
29 e 30 Marzo, "La confessione" Di e con Gennaro Morrone
Riconoscere i propri errori, i propri difetti
5 e 6 Aprile, Gianni Caputo in "‘O ciardino d' 'e pparole"
Poesie e canzoni della Napoli del 1900
12 e 13 Aprile, Compagnia La Proposta in "Novecento"
di Alessandro Baricco con Alfredo Crisci
19 e 20 Aprile, Nando Varriale in "Il cabarettista sono io ma i comici siete voi"
26 e 27 Aprile, Compagnia Dei Saltimbanchi in "Francesca da Rimini"
Regia di Giulio Carfora
3 e 4 Maggio, Teatro Segreto in "Mammoletta"
con Serafino Iorli, regia Mariano Lamberti

Orario: Sabato ore 21,00 -Domenica ore 19,00 - quota associativa annuale ripartita per ogni singolo evento: Euro 10
Attenzione! il programma potrebbe variare: info e prenotazioni tel. 330.713278 - oppure info su Facebook: Angelo Bove (Piccolo Teatro Cts)

Giovediamoci

Giovedì 7 novembre, ore 20, “Prova d’Artista” di Abell Kinane, all’anagrafe Abderrahim, nato a Casablanca, vive da 27 anni a Marcianise, semifinalista a “Italia’s Got Talent”.
Il Blues di Abell che scalda il cuore. Il blues è una musica facile da suonare, ma molto difficile da sentire (Jimi Hendrix); Se non conosci il blues, non ha alcun senso prendere in mano una chitarra e suonare rock and roll o qualsiasi altra forma di musica popolare (Keith Richards); Il blues è il tonico per tutto ciò che ti affligge. Potrei suonare il blues e non essere più triste (B.B. King). Trecentosessantasei, quasi 367. Questa lunga e intricata storia del Blues, inizia con un numero approssimato, il totale in chilometri che separa Vicksburg da Memphis. Sulle strade oggi asfaltate della Highway 61 dominavano paludi e foreste imponenti, capaci di fermare persino il generale Ulysses S. Grant a capo del suo esercito partito da nord. Nella regione del Delta del fiume Mississippi non c'è ricchezza. Solo un numero impressionante di schiavi provenienti dalla lontana Africa. Pochissimi, negli anni Venti, hanno un allaccio elettrico, figuriamoci un telefono, un automobile, una radio. Mentre l'America si avvia verso la sua prima catastrofe economica, il Delta del Mississippi sembra il Terzo Mondo, tra sterminati campi di cotone e pesca al pesce gatto. La storia del blues è sicuramente tra le più difficili da raccontare, perché è praticamente impossibile capire da dove è iniziata. Molti i narratori che fanno partire tutto dai cosiddetti field holler, richiami urlati dagli schiavi afro-americani nei campi di cotone a sud degli States. Ma potremmo tornare ancora più indietro, in Africa, dove venivano suonati strumenti ancora impensabili per le dodici battute. Musica del diavolo, la musica blue della tristezza. Il blues non esisterebbe senza l'Africa. Ma nemmeno senza il poverissimo sud degli Stati Uniti. In definitiva è uno stato d'animo, il sound che ha acceso la lunga miccia della musica popolare del Novecento
21 novembre, New Costy Band.
La “New Costy Band”, formata da Costanzo Falvo (chitarra e voce),Maurizio Pelagalli (basso),Frank Palmieri (chitarra e voce)e Giovanni Di Rienzo (percussioni latine), è un Progetto musicale in continua evoluzione, che cambia nella forma e nel colore, per la caratteristica degli elementi che la compongono, provenienti da estrazioni culturali e musicali diverse e disposti ad ampliare la propria esperienza e concezione della musica sotto nuovi orizzonti… quelli delle ritmiche. Infatti, molti brani di queste prove, fanno parte del repertorio della band e attingono alla musica di musicisti e cantautori del calibro di Enzo Avitabile, Pino Daniele, Edoardo Bennato, James Senese, Enzo Gragnaniello, Renato Carosone ed altre icone della musica partenopea che hanno reso internazionale la musica napoletana di qualità, con il loro sound che sposa le melodie mediterranee con le sonorità jazz, soul e rock e blues. La musica della band, però, non si ferma qui ed esplora sia vecchi che nuovi spazi musicali. Questo processo creativo consiste nel dare nuova vita e personalità a composizioni musicali italiane e straniere già note, attraverso l’aggiunta di nuove sonorità, cambiamenti di colore, tonalità e ritmo che si concretizzano in prestazioni originali e soprattutto coinvolgenti. E, a proposito del coinvolgimento, il frontman del gruppo, Costy Falvo, è molto apprezzato, per le sue doti di intrattenitore musicale e per il suo linguaggio autentico, naturale e diretto

Art Friday

Ciclo di incontri con protagonisti della scena artistica che hanno scelto di vivere nel territorio casertano. Un venerdì, un critico, un artista. E sarà il critico d'arte Enzo Battarra a incontrare di volta in volta l'artista, in un dialogo che sarà soprattutto il racconto di sé, la propria storia, la favola realizzata di un attraversamento del mondo dell'arte.
Venerdì 22 novembre, ore 18, Enzo Battarra incontra Enzo Elefante, già docente presso prestigiose Accademie di Belle Arti italiane.
Sarà l’artista maddalonese a narrare la sua storia personale in un'intervista-confessione al critico Enzo Battarra, spesso suo compagno di strada fin dagli inizi del percorso. Ne nascerà un resoconto sui movimenti artistici, sugli obiettivi raggiunti e sulle aspirazioni della ricerca visiva in Campania, visti e interpretati dalla parte di due protagonisti.

Spettacoli per i più piccoli

sabato 5 ottobre, ore 17 e 18:30, I burattini di Alan in due rappresentazioni dei “Minions”
domenica 6 ottobre, ore 16:30 e 18:30, I burattini di Alan in due rappresentazioni dei “Muppets Cartoon”
Il teatro dei burattini rappresenta una forma d’arte antica e affascinante, che continua ad affascinare il pubblico di tutte le età. Grazie alla maestria dei burattinai e all'originalità delle storie raccontate, questo genere teatrale offre un'esperienza unica e coinvolgente che rimarrà per sempre nel cuore di chi ha la fortuna di assistere ad uno spettacolo di burattini. Il teatro dei burattini e una forma di spettacolo teatrale che affonda le sue radici nella tradizione antica. Questa forma d’intrattenimento coinvolge uno o più burattinai che danno vita ai personaggi attraverso l'uso di pupazzi di legno, noti come burattini. La struttura di un burattino tradizionale consiste in una testa e mani di legno, fissate a un camiciotto sopra il quale viene posto il vestito. L'animatore, con maestria e abilità, muove il burattino mediante l'uso delle proprie mani, conferendogli cosi un'illusione di vita. Il termine "burattino" viene utilizzato anche per indicare oggetti animati “da sotto”, in cui l'animatore rimane nascosto. Lo spettacolo dei burattini viene solitamente rappresentato all'interno di un teatrino di legno, noto come castelletto o baracca, che crea un'atmosfera magica e coinvolgente per il pubblico. Questa struttura teatrale permette agli spettatori di immergersi completamente nel mondo fantastico dei burattini, creando un'esperienze unica e indimenticabile
L'ingresso al teatro avrà un costo di soli 7 euro per sabato e 8 euro per domenica.
Per prenotare i propri posti, è sufficiente inviare un messaggio WhatsApp al numero 3288916325, indicando il nome, il numero di biglietti desiderati e l'orario dello spettacolo prescelto. Sarà premura di chi risponderà nel riservare i posti richiesti e fornire tutte le informazioni necessarie. Vi invitiamo a non perdere questa straordinaria occasione di divertimento e incanto, che vi condurrà nel fantastico mondo dei Minions e dei Muppets Cartoon. Vi aspettiamo numerosi per trascorrere un weekend indimenticabile insiem

Teatro Cts, Via Pasteur, Caserta

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