Nostos Teatro: rassegna Approdi 22-23
Aversa – dal 10 dicembre 2022
Comunicato stampa
Sabato 10, ore 21 e Domenica 11 Dicembre, ore 19 , Affogo
con Mario Russo e Alfredo Tortorelli, regia Dino Lopardo, produzione Gruppo
della Creta – Dino Lopardo
Sabato 17 Dicembre, ore 21, Odisseo – Racconto di
un’ePOPea
con Carlo Decio, regia Mario Gonzales
Narrazione, mimo e
arte della commedia sono le armi utilizzate per questo racconto, di un’ora
circa, adatto a viaggiatori di ogni età.
La guerra di Troia è finita e
ODISSEO, stremato dal lungo conflitto, intraprende il viaggio verso Itaca, la
sua terra, desideroso di riabbracciare i genitori, la moglie Penelope e il
figlio Telemaco. Un racconto fluido e coinvolgente accompagna lo spettatore
attraverso la burrascosa peregrinazione di Odisseo. Un viaggio durato 10 anni in
balia di venti, furie divine e tempeste che lo spingeranno su terre lontane e
isole incantate, dove incontrerà Dei, Dee, messaggeri, esseri malvagi, popoli
accoglienti ed altri ostili e quanti pericoli dovrà superare. Il viaggio di un
uomo accompagnato da profondi dubbi, grandi passioni, terribili paure, sovrumani
sentimenti, atroci sconforti, lunghi pianti, immense gioie e straordinari
momenti di pace.
Sabato 7 Gennaio, ore 21,
WunderKammerKabarett
con Salvatore Veneruso, Floriana D’Ammora, Giuliano
Casaburi, Arianna Cristillo
produzione Burlesque Cabaret Napoli – Koros
Teatro
Lo 'show' è ispirato al Grand Guignol, al Cabaret de l'Enfer della
Parigi di inizio Novecento e al Kabarett della Repubblica di Weimar, con squarci
improvvisi e insolenti del Varietà Italiano dei tempi d'oro, che trovava il suo
genius loci in Petrolini.
Presenze stravaganti, sinistre ed incorporee
infestano il teatro, un carosello di personaggi bizzarri emerge da un'epoca
lontana per sorprendere e deliziare gli ospiti con numeri di arte varia,
musiche, canzoni, monologhi e performance di Burlesque.
Si aggirano in un
polveroso cabaret, il loro rifugio, dove svelano la propria arte, le proprie
visioni bizzarre e romantiche: Marlon Dietrich, maestro di cerimonie in bombetta
e reggicalze, condurrà lo spettacolo introducendo i siparietti onirici e
surreali di Fanny Damour, diva erotica e decadente del varietà, Monsieur De
Sade, sardonico e malinconico cantore di storie, Chérie Garçon, cuore
sanguinante dal canto pulito e ammaliante.
Domenica 15 Gennaio, ore 19, Oscae Personae
Un’ipotesi di messa in
scena della fabula atellana, drammaturgia Roberta Sandias, messa in scena
Maurizio Azzurro
rilettura della Fabula Atellana, antica forma di teatro
italico, riproposta in modo nuovo, in chiave più contemporanea e idonea alla
fruizione del pubblico dei giorni nostri, conservando però la sua natura
primigenia di teatro popolare e farsesco.
Dal progetto “Maccus in Fabula”,
che espone in forma di conversazione - spettacolo la summa del percorso svolto
intorno ad un’ipotesi di messa in scena della Fabula Atellana, prende vita lo
spettacolo “Oscae Personae”, che vuol essere una vera e propria operazione di
rilettura di questa antica forma di teatro italico. Tutto il lavoro di ricerca,
sia letterario che iconografico, svolto dal 2004 ad oggi, viene distillato e
trasformato, mantenendo tuttavia intatta la sua essenza. La Fabula Atellana,
dopo una lunga indagine filologica, viene dunque riproposta in una forma nuova,
che non tradisce il suo punto di partenza. La messa in scena vuol essere una
lettura contemporanea della Fabula Atellana attraverso l’analisi degli elementi
caratteristici del teatro latino, quali l’uso delle maschere, la divisione in
cantica e diverbia, lo spazio scenico e la chironomia.
Lo spettacolo, in
collaborazione con il “Centro studi sulla tradizione della maschera teatrale in
Campania”, vede la drammaturgia di Roberta Sandias, la messa in scena
di Maurizio Azzurro, le maschere di Giancarlo Santelli, le musiche di Giovanni
D’ancicco, le scene di Francesco Felaco, la consulenza del Comitato Scientifico
Ce. St. At. (Centro Studi Atellana) diretto dal Prof. Renato Raffaelli. “Oscae
Personae” è prodotto da La Mansarda – Teatro dell’Orco.
Lo spettacolo è
preceduto da un workshop dal titolo “Sulle maschere della Fabula Atellana”,
condotto da Maurizio Azzurro, venerdì 13 e sabato 14 gennaio al Nostos Teatro,
nell’ambito del progetto di formazione che lo spazio di Aversa porta avanti da
anni.
Sabato 28 Gennaio, ore 21, Danjlo - Post internet tour
Concerto in full band. Esclusiva 2023
Sabato 4, ore 21 e Domenica 5 Febbraio,
ore 19, Troia City, la verità sul caso Aléxandros
Liberamente ispirato ai
frammenti dell’aléxandros di Euripide
testo di Antonio Piccolo, con Antonio
Piccolo e Marco Vidino (cordofoni e percussioni), regia Lino Musella
Una
lavagna, dei gessetti, la sabbia, un cavalluccio rosso. Sulle tracce di una
tragedia perduta, un investigatore compie un’indagine per metterne insieme i
pezzi, fare luce sui vuoti, ricostruirne la vicenda e i personaggi. Il testo di
partenza è Aléxandros, opera di Euripide che ci è giunta incompleta, sorta di
“prequel” della guerra di Troia. E chi sarà mai questo Alessandro? Un semplice
pastore, forse, eppure molto di più: il protagonista di un mito profondo e
affascinante, esplorato ripetutamente dagli autori antichi, ma quasi del tutto
ignorato oggi. Un ottimo pretesto per un vero e proprio giallo. La drammaturgia
si serve allora dei frammenti della tragedia euripidea, passando liberamente
dalla ricomposizione all’invenzione. Lo spettacolo si serve invece delle scorie
della devastazione: la distruzione di Troia, l’incendio della biblioteca di
Alessandria, la perdita dell’infanzia. Un mondo del passato che tenta di
riprendere vita col suono di un racconto, con una voce che canta in greco, con
le note degli strumenti che suonano dal vivo.
Domenica
12 Febbraio, ore 19, Il Colloquio
con Renato Bisogni, Alessandro Errico,
Marco Montecatino, regia Eduardo Di Pietro
produzione Collettivo LunAzione
“Il Colloquio” prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui
periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale, Napoli. Tre donne,
tra tanti altri in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i
detenuti. Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in
maniera differente, desiderano l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un
legame.
In qualche modo la reclusione viene condivisa all’esterno dai
condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa
esistenza: i ruoli maschili si sovrappongono alle vite di ciascuna,
ripercuotendosi fisicamente sul corpo, sui comportamenti, sulle attività, sulla
psiche. Nella loro realtà, la detenzione è una fatalità vicina – come la morte,
– che deturpa l’animo di chi resta. Pare assodato che la pena sia inutile o
ingiusta.
Il Colloquio è frutto di una serie di interviste a donne che hanno
vissuto o vivono questo legame carnale con l’istituto di pena. Nel corso delle
ricerche ci siamo innamorati di queste vite dimezzate, ancorate all’abisso,
disposte lungo una linea di confine spaziale e sociale, costantemente protese
verso l’altrove: un aldilà doloroso e ingombrante da un lato e, per contro, una
vita altra, sognata, necessaria, negata. La mancanza, in entrambe le direzioni,
ci è sembrata intollerabile.
Domenica 19 Febbraio, ore 19, "Serata con del potenziale" uno spettacolo con
umorismo di e con Marco Ceccotti
Ceccotti Marco, pseudonimo abbastanza
inutile di Marco Ceccotti, presenta i suoi ‘peggiori capolavori belli’ in uno
spettacolo tutto sommato comico, un punto di incontro tra stand-up, pupazzi,
cabaret, il tutto e il contrario di tutto. Un flusso di incoscienza ininterrotto
escludendo alcune pause, un susseguirsi di monologhi che raccontano storie
inusuali di tutti i giorni, fatti veri accaduti a persone inventate e viceversa.
Storie d'amori estremisti, cartoni animati per bambini piccoli e già nostalgici,
una soap opera con pupazzi, corsi motivazionali per puffi, pubblicità palesi,
comicità occulta, tragedie da ridere e scene di vita vissuta male. Il tutto
all’insegna della bizzarria comica, del surrealismo audace e dello
‘spoliticamente corretto’.
Nella sua biografia professionale, Ceccotti si
racconta così: “ragioniere non praticante, attore, comedian, burattinaio, ma
principalmente autore, Marco Ceccotti, scrive per adulti e bambini, per il
teatro, la pubblicità, la tv e i podcast. Si è esibito in carcere, ma solo per
avere qualcosa in comune con i Blues Brothers, si è esibito a New York per avere
qualcosa in comune con i Ghostbusters e ai Parioli per avere qualcosa in comune
con Maurizio Costanzo. Dal 2009 lavora come burattinaio Al San Carlino - Teatro
Stabile di Burattini a Roma dove cerca di far divertire anche i genitori, perché
sono loro che pagano i biglietti. Nel 2012 fonda NANO EGIDIO, collettivo
teatrale di tre elementi che sperimenta vari linguaggi comici mescolando
elementi di teatro di figura, recitazione, filosofia e B movie. Con il
collettivo va in scena nei principali teatri OFF d'Italia, con alcune
apparizioni al limite del glorioso in quelli ON. Nel 2016 è tra i fondatori di
SGOMBRO, il varietà del Nuovo Cinema Palazzo che unisce la nuova generazione di
autori, comici e performer romani.
Nel 2021 inizia ad esibirsi da solo con i
suoi monologhi comici che uniscono stand-up comedy, pupazzi, poesie e quello che
gli viene in mente, porta in scena il suo “Serata con del Potenziale”. Nel 2022
il suo testo “Questa Splendida Non Belligeranza” si aggiudica il Premio In-box
vincendo la cifra record di 30 date in giro per l'Italia.
Poche ma
fondamentali apparizioni in tv: “Una Pezza di Lundini” su Rai2 (recitazione),
“Propaganda Live” su La7 e Tg2 Costume e Società su Rai2 (passante informato sul
Kamut)”.
Domenica 12 Marzo, ore 19, “Don Giovanni o
l’amore insopportabile” di Ivano Bruner.
Drammaturgia e Regia Ivano Bruner.
Interpreti Ivano Bruner, Piera Del Giudice, Francesca Fedeli, Luigi Palmisano.
Collaborazione artistica Claudio Fidia. Costumi Dalila Borgia. Scenografia e
attrezzeria Ivano Bruner
La scena si svolge a Napoli nel ventunesimo secolo,
in un appartamento fatiscente dove alloggiano Don Giovanni e Aniello, ritornati
nella loro terra natia dopo una sfrenata serie di viaggi. Il loro goliardico
vagabondare per il mondo si congela nell’attesa di vendere la proprietà di Don
Giovanni, lasciatagli in eredità dalla sua nobile discendenza, per sopperire
all’imminente estinguersi dei risparmi.
L’incontro fra Don Giovanni e le
diverse donne amate, amanti, aspiranti innamorate, dà inizio a una serie di
accadimenti che sfoceranno in un omicidio.
Lo spettacolo offre uno sguardo,
attraverso il filtro di un personaggio quasi archetipo come Don Giovanni, sulla
natura incerta dell’amore. Sia esso di qualsiasi tipo, non catalogabile per la
sua complessità e che si manifesta in poliedriche forme. Amore insopportabile,
non nel senso negativo del termine ma inteso come non contenibile, non
conservabile, irreprimibile. Un impulso naturale necessario che va oltre la
volontà, oltre la morale.
Sabato 18 Marzo, ore 21,
Friestk in Suono rurale per emozione vegetale
Concerto per insetti, solchi ed
eccessi del cuore
Sabato 1 Aprile, ore 21, Hansel e Gretel
di e con
Sebastiano Coticelli e Simona Di Maio, musiche dal vivo Dimitri Tetta
Produzione Il Teatro nel Baule
Con lo spettacolo di Sebastiano Coticelli e
Simona Di Maio, anche in scena con Dimitri Tetta, si rinnovano gli appuntamenti
del Nostos dedicati a tutta la famiglia. Nel testo, un fratello e una sorella,
un legame indissolubile,misterioso, fatto di complicità e sfide. Attraversiamo
la fiaba dei Grimm, portati per mano da due attori/narratori che si divertono,
come fratellino e sorellina, a diventare e trasformare tutti gli elementi della
scena. Hansel e Gretel, lontani dalla mamma e dal papà , devono affrontare un
viaggio nelle paure e nei misteri di ciò che non si conosce.. Ci vuole coraggio
per crescere e diventare grandi.
Lo spettacolo è una partitura di voci
oggetti e luci, che dà forma a un'avventura pericolosa, con momenti esilaranti e
poetici e, come in tutte le più belle fiabe, il finale è sempre una vittoria.
Le musiche sono di Dimitri Tetta, aiuto regia Giuseppe Borrelli e Angelica Di
Ruocco, i costumi sono di Gina Oliva, le scene di Francesco Felaco e Il Teatro
nel Baule, il disegno luci di Paco Summonte, puppet di Selvaggia Filippini.
Un appuntamento per tutti, dai 6 ai 99+ anni.
Sabato 22 Aprile, ore 21, White Sound – Suono
Bianco
di e con Melissa Di Genova e Simona Di Maio
produzione Teatro In
Fabula e Il Teatro nel Baule uno spettacolo in cuffia per soli cinquanta
spettatori a replica.
C'era una volta una bambina di nome Lucia e, molto
tempo prima, c'era solo un rumore, continuo, avvolgente, essenziale, il suono
del ventre materno; un suono bianco, il White Sound.
Quello che avvenne, in
ordine temporale, è nella memoria di Lucia. Una memoria frammentata, con ricordi
lontani, eventi sospesi, disseminati lungo le sue notti e i suoi giorni. Gli
anni passano e Lucia dimentica, si perde, smarrisce i luoghi e i volti
conosciuti. Grazie alla figlia Lidia, presente con lei in casa, pian piano i
frammenti dei ricordi, seguendo un filo sonoro, si ricompongono. E, finalmente,
si può celebrare la festa della piccola grande Lucia De Rosa.
In scena due
attrici che giocano a ricomporre una vita straordinaria, sussurrando alle sue
orecchie per ricostruire ciò che il tempo ha cancellato. Il microfono in scena,
un binaural microphone, è come una testa che ascolta, sensibile come l' orecchio
umano. Accoglie i suoni creati intorno a lui, atmosfere e voci, consentendo al
pubblico di fare un’esperienza immersiva, entrando nella memoria di Lucia De
Rosa.
Sabato 29, ore 21 e Domenica 30 Aprile, ore 19,
Caipirinha Caipirinha!
Dolceamaro racconto di un rapporto amoroso a quattro
in un imprecisato paesino del sud Italia, scritto e diretto da Sara Sole
Notarbartolo, con Giovanni Granatina, Marco Palumbo e Fabio Rossi.
Intorno al
bar di Bob, a Roccapaduli, gravitano tre grandi amici. Bob, il barman, ricco,
colto, elegante, irresistibile. Ama Wilma e Wilma ama lui. Walter, l’empatico.
Progressista, poetico, dolcissimo, ha un lavoro precario e nient’altro. Ama
Wilma e Wilma ama lui. Vincenzo, l’uomo per bene. Ha un lavoro a tempo
indeterminato, una bella casa, è cattolico, reazionario ma buono, soffre di
attacchi di collera violenta. Ama Wilma e l’ha sposata. E Wilma ama lui.
“Aiutata e anche guidata dalle estenuanti improvvisazioni dei tre attori che
sono sulla scena, ho messo davanti ai miei occhi, e a quelli del pubblico, una
cosa indicibile, teneramente indicibile, assolutamente indicibile: il tradimento
per amore di qualcuno che si ama” spiega l’autrice e regista Sara Sole
Notarbartolo. “Il femminile narrato in Caipirinha è raro: la protagonista,
assente e presentissima, incarna quello che da sempre hanno incarnato nel nostro
immaginario letterario e sociale i vari Don Giovanni, conte Vronsky, Casanova. E
non so se il suo destino sia legato più allo status di eroe o a quello generico
di donna. Ma, come in ogni narrazione che nasce dall’osservazione stupita della
vita, le cose prendono il loro corso naturale e, alla fine, la chiave del
discorso non è nel fatto che Wilma sia una donna libera o una zoccola, né se Bob
e Walter e Vincenzo siano realmente amici, né se la verità sia meglio saperla o
lasciarla occultata. La chiave, semplicemente, non c’è. C’è solo la porta. E la
porta è quella di un bar”.
Una commedia divertente, dai ritmi serrati, che
racconta con poesia e ironia l'amore e la vita, a tempo di cocktail.
27 Maggio, ore 21, 28
Maggio, ore 19, Aemoraggia
Liberamente tratto da Calderón di Pier Paolo
Pasolini
con gli attori del Progetto Nostoi, regia Dimitri Tetta,
produzione Nostos Teatro
Due cast diversi, guidati dalla regia di Dimitri
Tetta, fondatore e direttore artistico del Nostos Teatro con Giovanni Granatina
e Gina Oliva, si avvicendano sul palco per raccontare questa storia.
“’Love
will tear us apart’ (l'amore ci farà a pezzi) cantava Ian Curtis nell'aprile del
1980, per poi morire suicida nel maggio successivo.“Aemorragia” è il gioco di
parole che contiene Amor- ma anche Emo- come radice di emozionale, riferita al
sangue. "Emorragia", letteralmente rompere il sangue, nel nostro di questo
spettacolo, rompere l'amore, rompere l'emozione - spiega Dimitri Tetta -. I tre
amori che Rosaura prova nei confronti di tre entità distinte sono amori
impossibili. L'impossibilità di finalizzare i suoi sentimenti la porta alla
follia, o almeno a quella che in apparenza pare follia. Le personalità che la
circondano devono riportarla alla ragione, alla normalità, ma chi decide cosa è
nella norma? Per chi, si è nella norma? La via d'uscita, la risoluzione dell'
enigma è una sola, non resta che indicare la strada a Rosaura, ‘riportarla nel
mondo’”.
Lo spettacolo vede in scena Adelaide Baldini, Teresa Barbato, Mattia
D'Angelo, Mariarita De Lucia, Luigi Di Biase, Elisa Ferrara, Gaetano Ferrara,
Marika Frongillo, Maria Francesca Iannicelli, Ilenia Lisbino, Federica Palmente,
Antimo Puca, Mariano Scuotri, Antonella Tranchino, Daniela Colella, Paolo Corso,
Barbara De Gaetano, Salvatore De Leo, Giuliana Gravino, Salvatore Mangiacapra,
Veronica Mele, Mariachiara Nardelli, Michele Pedata, Nicla Salve e Rosaria
Truppo. I costumi sono di Gina Oliva, la produzione è del Nostos Teatro
Laboratori Intensivi
Gennaio: Venerdì 13 e
Sabato 14, Oscae Personae
Workshop sulle maschere della fabula atellana
condotto da Maurizio Azzurro
Febbraio: Venerdì 17 e Sabato 18, Il fascino
discutibile dell’umorismo
Un laboratorio di scrittura comica sul serio,
condotto DA Marco Ceccotti
Marzo: Venerdì 3, Sabato 4 e Domenica 5, La forma
del viaggio
Esercizi di radicamento scenico. Laboratorio intensivo condotto
da Chiara Michelini
Biglietti
Posto Unico 15 €, Card 3 Spettacoli 30€
Posto Unico Soci Nostos 12€, Card 3 Spettacoli Soci Nostos 25€
Biglietti
online: https://oooh.events/evento/affogo-biglietti/
Nostos Teatro, via
Giacomo Brodolini, 6, Aversa (CE)
081 399 26 60, 389 24 71 439 (anche
whatsapp)
info@nostosteatro.it