Carlo Buccirosso

Mettici la mano

Alessandro Siani

Masaniello Revolution

Massimo Masiello

Biagio Izzo

Stefano De Martino

Cicchella

Valentina Stella

Silvio Orlando

Strativari

  

Stagione teatrale del Teatro Lendi

Sant'Arpino (CE) – dal 16 novembre 2022

Comunicato stampa

In partnership con il Teatro Pubblico Campano, direttore artistico Francesco Scarano
Programma:
dal 16 al 18 Novembre, anteprima nazionale dello spettacolo di Carlo Buccirosso, "L’erba del vicino è sempre più verde" (rimandato al 18 al 20 Gennaio 2023)
scritto e diretto da Carlo Buccirosso, con (in ordine di apparizione) Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano, Fiorella Zullo
scene Gilda Cerullo e Renato Lori, costumi Zaira de Vincentiis, musiche Cosimo Lombradi, disegno luci Francesco Adinolfi
Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta burrascosa crisi matrimoniale con sua moglie, si è rifugiato da alcuni mesi in un moderno monolocale, vivendo un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie, e non di meno di sua sorella, rea di preoccuparsi eccessivamente del suo inaspettato isolamento.
In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, Mario guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere…
Ed è così che pervaso dall’adrenalina della novità, dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome dell’”Erba del vicino”, ovverosia dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga, di ogni essere umano diverso da sé stesso, di qualsiasi tipo di emozione possa procurargli una donna che non sia uguale a sua moglie, come “una giovane avvenente influencer” conosciuta solo per caso…
Il tutto accompagnato da un senso di autocommiserazione, ed da un’ammirazione spropositata verso chi nella vita ha saputo guadagnarsi, con grande fortuna, soldi e successo a sbafo, a discapito suo che mai ha avuto il fegato di osare, né di cambiare modo di essere pur di raggiungere qualcosa d’importante…
È allora che quel senso di attrazione verso chi è diverso da te, che riesce in tutto più di te, e che sa essere quello che giocoforza non sei mai stato tu, potrebbe anche trasformarsi in un’irrefrenabile follia omicida, e a quel punto… sotto a chi tocca!
In un simile spiazzante panorama, chiunque avesse la malaugurata idea di suonare alla porta di casa Martusciello per qualsivoglia motivo, come per la consegna della ordinazione del giapponese o di un pacco postale, o peggio ancora per uno sventurato errore domiciliare, si troverebbe invischiato in una situazione non facilmente gestibile, con l’arduo compito poi di tentare di uscire dall’appartamento in tempi brevi, e possibilmente nelle migliori condizioni di salute!…
In definitiva, “l’erba del vicino” sarà pure più verde di quella dell’altro, ma ciò che conta è che non si macchi di rosso “sangue”… E se invece fosse proprio il vicino di casa in carne ed ossa, a sfidare la sorte suonando alla porta dell’appartamento di Mario, magari solo per chiedere la cortesia di qualche foglia di prezzemolo, cambierebbe qualcosa al finale della nostra vicenda?…
Carlo Buccirosso
dal 23 al 25 Novembre, "Mettici la mano" di Maurizio De Giovanni con Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra, regia di Alessandro D'Alatri.
con Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra, regia Alessandro D'Alatri
produzione Diana Or.I.S., costumi Alessandra Torella, scene Toni Di Pace
musiche Marco Zurzolo
Questo progetto nasce come una costola della saga de 'Il commissario Ricciardi', dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato. Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come maschere, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l?altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi. Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene. Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell'epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l'orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un?istituzione nella storia del teatro napoletano.
dal 5 all’8 Dicembre, Alessandro Siani in "Extra libertà Live Tour (new Edition)".
scritto e diretto da Alessandro Siani
Libertà di pensiero, libertà di stampa libertà d'espressione, ma anche la libertà che ci è stata negata in questi ultimi tempi di covid. La libertà sarà il filo conduttore del nuovo spettacolo di Alessandro Siani che ritorna a calcare le scene con il suo nuovo stand up comedy, che arriva dopo il successo strepitoso del "Felicità tour".
In questo nuovo progetto live il dialogo con il pubblico diventerà fondamentale per affrontare argomenti come la convivenza forzata, il fenomeno serie tv, il potere dei social, la politica, l’attualità, la guerra e soprattutto la libertà di pensare e sognare un futuro migliore senza virologi, vaccini e mascherine in cui l’unico antidoto alla frustrazione dei nostri giorni possa essere una dose di gioia pura. La libertà di trascorrere una serata senza pensieri!
"Quest’anno celebro i 25 anni di carriera, anche se preferirei parlare di una vera e propria passione a tempo indeterminato, e non di lavoro, ho troppo rispetto per questa parola.
Il mio al massimo è un dopolavoro!!!”
dall'11 al 13 Gennaio, Francesco Cicchella con l'imperdibile one man show "Bis!"
Dal 25 al 29 Gennaio, Sal Da Vinci in "Masaniello Revolution".
con Fatima Trotta, Ernesto Lama, Francesco Da Vinci, Carlo Caracciolo, Giusy Attanasio, Antonio Fiorillo, Marco Palmieri, Thayla Orefice, Andrea Iovino
messa in scena di Sal Da Vinci ed Ernesto Lama
musiche Maestro Adriano Pennino
Dopo 4 secoli dalla nascita di Masaniello, il mito rivive nella storia di Tommaso ripercorrendone le gesta, da semplice venditore di pesce a potente capopopolo di Piazza Mercato.
Tommaso infatti, nel 2022 è vessato da soprusi che mineranno la sua onesta attività, capeggerà una rivolta che lo porterà a detenere un potente talmente forte che non sarò facile da gestire. E chissà se, come il suo illustre predecessore, farà una fine ignobile (ucciso dal suo amato popolo) oppure riuscirà a salvarsi.
Tommaso, sua moglie Bernadette, il prete Don Mattia ed altri personaggi naïf ci faranno rivivere la leggenda di questo Masaniello in una versione 3.0. Passano i secoli ma i problemi restano immutati.
Attraverso la narrazione della commedia musicale, lo spettacolo prova a dare di nuovo vita ad un personaggio storico la cui lezione è di forte attualità e che nessuno, neppure nel ventunesimo secolo, sembra abbia imparato: mettere tutto il potere nelle mani di un unico uomo è pericoloso.
dall'1 al 3 Febbraio, Massimo Masiello in "Palcoscenico".
da un’idea di Francesco Scarano, scritto e diretto da Gianni Conte
direzione musicale e arrangiamenti Lino Patriota, pianoforte Luigi Tirozzi, chitarre Ivan Ciavarella, basso Roberto De Rosa, batteria Davide Frezza, sax Enrico Scarpa
coreografie Roberto D’Urso
corpo di ballo: Alessandra D’Alessandro, Marco Pafundi, Manuel Teggi, Eugenio Turturiello, Valeria Zeno
costumi Dora Occupato, disegno Luci Antonio Belardo, video mapping Giuseppa Casciello
"Dove le parole non arrivano, la musica parla" (Ludwing van Beethoven)
"La musica può rendere gli uomini liberi" (Bob Marley)
"La musica ci insegna la cosa più importante che esiste: ascoltare. E' come la vita, si può fare in un solo modo, insieme" (Ezio Bosso)
Tra le tante citazione bastano queste tre per comprendere il valore profondo di quest' Arte sublime che, unitamente a una visione del mondo che abbiamo avuto tutti da bambini (e
che non dovremmo mai perdere), ci può ancora dare una speranza per correggere gli innumerevoli errori che stanno portando il nostro fantastico mondo alla deriva o ci fa quantomeno sopportare il peso delle ingiustizie, delle ineguaglianze, delle atrocità della guerra e degli egoismi.
Quale posto migliore se non un Palcoscenico per spiegare queste feroci realtà attraverso il linguaggio di un artista poliedrico come Massimo Masiello il quale tra gag, monologhi e canzoni, trasforma la finzione della scena in assoluta realtà Infondo il nostro mondo non è altro che il più grande palcoscenico esistente, dove tutto è falso e tutto è vero! In questo spettacolo sono le canzoni le vere protagoniste, quelle che per un motivo o per un altro, non si sono mai state sradicate dalla memoria collettiva.
Da mercoledì 15 a venerdì 17 febbraio, ore 20.30, Tradizione e Turismo e AG Spettacoli presentano Biagio Izzo in "Balcone a tre piazze"
di Mirko Setaro e Francesco Velonà, con Mario Porfito, Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale, Ciro Pauciullo
costumi Federica Calabrese, scene Massimo Comune, luci Luigi Raia, musiche Antonio Caruso,
regia Pino L’Abbate
Napoli. Antivigilia di Natale. Un’insolita bufera ha interrotto tutti i collegamenti col resto dell’Italia. A causa della bufera, Alfredo ha dovuto rinunciare a un viaggio con la moglie, con cui è separato da sei mesi, un viaggio in cui sperava di riallacciare i rapporti con lei.
Mentre è da solo in casa, sente bussare al balcone. Un uomo infreddolito gli chiede di farlo entrare. È Riccardo, l’amante della signora a fianco. È dovuto scappare sul cornicione perché, a causa della tempesta, il marito è tornato a casa prima del previsto. La signora a fianco, però, è Elis, nuova e giovane moglie venezuelana di Michele, amico e vicino di Alfredo.
Alfredo, il giorno prima della vigilia di Natale si ritroverà a vivere una favola al contrario. Sarà, infatti, costretto a coprire la tresca di Elis ai danni del suo amico Michele, spacciando Riccardo per suo cugino. Dovrà recuperare il rapporto con sua moglie. E dovrà anche fronteggiare Ciro, un rapinatore capitato anch’egli sul suo balcone per scappare dall’appartamento in cui si era introdotto.
La bufera inaspettata, insomma, ha sconvolto i piani di tutti i personaggi, che si trovano a vivere una vigilia di Natale piena di equivoci.
Da mercoledì 8 a venerdì 10 marzo, ore 20.30, ITC 2000 distribuzione Terry Chegia In collaborazione con Best Live per la Campania presentano Stefano De Martino in "Meglio stasera - quasi-one man show" di Stefano De Martino e Riccardo Cassini
regia Riccardo Cassini
‘Meglio stasera che domani o mai’, cantava negli anni 60 Miranda Martino in una piccola canzone gioiello arrangiata da Morricone. È quello che pensa Stefano De Martino: stasera è proprio il momento giusto per venire a incontrarlo a teatro e trascorrere insieme un paio d’ore spensierate, nel senso letterale del termine ma soprattutto per conoscerlo meglio.
Forse, ‘conoscerli’ meglio, perché non c’è un solo Stefano. C’è lo Stefano che racconta: dall’infanzia in un paese affascinante e difficile, al susseguirsi dei tanti episodi legati al semplice lavoro di fruttivendolo prima, ballerino poi, infine intrattenitore a tutto campo. C’è lo Stefano ‘crooner’: insieme agli otto orchestrali della Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “Non è mai una sola canzone per volta”.
Insomma, un’offerta speciale armonica, elegante e intrigante.
C’è lo Stefano danzatore: nonostante – ma solo a suo dire – si sia accumulata un po’ di ruggine fra le giunture del ballerino di un tempo, è il momento di rimettersi in gioco, anzi, in ballo.
E lo farà accompagnato nelle coreografie da alcuni ballerini professionisti (ex?) colleghi di qualche stagione addietro: la sfida è lanciata. C’è lo Stefano imprevedibile, quello dell’allegria e dei giochi in tv, quello che dialoga e empatizza: gag, monologhi umoristici, riferimenti insospettabilmente colti, improvvisazioni e scherzi col pubblico.
E infine c’è lo Stefano che… va be’ ma non possiamo dire tutto-tutto-tutto…
Venite a guardare il primo sorprendente spettacolo live di Stefano De Martino. Meglio stasera.
Martedì 14, giovedì 16 e venerdì 17 marzo, ore 20.30, AG Spettacoli & Top Agency presentano Francesco Cicchella in "Bis"
Francesco Cicchella si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite.
La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate.
Sul palco, oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band composta da 8 elementi, diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto. Lo spettacolo è scritto da Francesco Cicchella, Gennaro Scarpato e Vincenzo De Honestis.
dal 29 al 31 Marzo, Silvio Orlando in "La vita davanti a se".
dal testo La Vie Devant a soi di Romain Gary (Emile Ajar)
direzione musicale Simone Campa, con l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre: Simone Campa (chitarra battente, percussioni), Maurizio Pala (fisarmonica), Kaw Sissoko Kora (Djembe), Marco Tardito (clarinetto, sax), scene Roberto Crea , disegno luci Valerio Peroni, costumi Piera Mura, assistente alla regia Maria Laura Rondanini, direttore di scena Luigi Flammia , fonico Gianrocco Bruno, riduzione e regia Silvio Orlando
Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Un autentico capolavoro "per tutti" dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo claustrofobico in deficit di ossigeno I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro quale funzione può e deve avere il teatro. Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momo’ e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: BISOGNA VOLER BENE
dal 19 al 21 Aprile, Cristina Donadio, Solis sting quartet Capone Bungt Bangt con "Strativari".
Strativari è un'esperienza musicale ed un viaggio dell'anima. Concepito come una suite, si compone di otto movimenti (con un Prologo ed un Epilogo) differenti per colori, dinamiche ed atmosfere.
Otto tavole, otto ritratti emotivi che toccano altrettanti affetti - il ricordo, la passione, il gioco, lo scontro, la fatica, la denuncia, il desiderio, la devozione - esplorati dal punto di vista dei napoletani.
Il progetto nasce dall'incontro tra due realtà musicali apparentemente molto distanti tra loro (eppure unite invisibilmente dalla comune matrice mediterranea) e tra strumenti con storie e tradizioni profondamente diverse: dal violino alla batteria, dalla scopa elettrica al violoncello, dalla viola al scatolophon.
Solis String Quartet e Capone & BungtBangt hanno deciso di condividere il palcoscenico in questo spettacolo (coordinato da Raffaele Di Florio e basato su un soggetto di Stefano Valanzuolo), cercando e trovando in Cristina Donadio un riferimento teatrale esplicito e presente.
L'obiettivo è quello di gettare uno sguardo disincantato su un territorio troppo spesso - e a sproposito - psicanalizzato, scandagliato, vituperato e troppo amato, cogliendo il tormento e l’estasi di una realtà contraddittoria e anche per questo affascinante.
Il processo creativo che origina Stradivari trae forza dalla pratica del lavoro collettivo. Il titolo, attraverso un gioco di parole, evoca il nome del liutaio più celebre di tutti i tempi e dunque rimanda ad una dimensione nobilmente classica.
Ma gli strati vari che compongono l'immagine di Napoli sottintendono una pluralità di linguaggi, stili, corpi e anime che forse non ha uguali altrove.
Così come la stratificazione geologica di un territorio racconta l'evoluzione morfologica del luogo, così il metodo usato per costruire la drammaturgia del lavoro musicale/teatrale ha adottato la 'stratificazione' della musica nelle sue infinite declinazioni, cercando di restituire allo spettatore le tante identità di una collettività, di un paese e di un’intera civiltà.

Fuori Abbonamento

4 e 5 Febbraio, 28 Marzo, Peppe Iodice in "So' Pep"
20 Marzo,
ore 21, Valentina Stella
23 Marzo
, Fabio Concato in concerto

Teatro Lendi, Via Alessandro Volta, 144, Sant'Arpino (CE)
Costo dell'abbonamento ai 10 spettacoli: 270 euro
Diritto di prelazione agli abbonati della stagione 2021/2022 fino al 17 settembre
Dal 19 al 24 settembre prelazione agli abbonati che vogliono cambiare il posto in platea, previa conferma dell'abbonamento con 50 euro di acconto entro il 17 settembre
Dal 26 settembre vendita libera ai nuovi abbonati
Contatti e sito web del Teatro Lendi: 081 8919620 / 347 8572222, info@teatrolendi.it, www.teatrolendi.it

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