Nostos Teatro
Aversa (CE) – dal 5 marzo 2022
Comunicato stampa
Sabato 5 Marzo, ore 21, Domenica 6
Marzo, ore 19, cazzimma&arraggia
Due sciarmati sono alle prese con
la più grande impresa manageriale e sportiva del XX secolo. Non hanno mezzi, non
hanno possibilità, eppure ci riescono. Anno 1984, Barcellona, ultimo giorno di
calcio mercato. I due improbabili dirigenti, chiusi da 59 giorni in una camera
d’albergo, attendono da Napoli una telefonata: la conferma che i soldi per Diego
Armando Maradona ci sono.
Da un sogno di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto
Coaching artistico e umano Armando Pirozzi
Corpi e voci Errico Liguori,
Fulvio Sacco
Occhi, mani e sapori Anna Verde
L' uomo in più Umberto
Salvato
Produzione incosciente Assemedianosocialclub
Mimmo Borrelli - Laboratorio intensivo - dall'11 al 13 marzo
Addentrarsi come un frate artigiano con rituale rispetto e
cinico blasfemo sberleffo nel laico santuario del mestiere ritenuto più inutile
del mondo: l’attore. Il quale come sacerdote è iniziatore e partecipe di un
rito.
Farsi attraversare e muovere nella ricerca del proprio stare, scenico,
tragico o comico, attraverso la memoria emotiva del proprio essere. Le emozioni
che risiedono nella pancia nel ventre osceno che costituisce il secondo cervello
per l’uomo, il primo ed unico per l’uomo attore.
Parlare di sé, non
attraverso sé, bensì attraverso l’altro da sé e le infinite possibilità di
essere e poter essere prima nella vita poi sulla scena
Imitare la danza della
propria voce che è già corpo. Risuonarla e seguirne il suo ricadere e le sue
vibrazioni nella cassa armonica che si fa azione
Correre sulle rotaie di un
doppio binario: da un lato la verità finanche, neo-realistica naturalistica,
quasi cinematografica, dello scavo emotivo, dall’altro però il sostegno di
questa pesante compromissione di attraversamento anche psicologico, attraverso
una forma precisa e costante, una danza della parola, su una scacchiera, dove
nulla viene lasciato al caso e tutto combatte in armonia sonora e percussiva.
La voce è corpo. La voce è il vero strumento emotivo della prosa e della verità
Solo nella più assoluta tranquillità di mettersi in discussione, di interrogarsi
attraverso le parole, con le parole, per le parole, plasmando e infondendo
concretezza sonora ad un vivo tormento, che a sua volta rende la lingua,
tormento stesso.
Il teatro è una cerimonia laica, così come lo era per i
greci; riacquista e tende ad ergersi come
un’assemblea, un tribunale popolare
in cui nessuno viene condannato ma ci si chiede dove stiamo andando, come
possiamo migliorarci, quali errori si sono commessi, attraverso un’espiazione
collettiva, una catarsi fluita dal pianto, il riso, il gioco, la compassione,
l’indignazione, l’emozione ovvero il teatro.
NOTE TECNICHE
Munirsi di tenuta di lavoro possibilmente
comoda e dai colori neutri (nero o grigio).
Ogni attore dovrà inoltre portare
offrire obbligatoriamente un monologo o un dialogo, oppure uno stralcio tratto
da una “pieces” da recitare e presentare come se fosse uno spettacolo, dunque a
memoria, sul quale poi si lavorerà singolarmente. Sono preferibili autori di
chiara fama di qualsiasi epoca fino alle soglie del teatro contemporaneo. Non
saranno in maniera più assoluta ammessi scritti e testi di propria fattura.
Il laboratorio si articolerà in tre fasi:
Fase: gioco fisico sull’organicità
del corpo e della parola.
Fase: studio e lavoro sui monologhi.
Mimmo Borrelli
Considerato il più grande drammaturgo e
teatrante italiano vivente (riportando tale pensiero da articoli di Franco
Cordelli, Franco Quadri, Renato Palazzi e molti altri critici in merito) è nato
a Napoli, il 7 maggio 1979, ma le sue origini sono a Torregaveta, epicentro dei
Campi Flegrei in cui dimora ed ambienta tutte le sue opere: scrivendo in
migliaia versi taglienti, originali e icastici, in una lingua viva e allo stesso
tempo reinventata dagli innumerevoli dialetti di quelle zone.
Attore, poeta,
regista, drammaturgo e scrittore. Dall’età di 18 anni “sopravvive”
artisticamente attraverso numerose e intense collaborazioni con le molteplici
piccole-grandi realtà dell’intricato panorama teatrale napoletano e non
Si
avvicina alla scrittura creativa in giovane età scoprendo presto il mondo del
teatro, all’età di 15 anni, inizia già da autodidatta a studiare drammaturgia e
a conseguire già diversi premi.
Dopo aver frequentato per un anno l’Accademia
di Teatro di Napoli diretta da Antonio Ferrante e Marzio Honorato, entra a far
parte della Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia, girando tutta
l’Italia e raccogliendo testimonianze della tradizione popolare italiana che
influenzeranno fortemente la sua scrittura. Durante i primi anni della sua
carriera da inizio a intense collaborazioni da attore e burattinaio,
intrecciando l’esperienza di cantante, attore con quella del teatro di figura di
strada, nonché dei Pupi napoletani e delle “guarattelle”; oltre l’intensissima
attività in tantissimi piccoli teatri napoletani: le vere e proprie botteghe
teatrali di questa città, dove ha conseguito la sua “praticale formazione”.
Tra il 2003 e il 2005 concepisce il suo primo lavoro drammaturgico: ’Nzularchia,
con il quale vince per la prima volta il Premio Riccione
Nel 2007, con il suo
secondo lavoro ’A Sciaveca, diretto dal regista Davide Iodice, vince il Premio
Tondelli. Da qui ha inizio un’intensa e proficua collaborazione con il
Mercadante Teatro Stabile di Napoli, che produrrà buona parte della sua
produzione.
Nel settembre 2010 approda al cinema con un cameo personalmente
scritto e interpretato nel film “Mozzarella Stories” di Edoardo De Angelis.
Nello stesso anno fa il suo debutto anche alla regia con “La Madre: ’i figlie
so’ piezze ’i sfaccimma”: rivisitazione del mito di Medea, prodotto dal
Mercadante Teatro Stabile di Napoli
Inizia a collaborare in maniera attiva
con il Piccolo Teatro Milano, che nell’ottobre 2014 ospiterà un suo monologo
ormai cult, Malacrescita che sta riscuotendo e nutrendo successi presso numerosi
Festival, in tutta Italia e all’estero
Nel 2011 per la Ubulibri di Franco
Quadri, pubblica la prima sua raccolta di testi teatrali con le opere
’Nzularchia e ’A Sciaveca
Nel settembre 2012 apre la stagione del Teatro San
Carlo di Napoli con la sua opera-poema “Napucalisse” per le musiche di Giorgio
Battistelli.
Nel 2014 da vita a quel progetto virtuoso di seminari e ricerche
antropologiche, presso la Chiesa “Santa Maria delle Anime del Purgatorio”,
meglio conosciuta come chiesa delle “capuzzelle”, dove da residenza, forma,
poesia e visione allo spettacolo divenuto cult Opera Pezzentella: osannato come
uno dei più grandi allestimenti degli ultimi anni, da critica e pubblico
Nel
2015 è mente ispirativa di quel gioiello di iniziativa culturale a tutto “campo”
nei Campi Flegrei che è Efestoval: Festival dei Vulcani.
Nel 2015 trionfa al
Premio Concetta Barra e ancora ai Premi Hystrio, dove attiva una collaborazione
col Teatro Piccolo di Milano. Qui con Roberto Saviano, firma e mette in scena il
testo “Sanghenapule: vita straordinaria di San Gennaro” con enorme impatto e
successo, confermandosi una delle personalità teatrali emergenti più importanti
del momento.
Tra il 2018 e il 2020 mette in scena al teatro San Ferdinando di
Napoli La Cupa, da molti considerato lo spettacolo più bello e importante degli
ultimi due decenni.
Nel giugno dello stesso anno Goffredo Fofi gli conferisce
il Premio Lo Straniero-Gli Asini per lo spettacolo dell’anno La Cupa
Sempre
con La Cupa ottiene due Premi UBU (drammaturgia e regia), il Premio della
Critica ANCT come miglior spettacolo dell'anno, il Premio San Gennaro e il
Premio Alfonso Gatto, tre Premi "Le Maschere" - ex Premio E.T.I. Gli Olimpici
del Teatro, Premio “Renato Nicolini”.
COME PARTECIPARE:
Per partecipare inviare curriculum
breve e una lettera motivazionale a info@nostosteatro.it entro lunedì 7 marzo.
Orari di lavoro: 11, 12 e 13 marzo, dalle ore 11.00 alle 19.30
Il laboratorio
è riservato a max 12 partecipanti e 5 uditori. Sarà richiesto Super Green Pass e
tampone con esito negativo effettuato in data 10 marzo 2022.
Il tampone potrà
essere effettuato gratuitamente presso il Centro Bio diagnostico Savarese, via
Nuovo Cottolengo, 15 Trentola Ducenta (CE).
Info costi e Prenotazioni:
info@nostosteatro.it, 081 399 26 60,
389 24 71 439
Nostos Teatro, Via Giacomo Brodolini, 6, Aversa (CE)