Piccolo Teatro Cts: stagione 2021-22
Caserta– dal 6 Novembre 2021
Comunicato stampa
6 Novembre, Ore 18, Il Piccolo
Teatro Cts invita tutti alla Festa per il teatro
Cerimonia di apertura e
presentazione alla stampa della nuova Stagione Teatrale
13 e 14
Novembre, Genere: Teatro Canzone, Piccolo Teatro Cts presenta Angelo
Bove in “Faber La Leggenda” (storie su Fabrizio De André)
Presentato, cantato
e interpretato da A. Bove
E’ una performance con percorsi musicali e sussidi
in video sulle tormentate vicende del poeta Fabrizio De André. Gli avvenimenti
che si racconteranno in questo allestimento, riguarderanno sia la vita privata
di Fabrizio De Andrè che gli stessi eventi da cui il cantante genovese ha tratto
l’ispirazione per dare musica e parole a canzoni come: Il Suonatore Jones, La
Guerra Di Piero, Una Storia Sbagliata, Bocca Di Rosa, Don Raffaè, Il Bombarolo,
Dolcenera, La Canzone Di Marinella, ecc. Tra le tante storie, si rivelerà anche
la fonte ispiratrice de La Canzone di Marinella che ha segnato la svolta
definitiva nella vita di Fabrizio De Andrè, facendogli abbandonare l’università
a pochi esami dalla laurea di giurisprudenza, preferendo la musica, anche grazie
ai primi contratti discografici. Un altro aspetto particolare di questo
spettacolo è la scelta di una messinscena garbata, sia per quanto riguarda il
volume morigerato delle basi musicali, che per la delicatezza dei momenti
narrativi e recitativi; oltre che ovviamente ad un’ esecuzione canora dei brani,
che pur rispettando la melodia di De André, offre una personale interpretazione
musicale che si contraddistingue ovviamente da quella originale, evitando così
di cadere in uno “scimmiottare” l’ineguagliabile Fabrizio De André.
20 e 21 Novembre, Genere: Teatro
Canzone, Gino Accardo in “Uocchie c’arragiunate”
Viaggio storico nella
canzone classica napoletana
Con Gino Accardo la canzone classica napoletana
trova un interprete di grande affermazione nel panorama della melodia partenopea
di tutti i tempi della cultura canora napoletana. Gino Accardo nasce al Vomero.
In alcune sue incisioni, brani di sua composizione, dove è viva, presente e più
che mai radicata l’ispirazione alla figura paterna, fino al punto che Gino gli
rende omaggio scrivendo un brano dal titolo Quann’è sera. Accardo, un accurato
conoscitore dei motivi della tradizione canora napoletana dal duecento al
novecento. Roberto Murolo, che lo ha sempre stimato volendolo al Suo fianco,
scrive tra l’altro in una lettera: ".....ricorda Gino, che Napoli ha bisogno di
giovani come te che porti avanti la vera cultura classica napoletana..." E’
stato protagonista in molte trasmissioni televisive: “La Vita In Diretta” (Rai
uno) “Uno Mattina” (Rai uno) “Serata d’onore” (TMC) “Stelle del Mediterraneo”
(Rete 4) “Il Canta Giro” (Rai International) “Premio Calabria” (Rai Tre) “ Miss
Italia in Campania (Rai uno) Il riconoscimento maggiore alle straordinarie
qualità canore/artistiche vengono premiate quando ha l’onore di cantare nel
concerto al Campidoglio davanti al Presidente della Repubblica Italiana il Dr.
Carlo Azeglio Ciampi. Numerosi sono stati i suoi concerti in Italia e
all’estero: Croazia, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Svizzera,
Australia, Canada. La canzone classica napoletana è un repertorio musicale
sviluppatosi a Napoli dagli inizi dell’ottocento all’immediato secondo
dopoguerra. Definita epoca d’oro della canzone napoletana, la stessa vede tra
gli autori e compositori importanti poeti e parolieri, per lo più napoletani,
nonché illustri personalità della lirica che hanno tramandato nel tempo i brani
del repertorio. Due le grandi colonne portanti di questo immenso e prezioso
repertorio: Roberto Murolo e Sergio Bruni "la voce di Napoli". Memorabili sono
le loro antologie della canzone napoletana riproposte più volte nell’arco della
loro lunghissima e prestigiosa carriera.
27 e 28 Novembre, Genere:
Teatro, Pietro Cerchiello in “Como una volta”
La storia straordinaria di
Angelo Rota emigrato in America
Como una Volta è la storia di Angelo Rota,
figlio di genitori bergamaschi, nato e cresciuto a Como, emigrato negli Stati
Uniti per cercare fortuna. Una storia di tempi passati dunque, ma quanto mai
attuale. I momenti più espressivi dell’esistenza di Angelo Rota, ci sono narrati
da Pietro Cerchiello, che nelle vesti del protagonista, utilizzando un
linguaggio a tratti poetico, ironico, goffo, istintivo, rabbioso e malinconico,
racconta tutta la vita di Angelo. Una storia semplice e apparentemente lontana,
ma nello stesso tempo, così complessa e vicina a noi: Angelo Rota, si trova da
operaio su un’impalcatura, al quarantesimo piano di un grattacielo e guarda il
cielo davanti a sé, sotto la strada. E in un momento di occasionale silenzio,
Angelo fa cenno a Frankie, un altro operaio che è con lui sull’impalcatura, di
non rompere quel silenzio, di non parlare, ma di ascoltare. Che cosa? Il
silenzio stesso. E il silenzio è appunto il tema fondante di questa pièce. O
meglio, il tentativo di dare voce al silenzio. Dare voce a chi ogni giorno
guarda, ascolta, vive, senza però poter esprimere il proprio pensiero, le
proprie emozioni, senza avere qualcuno con cui farlo. Dopo un breve “ascolto”
del silenzio, Angelo inizia a raccontare a Frankie la sua storia, cominciando
dalla notte del 31 dicembre 1894 a Como, in piazza Cavour, dove la gente si
accalcava, rideva, scherzava, aspettando impazientemente l’arrivo della
mezzanotte. A casa Rota, invece, Anna attendeva nervosamente che sua sorella
partorisse il proprio figlio. Data e luogo, questi, in cui nacque proprio Angelo
Rota, tra le grida e la festa per l’anno nuovo. Racconta poi dell’infanzia,
della scuola, dei genitori, di un padre che non ha mai conosciuto. Racconta di
Como, della Chiesa, del primo lavoro, e della decisione di partire a 14 anni per
l’America. Quell’America in cui tutti possono diventare grandi. Quell’America
che cambierà per sempre sia la vita di Angelo sia quella di altri cinque milioni
di emigranti italiani.
4 e 5 Dicembre, Genere:
Teatro Comico Musicale, Alessia Moio in “Chantosamente & Scugnizza”
E’ uno spettacolo comico musicale, condotto, cantato e diretto da Alessia Moio.
Tra musica, balli e canzoni, l’artista napoletana proporrà, in questa pièce,
anche dei “sexy” cambi di costume a scena aperta, realizzati però da dietro uno
schermo, che proietterà la sua ombra, e attraverso clip vocali e immagini,
omaggerà Ferdinando Russo, la serenata, la macchietta, la chantosa, Totò, Libero
Bovio. Insomma metterà ciò che determinò il periodo d’oro del varietè e della
canzone di Napoli. Alessia Moio è una ragazza brillante e poliedrica, conquista
il pubblico con la sua voce e il suo carisma, quando canta è difficile non farsi
rapire dalla sua voce e dalle sue interpretazioni. Cantante, mandolinista,
“tammorrara”, attrice, definita da tutti i critici Napoletani una delle più
belle voci di Napoli. Alessia è nata a Napoli, ha studiato canto e
interpretazione della Canzone Classica Napoletana. Diplomata al conservatorio di
Napoli in Mandolino. Alessia ripropone nei più rinomati successi, sapientemente
arrangiati, con interessante incursioni dei brani più belli del panorama
Napoletano. Il rispetto e gli applausi la spingono sempre a migliorare e
perfezionarsi in perenne crescita professionale. Alessia è senza dubbio un
talento di grande spessore artistico.
11 e 12 Dicembre, Genere:
Teatro, La Mongolfiera Spettacolo presenta “Trent’anni di matrimonio” di P.
Infante
Diretto e interpretato da Pippo Infante e con Daniela Rossetti
Trent’anni di matrimonio è una commedia tratta dall’omonimo libro pubblicato
dalla casa editrice La Mongolfiera, la stessa che ha anche prodotto tale
spettacolo. L’allestimento di questa messinscena è a cura di Pippo Infante che
nelle vesti di autore, regista e interprete, proporrà uno spettacolo a tematica
seria ma sicuramente a tratti divertente. In scena oltre allo stesso autore ci
sarà anche Daniela Rossetti. La trama di questa pièce, ambientata nell’ epoca
attuale, mette a nudo la difficile convivenza dei protagonisti, a causa delle
differenti vedute culturali: quella partenopea e quella calabrese. La vicenda
racconta di un crollo interiore dell’uomo, un malessere che riemergerà
soprattutto dopo il matrimonio della figlia, perché si scoprirà che tale
malessere era già presente dall’età adolescenziale della stessa figlia.
18 e 19 Dicembre, Genere: Teatro Cabaret, Carmine Pettorino e
Gaetano Salomone in “Un ecobonus…di cabaret”
Questo
spettacolo nasce da momenti di comicità realmente accaduti ai nostri due
protagonisti di questa pièce: Carmine Pettorino e Gaetano Salomone. E tra i
tanti, uno di questi episodi è stato tratto proprio dalla circostanza in cui,
gli stessi attori, dopo essersi esibiti, hanno sentito dire dal pubblico: i
comici sono brutti, però che facce simpatiche hanno… Ecco che allora,
sull’argomento simpatia, uno dei cabarettisti ha avuto una ironica ispirazione,
sulla simpatia di un’altra, ma tanto tanto….simpatica persona: la propria
moglie. Infatti lo stesso dichiarerà che ha una moglie molto sveglia, e che
contrariamente a lui, lei sa usare molto bene internet; E ciò fa scaturire
situazioni paradossali che, essendo egli un marito napoletano con un nonno che
gli dava sempre consigli su tutto, non ha mai avuto bisogno di un “telefonino”.
Perciò tale marito, non conoscendo bene la moderna tecnologia degli
“smartphone”, si ritrova catapultato in un ingarbugliato e idilliaco rapporto
con la moglie. In ogni modo, i fautori di questo show, affermano che in questo
spettacolo hanno inserito anche battute che facevano da ragazzi dietro ai loro
professori, oltre che dall’essere stati loro stessi goffi, in situazioni
paradossali. Altri argomenti trattati, nascono dal traffico, dalla sanità, dalle
vacanze, dalla sessualità, ecc. Argomenti che convivono, si mescolano, e spesso
ci travolgono nel divenire del quotidiano. Infine i nostri protagonisti
tenteranno di rispondere ad uno dei più grandi quesiti della nostra epoca: ma la
realtà può superare la fantasia?
25 e 26 Dicembre, Genere: Teatro
Canzone, Gino Accardo in “Uocchie c’arragiunate”
La canzone
classica napoletana, con Accardo, trova un interprete di grande affermazione nel
panorama della melodia partenopea di tutti i tempi della cultura canora
napoletana. Gino Accardo nasce al Vomero. In alcune sue incisioni, brani di sua
composizione, dove è viva, presente e più che mai radicata l’ispirazione alla
figura paterna, fino al punto che Gino gli rende omaggio scrivendo un brano dal
titolo Quann’è sera. Accardo, un accurato conoscitore dei motivi della
tradizione canora napoletana dal duecento al novecento. Roberto Murolo, che lo
ha sempre stimato volendolo al Suo fianco, scrive tra l’altro in una lettera:
".....ricorda Gino, che Napoli ha bisogno di giovani come te che porti avanti la
vera cultura classica napoletana..." E’ stato protagonista in molte trasmissioni
televisive: “La Vita In Diretta” (Rai uno) “Uno Mattina” (Rai uno) “Serata
d’onore” (TMC) “Stelle del Mediterraneo” (Rete 4) “Il Canta Giro” (Rai
International) “Premio Calabria” (Rai Tre) “ Miss Italia in Campania (Rai uno)
Il riconoscimento maggiore alle straordinarie qualità canore/artistiche vengono
premiate quando ha l’onore di cantare nel concerto al Campidoglio davanti al
Presidente della Repubblica Italiana il Dr. Carlo Azeglio Ciampi. Numerosi sono
stati i suoi concerti in Italia e all’estero: Croazia, Germania, Francia,
Belgio, Spagna, Grecia, Svizzera, Australia, Canada. La canzone classica
napoletana è un repertorio musicale sviluppatosi a Napoli dagli inizi
dell’ottocento all’immediato secondo dopoguerra. Definita epoca d’oro della
canzone napoletana, la stessa vede tra gli autori e compositori importanti poeti
e parolieri, per lo più napoletani, nonché illustri personalità della lirica che
hanno tramandato nel tempo i brani del repertorio. Due le grandi colonne
portanti di questo immenso e prezioso repertorio: Roberto Murolo e Sergio Bruni
"la voce di Napoli". Memorabili sono le loro antologie della canzone napoletana
riproposte più volte nell’arco della loro lunghissima e prestigiosa carriera.a
1 e 2 Gennaio, Genere: Teatro
Canzone, Roby Dei Rossi in “Omaggio a Mimi’”
Canzoni e storie su Mia Martini
a cura di Roby Dei Rossi
In scena ci sarà Roberta Dei Rossi, in arte ROBY che
canterà i maggiori successi di Mimì. E saranno proprio quei brani autobiografici
che hanno incredibilmente accomunato gli stessi episodi di vita privata
dell’artista Roby con quella della magnifica Mia Martini. Brani come: Col tempo
imparerò, E non finisce mica il cielo, Credo, Donna, Fammi sentire bella,
Volesse il cielo, Piccolo uomo, Minuetto, La nevicata del 56, gli uomini non
cambiano, Almeno tu nell’universo, Cummé. Mimì (così era chiamata in famiglia)
trascorse l’infanzia nel maceratese, a Porto Recanati, e mostra subito uno
spiccato coinvolgimento per il mondo della canzone italiana, allora dominato
dalla radiofonia, ben prima dunque della diffusione del piccolo schermo
televisivo. Inizia dunque a cantare all’interno di feste e balere, e dopo aver
effettuato diverse serate come cantante intrattenitrice, e aver tentato alcuni
piccoli concorsi per voci nuove, nel 1962 convince la madre ad accompagnarla a
Milano, in cerca di un’audizione nella speranza di ottenere un contratto
discografico. Trasferitasi a Roma con la madre e le sorelle, tenta di emergere
nuovamente formando un trio assieme alla sorella Loredana e al suo amico Renato
Fiacchini (successivamente Renato Zero), guadagnandosi anche da vivere con un
modesto impiego presso il sindacato dei cantanti e dei cantautori.
8 e 9 Gennaio, Genere: Teatro
Canzone, Piccolo Teatro Cts presenta Angelo Bove in “Faber La Leggenda” (storie
su Fabrizio De André)
Presentato, cantato e interpretato da A. Bove
15 e 16, 22 e 23, 29 e 30 Gennaio, Genere: Teatro Comico
Musicale, Angelo Bove e Pippo Infante in “ Broadway napoletano” scritto e
diretto da A. Bove
Divertentissimo mini “musical/cabaret" in napoletano e non
5 e 6 Febbraio, Genere: Teatro, Antonio Mocciola presenta
“Verguenza” (ANNULLATO)
scritto e diretto da A. Mocciola, con Giuseppe Ariano, Andrea
Cancelliere, Francesca Davide
12 e 13 Febbraio, Genere:
Teatro Cabaret, Luca Mastrolitti in “Varieta’” (ANNULLATO)
diretto da L. Mastrolitti
Viaggio nel varietà con Luca Mastrolitti e Mary Triggiano
19 e 20
Febbraio, Genere: Canzone umoristica, Nicola Salvati in “Cabaret &
l’autentica macchietta napoletana” (ANNULLATO)
Con Nicola Salvati e Maurizio Apicella
alla chitarra
26 e 27 Febbraio,Genere: Teatro, Antonio
Mocciola presenta “Gli smarriti” di A. Mocciola
Regia di G.Fiscariello con
I. Buonaiuto e M. Civitillo
Una festa di compleanno senza invitati. In
questo scenario un incontro casuale (o forse no) tra un ragazzo e una ragazza
scatena una serie di equivoci e salti temporali, a comporre un mosaico che
soltanto alla fine, con l’ultimo sconvolgente tassello, rivela la sua vera
natura. In uno spettacolo teso, surreale e spiazzante, Antonio Mocciola tesse
trame intricate e allo stesso tempo coerenti, in cui la violenza tace, e la pace
urla. Ilaria Buonaiuto e Vittorio Brandi, diretti da Giuseppe Fiscariello,
entrano ed escono dal tempo, indossando maschere di volte in volta più reali, e
quindi agghiaccianti. “Gli smarriti” sono loro: figure a metà, esistenze
sospese, nodi irrisolti che nascono da lontano, e da lontano (ancora) stringono
alla gola, fino alle estreme conseguenze
Sabato 5 marzo, ore
21, "Varieta’" scritto e diretto da Luca Mastrolitti,
in scena lo stesso
Mastrolitti con Giulia Chiarappa.
Per salvare le sorti di un teatro, un duo
comico decide di metter su un nuovo spettacolo ripercorrendo il magico mondo del
varietà, dell'avanspettacolo. Un atto unico, durante il quale sorridere dalla
prima all’ultima battuta, con gag del passato, adatto a tutte le età. Un piccolo
omaggio al varietà del tempo che fu attraverso il ricordo di un grande del
genere: il barese Pippo Volpe e non solo. Insomma, sessanta minuti di puro
divertimento, perché in fondo ridere fa bene!
domenica 6 marzo,
ore 19, Piccolo Teatro Cts presenta Angelo Bove in "Faber La Leggenda"
Queste
le note di “Faber” una performance con percorsi musicali e sussidi in video
sulle tormentate vicende del poeta Fabrizio De André. Gli avvenimenti che si
racconteranno in questo allestimento, riguarderanno sia la vita privata di
Fabrizio De Andrè che gli stessi eventi da cui il cantante genovese ha tratto
l’ispirazione per dare musica e parole a canzoni come: Il Suonatore Jones, La
Guerra Di Piero, Una Storia Sbagliata, Bocca Di Rosa, Don Raffaè, Il Bombarolo,
Dolcenera, La Canzone Di Marinella, ecc. Tra le tante storie, si rivelerà anche
la fonte ispiratrice de La Canzone di Marinella che ha segnato la svolta
definitiva nella vita di Fabrizio De Andrè, facendogli abbandonare l’università
a pochi esami dalla laurea di giurisprudenza, preferendo la musica, anche grazie
ai primi contratti discografici. Un altro aspetto particolare di questo
spettacolo è la scelta di una messinscena garbata, sia per quanto riguarda il
volume morigerato delle basi musicali, che per la delicatezza dei momenti
narrativi e recitativi; oltre che ovviamente ad un’ esecuzione canora dei brani,
che pur rispettando la melodia di De André, offre una personale interpretazione
musicale che si contraddistingue ovviamente da quella originale, evitando così
di cadere in uno “scimmiottare” l’ineguagliabile Fabrizio De André.
sabato 12 marzo, ore 21,30, e domenica 13, ore
19, la compagnia teatrale Volumineide&Ragtime in "Fuorisede" scritto e diretto
da Brando Improta.
Gli interpreti della commedia, oltre allo stesso
autore/regista Improta, sono: Roberta Caruso, Alberto Vito, Federico De Luca,
Federica Turco, Alessandro Piemontese, Margherita Caiazzo.
Questa la trama:
Giorgio, Sergio e Luciano sono tre studenti fuori sede. A corto di soldi per
pagare l’affitto del loro appartamento, sono costretti a mettere un annuncio
online per trovare un quarto inquilino. Da loro si presenta Federica, una
ragazza in fuga dalla famiglia ricca e iperprotettiva che la vorrebbe
costringere ad accettare le loro scelte, dagli studi fino al ragazzo che
dovrebbe frequentare. I tre fuori sede accettano con riluttanza la ragazza come
inquilina, perché sperano di poter contare sui soldi della sua famiglia per
l’affitto. Col passare del tempo la convivenza tra i quattro diventerà molto
difficile, a causa dei caratteri differenti, e sarà fonte di molteplici scontri
tra Federica e Giorgio, che ha una personalità particolarmente maschilista ed
egoista. Federica chiederà proprio a Giorgio di trasformarla per conquistare un
ragazzo di cui è innamorata. Tra equivoci vari e situazioni grottesche, Giorgio
cercherà di aiutarla e di cambiarla, ma finirà per innamorarsi proprio lui della
ragazza, mettendo in discussione lo stile di vita fino a quel momento condotto.
19 e 20 Marzo,
“Tutta colpa del Covid”, con Massimo Burgata e Gino Accardo
Con questo
Spettacolo, Massimo Burgata e Gino Accardo si sono ispirati alla tipologia del
Teatro Canzone in un gioco di contaminazioni: Gli artisti si divertiranno ad
invadere il repertorio dell’uno e dell’altro, in una performance straordinaria.
Lo spettacolo vuole essere un’esperienza in cui lo spettatore viene catapultato
in un contesto autenticamente "Napoletano " con i suoni, la lingua, e i modi di
fare del napoletano. Gino e Massimo, dopo una lunga assenza, si ritrovano
insieme e riprendono da dove hanno lasciato diversi anni addietro: ecco alcuni
lavori teatrali del passato dei due artisti: “Come si canta e ride a Napoli”,
“Quante storie”, “Non ci resta che ridere” ecc...Abbiano chiesto a Massimo
Burgata e Gino Accardo su cosa verte lo spettacolo. Gino é convinto di portare
la napoletanità musicale con i suoi brani....mentre Massimo la napoletanità
comica...chi farà meglio? chi la spunterà? lo scopriremo a teatro. A voi l’ardua
sentenza. Lo spettacolo verrà presentato/condotto dall’intervento di Francesco
Vitulano.
Inoltre le due serate ospiteranno l’intervento della scrittrice
Mariarosaria Canzano che attraverso il racconto di una mamma speciale, enuncerà
il suo libro dal titolo “Coraggio, storia di un bambino autistico”
26 e 27 Marzo, Genere: Teatro Comico, Compagnia “Ma chi mo ffa
fa teatro” in “La doppia vita dei numeri” regia di A. Scarpato con C. Cirillo,
E. Gattullo, F. Serrapigli, A. Pinto, A. Scarpato
2 e 3 Aprile,
Genere: Teatro, Compagnia I Sannino in “Il berretto a sonagli”
regia di Roberto Azzurro. Con: Veria Ponticiello, Salvatore Sannino, Luca
Lombardi, Angela Magno, Giovanna Sannino, Antonio Ciotola, Stefania Ciancio e
Flora Volpicelli.
Diversi personaggi di questa commedia si trovano in una
situazione di dilemma, di tipiche situazioni paradossali in cui l'individuo
resta quasi senza via di uscita. Fana, la vecchia balia, sa che Beatrice vuole
denunciare l'adulterio del marito e quindi sarebbe suo dovere evitare disastri e
riferire tutto al fratello di Beatrice, Fifì, affinché quest'ultimo la convinca
a non commettere pazzie; d'altro canto, non può farlo perché, come serva
obbediente, non può opporsi alla padrona Beatrice che le ha imposto il silenzio.
Il delegato Spanò dovrebbe accettare la denuncia, ma sa che, adempiendo al suo
dovere di funzionario, si metterebbe contro il cavaliere che è in pratica il suo
padrone. Ciampa ama la moglie e soffre, ma deve tollerare l'adulterio da parte
del cavaliere, cui egli è asservito; inoltre, pur amando profondamente la sua
donna, nello stesso tempo pensa di ucciderla. Meno ricco di conflitti è il caso
di Beatrice, ma il suo atteggiamento privo di dubbi o ripensamenti viene presto
punito. Un tema sicuramente di primo piano è quello che emerge dalla novella
Certi obblighi ripresa dalla commedia: l'individuo è costretto a difendere il
suo prestigio sociale, il pupo, quel pupazzo con cui nascondiamo la meschina
realtà di ognuno di noi, anche a costo di pagare un prezzo altissimo, sino al
punto che Ciampa, per mantenere integro il suo onore, potrebbe essere costretto
ad uccidere la moglie.
9 e 10 aprile, Genere: Teatro Comico
Musicale, Angelo Bove e Pippo Infante in “ Broadway napoletano” scritto e
diretto da A. Bove
E’ uno spettacolo prevalentemente musicale, oltre ad
essere composta da sketch da cabaret, eseguiti per la maggior parte in lingua
napoletana. Questa messinscena e stata opportunamente “apparecchiata” per
proporre una comicità, certamente con licenziosità impudica, ma senza dubbio con
notevole ironia, evitando un calo di stile. Si assisterà a un’aberrante e
ironica scenetta di anziani coniugi, che per dare nuovo brio sessuale al loro
degenerato rapporto, decidono di pubblicare un annuncio per trovare un “terzo”,
e provare a fare sesso a tre. Si alterneranno vari siparietti comici sotto forma
d’indovinelli, oltre che, personaggi come l’onorevole Tartaglia (balbuziente)
alle prese di un anomalo comizio elettorale. Si trascorreranno momenti musicali
con una sana allegria. In questo periodo particolare, è arrivato il momento di
cambiare l’itinerario culturale: la medicina ufficiale ci dice che il sorriso e
la musica rappresentano la naturale cura contro la depressione e la negatività,
soprattutto quando le circostanze si presentano avverse come quelle attuali. E
allora! Che aspettate! Curatevi, vaccinatevi con una dose massiccia di questo
spettacolo, perché Broadway Napoletano è la clinica del sorriso, il luogo ideale
per combattere la depressione e la negatività. In questa clinica del sorriso, “i
pazienti” saranno curati dai “professori/comici” Angelo Bove e Pippo Infante,
che inietteranno forti dose di risate in cambio di semplici applausi.
16 e 17 Aprile, Genere: Teatro, Antonio Mocciola presenta “La
soggezione”
di A.Mocciola regia G. Fiscariello con Giuseppe Carosella e
Antonio Gentile
23 e 24 Aprile, Genere: Teatro Canzone,
Piccolo Teatro Cts presenta Angelo Bove in “Faber La Leggenda” (storie su
Fabrizio De André)
Presentato, cantato e interpretato da A. Bove
30 Aprile e 1 Maggio, 7 e 8 maggio, Genere: Teatro, Piccolo Teatro Cts
presenta Angelo Bove in “La testa nel cesto” di M. Tagliafierro
Viaggio
storico del potere attraverso la storia
Attenzione! il programma potrebbe variare: per info e
prenotazioni tel. 330.713278 - oppure info su Facebook: Angelo Bove (Piccolo
Teatro Cts)
Orario: Sabato ore 21,00 - Domenica ore 19,00 - quota associativa
annuale ripartita per ogni singolo spettacolo: Euro 10
Piccolo Teatro Studio, Via L. Pasteur
6, Caserta