Napoli Teatro Festival al Belvedere
S. Leucio (CE) – dal 22 al 26 giugno 2020
Comunicato stampa
Edizione 2021, diretto da Ruggiero Cappuccio. Unica data in
provincia di Caserta:
10 Luglio,
ore 21, Belvedere di San Leucio
(CE), "L'uomo che oscuro' il Re Sole" di Francesco Niccolini, con Alessio
Boni e Alessandro Quarta
Una dichiarazione d’amore al teatro e a chi al
teatro dedica la vita salendo sul palcoscenico ogni sera, costi quello che
costi. Una dichiarazione d’amore, dignità e orgoglio professionale quanto mai
importante oggi, anno secondo dell’era della pandemia universale, che obbliga i
teatranti a pagare il prezzo più duro e, molto probabilmente, sproporzionato e
punitivo.
Che la condizione dell’attore sia difficile, e che sconti una colpa
equivalente al peccato originale, non è una novità: attori musicisti e
drammaturghi, ogni qualvolta hanno pfatto professione di indipendenza e libertà,
sono sempre stati i primi a esporsi al rischio della furia del potere e i primi
a pagare. È stato così nell’antichità, e ancora di più nel medio evo, quando
dopo l’anno Mille il teatro è risorto, ma pagando un prezzo durissimo, ancora
più feroce da fine Cinquecento, quando la Controriforma si è scagliata contro il
palcoscenico, diventato luogo per eccellenza del demonio, e dunque contro
attori, musicisti, scrittori e compositori: istrioni, ruffiani, prostitute,
stregoni, ambasciatori di Satana.
E non c’è esempio più potente, comico e
tragico della storia del più grande attore e autore del Seicento francese: il
figlio di un tappezziere parigino, nato con il nome di Jean-Baptiste Poquelin ma
diventato immortale con il suo nome d’arte, Molière.
La sua vita è una
incredibile summa di avventure e soprattutto rocambolesche disavventure, fiaschi
clamorosi e ancora più clamorosi successi, grandi amori, gelosie, atroci
sospetti di incesti, spettacoli sublimi dalla risata amara, coraggiosi e
taglienti: tragediografo fallimentare, Molière aveva trovato nella farsa e nella
commedia il terreno perfetto che gli permise di fare grandi affreschi del suo
tempo, della società parigina e di corte, affreschi infarciti di critiche feroci
a molte delle più potenti lobby del tempo: ridicole e potentissime signore da
salotto, mercanti vecchi e avidi, filosofi, nobili cortigiani falsi corrotti e
ipocriti, preti farisei, e soprattutto dottori arroganti e incapaci.
Molière
incarna il nuovo mondo: è un pefetto esempio di figlio di nessuno, uno di quei
giovani che non ha un titolo aristocratico ma che si forma studiando, con
applicazione e una gran voglia di sporcarsi le mani. Condivide lo stesso destino
familiare di William Shakespeare, Galileo Galilei, Miguel de Cervantes, tutti
umili figli di uomini e donne del popolo, bottegai, musicisti, spesso totalmente
squattrinati: è una rivoluzione grande come quella copernicana, che
improvvisamente permette a chiunque – non solo a nobili e religiosi – di
diventare “qualcuno”.
Ma il nostro Jean Baptiste Poquelin è molto più di
qualcuno. Diventa amico intimo del re, e non un re qualunque: Luigi XIV, meglio
noto come il Re Sole, uno dei sovrani più famosi di tutta la storia, eppure –
come fama e immortalità – infinitamente più piccolo di questo figlio di un
tappezziee, capace, con la sua arte scenica e la sua coraggiosa, costante
denuncia, di oscurare anche il Sole…
Un racconto teatrale per voce e musica,
una doppia narrazione intrecciata per raccontare vita disavventure e morte di
Molière insieme ai suoi dèmoni e al suo teatro: tutto d’un fiato. Come una
strepitosa lunghissima e tragicomica storia d’amore, ardore e passione.
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dell’evento; in regione a partire da due ore prima)
BIGLIETTI
Intero € 8 / Ridotto under 30 e over 65 € 5
Letteratura € 5
Prove aperte € 4
Mostre gratuito
Gratuito riservato ai
diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno
sociale
https://campaniateatrofestival.it