Teatro Ricciardi: stagione 2019-2020
Capua (CE) – dal 26 Novembre 2019 al 2 Aprile 2020
Comunicato stampa
26 novembre, ore 20:30, Biagio
Izzo in "Tartassati dalle Tasse"
scritto e diretto da
Eduardo Tartaglia
“Io le tasse le pagherei. Se solo però poi le
cose funzionassero veramente!” Quante volte anche la nostra coscienza di pur
buoni ed onesti cittadini ha segretamen- te partorito concetti del genere? E se
poi davvero ragionassimo tutti quanti sempre così, come e perché mai le cose
potrebbero veramente funzionare? Sarà costretto improvvisamente a domandarselo
anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel
settore della ristorazione, nipote e figlio di baccalaiuolo ora proprietario
orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda, che dopo
tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche
grazie a qualche piccola “furbizia” di contribuente… E che si ritroverà invece
in balia di mille peripezie e problemi.
12 dicembre, ore 20:30,
Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno in "I Soliti ignoti"
dal film di Mario Monicelli, Cecchi D’Amico, Age&Scarpelli regia
Vinicio Marchioni
La commedia è la prima versione teatrale del
mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico
imperdibile della cinematografia italiana e non solo.
Le gesta maldestre
ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene
rituffandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento
è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a
trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana. Il cast
si avvale di attori di primo piano cresciuti alla lezione di quei mostri sacri
della recitazione che sono stati Gassman, Mastroianni, Totò e gli altri attori
del film. Uno spettacolo divertentissimo ed emo- zionante, assolutamente da non
perdere
30 dicembre, ore 20:30, Isa Danieli
in "Raccontami"
testi e
versi di A. Ruccello, E. Moscato R. Cappuccio, L. Wertmuller. regia: Isa Danieli
Un percorso di donna e di attrice che ha attraversato e attraversa i
generi più diversi delle forme teatrali esistenti. Dal gradino più basso,
quello della Sceneg- giata, alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino
ad incarnare le parole di au- tori contemporanei che hanno scritto per lei. Da
L. Wertmuller a U. Chiti, Ruccello, Santanelli, Moscato, fino al recente Rug-
giero Cappuccio. Una tradizione teatrale antichissima, tradita e amata al tempo
stesso. Parole soffiate fino al cuore di chi ascolta, per trattenerle, perchè
rimbalzino in un’eco mai rassegnato e muto. “Sono contenta di condividere con
voi un privilegio specialissimo: quello di aver dato voce, per un quarto di
secolo, ad autori che hanno scritto per me storie che narravano quegli e questi
anni: la forza, la fragilità, i vizi e le virtù dei personaggi che ho interpretato, sono imbrigliati nei ricordi e in questa lettura ce n’è una
testimonianza, che voglio salutare insieme a voi .
29 gennaio 2020,
ore 20:30, Massimo Lopez e Tullio Solenghi in "Massimo Lopez e Tullio Solenghi
show"
scritto da Massimo Lopez e
Tullio Solenghi
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme
sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di
cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company che esegue dal vivo
la partitura musicale: uno spettacolo che dopo due stagioni trionfali si avvia
alla terza con sempre rinnovata passione.
Ne scaturisce una scoppiettante
carrellata di voci, imitazioni, scketch, performan- ce musicali,
improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari camei, l’incontro tra
papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto
di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini….In
quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del
palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del
loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
13 febbraio,
ore 20:30,
Carolina Rosi e Gianfelice Imparato in "Ditegli sempre di sì"
Una commedia in
bilico tra la pochade e un vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui
Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando
a Michele Murri, il protagonista, i tratti araldici della sua magistrale
leggerezza. L’intreccio è di una semplicità disarmante: un pazzo, erroneamente
congedato come guarito dal manicomio che lo ha ospitato, torna a casa dalla
sorella Teresa e inizia, lucidamente, furiosamente, a sperimentare, e
stravolgere, gli effetti della cosiddetta normalità. Il luogo dove siamo
convocati è il tipico interno piccolo-borghese di Eduardo, il salottino, e
subito diviene lo specchio scheggiato della follia del protagonista, l’antro
in cui la sua mente può elaborare, manipolare, e distorcere, i ragionamenti e i
sofismi di chi gli viene a tiro, scardinandone la fragilità e la vanità.
26 febbraio, ore 20:30, Carlo Buccirosso in "La
rottamazione di un italiano perbene"
con Rosalia Porcaro
Alberto Pisapìa gestisce un ristorante di
periferia ormai sull’orlo del fallimento! Da quasi quattro anni, vive una
situazione di grande disagio psichico che negli ultimi tempi ha assunto la
conformazione di un vero e proprio esaurimento nervoso! Difatti, un pò a
causa della crisi econo- mica del paese e della propria attività di ristorazione
di riflesso, e anche a seguito di una serie di investimenti avventati consigliati dal fratello Ernesto, suo avvocato e socio in affari, Alberto si è
ritrovato a dover combattere una personale disperata battaglia contro gli
attacchi spietati dell’Equitalia e la malvagità di sua suocera Clementina,
spietato ed integerrimo funzionario della agenzia delle Entrate! Un incubo dal
quale potersi liberare solo grazie all’amore della famiglia che si prodigherà
per salvare la vita di un onesto contribuente, di questa Iniquitalia.
12 marzo, ore 20:30, Lucio Pierri, Ida Rendano e Claudia
Mercurio in "La scommessa"
di Lucio Pierri e Lello
Marangio regia Lucio Pierri
Una notte come tante, la vita della “Napoli
bene” viene improvvisamente sconvolta in un noto night della movida partenopea.
La morte di un giovane imprenditore, apparentemente avvenuta per cause naturali,
cela in realtà un quadro fitto di intrecci di persone, legate tra di loro da una
passione diventata ben presto una dipendenza: la ludopatia…pur di vincere, si è
disposti a tutto. Pur di assaporare soltanto per un istante che può sembrare
eterno, l’estasi del piacere per aver saputo sfidare e battere la sorte. E’
questa la nuova trama dell’ultimo libro di Stephen king?…macchè! E’ il plot
della nuova commedia di Lucio Pierri e Lello Marangio, prodotta da Fratelli Di
Versi, dove i contorni del Thriller spionistico e psicologico sono lo spunto
alla comicità esilarante e frenetica a cui i due autori hanno saputo abituarci
negli anni. La scommessa sarà lo spettacolo sorpresa dell’anno…non ci credete?
Scommettiamo?
2 Aprile, ore 20:30, "Così Parlò Bellavista"
dal film e
romanzo di L. De Crescenzo, regia Geppy Gleijeses
In occasione del 90°
compleanno di Luciano De Crescenzo, Alessandro Siani e Geppy Gleijeses
adattano per il teatro il film di culto e il romanzo “Così parlò Bellavista”. Un
omaggio doveroso, grande affresco corale sugli “uomini d’amore” e “gli uomini di
libertà”, lo spettacolo tenderà a riproporre le scene più esilaranti del film
come “il cavalluccio rosso”,” la lavastoviglie”, “ il Banco Lotto”, “la ‘500
tappezzata di giornali” e naturalmente il mitico contrasto tra il professor
Bellavista e il direttore dell’Alfasud Cazzaniga. Ma anche con inserti di grande
filosofia di vita di De Crescenzo, che nel cenacolo snocciolerà deliziando i
suoi discepoli.
La scenografia riprodurrà la facciata del grande palazzo
di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e
vari elementi carrellati subentranti dai lati. Con le musiche originali di
Claudio Mattone e ricordando sempre lo storico coautore di quel film: Riccardo
Pazzaglia
Teatro Ricciardi - Largo Porta Napoli,
Capua (CE)
Tel. +39 0823 963874 - Email:
info@teatroricciardi.it
Prezzo Abbonamento: Platea €230, Gallerie €180
Fuori abbonamento
Sabato 19 Ottobre, ore
20, Concerto Grosso per i New Trolls
Circa 30 orchestrali della Real Cappella
del Teatro San Carlo diretti magistralmente dal M°Ivano Caiazza al servizio dei
New Trolls.
Biglietti: Platea €30 – I Galleria €25 – II Galleria €20
Concerto Grosso n° 1
Quella che inizialmente doveva essere la semplice colonna sonora di un film (“La
vittima designata”, di Maurizio Lucidi), diviene una delle opere più importanti
del rock progressivo italiano. S’intuisce già dal titolo come l’opera, barocca
nell’impostazione e gradevolissima negli esiti, nasconda qualcosa di
provocatorio. Concerto Grosso rappresenta la prima esperienza di Bacalov
nell’ambito rock e scaturisce dalla necessità di comporre una musica di commento
ad una trama cinematografica molto particolare. Protagonista de “La vittima
designata”, appunto, è un nobile veneziano (interpretato dall’attore francese
Pierre Clementi) dedito a modelli di vita spesso differenti da quelli della
propria classe sociale. Per questo a Bacalov venne l’idea di sperimentare una
fusione fra musica classica barocca, sulla scia del modello vivaldiano, e musica
rock, facendo coesistere a volte i due linguaggi, altre volte ponendoli in netta
contrapposizione.
Il Concerto Grosso n. 1 è suddiviso in tre tempi e una
canzone:
Allegro: immediatamente si sfidano
due archetipi stilistici: il rock entra a contatto col linguaggio del
Settecento. Si sviluppa più di un Solo accompagnato da frequenti
improvvisazioni, cui segue il Tutti finale, dove prende corpo un vero e proprio
esperimento di fusion musicale.
Adagio: gli
archi si confondono con la chitarra elettrica e regalano tensione drammatica
alla nobile linea melodica del tema. È qui che i New Trolls introducono le loro
voci, prendendo spunto dall’Amleto di Shakespeare: “to die / to sleep / maybe to
dream”, ripetono i solisti. È la stessa frase che il nobile veneziano
protagonista del film ama recitare…
Cadenza-Andante
con moto: una lunga avvolgente Cadenza del violino e di nuovo, poi, le
parole di Shakespeare, riprese in un diverso sviluppo musicale, fino alla
chiusura del concerto.
Shadows: è il titolo
della canzone tratta dal tema dell’Adagio. È affidata, naturalmente, alle voci
dei New Trolls, che riescono a cucirvi intorno un formidabile assolo con
chitarra distorta: il brano è dedicato esplicitamente a Jimi Hendrix ed è frutto
della verve improvvisativa della band genovese.
Concerto Grosso n° 2
Questa composizione, inserita nell’omonimo album, nasce nel 1976
sempre dalla collaborazione tra i New Trolls e Luis Bacalov (ma al progetto
discografico partecipa anche un nume tutelare della canzone italiana come Sergio
Bardotti). Il concetto di contaminazione tra stili diversi è analogo a quello
celebrato nell’altro Concerto Grosso, anche se qui manca il pretesto
narrativo-cinematografico. Siamo di fronte, così, ad un nuovo felice esperimento
di fusion ante litteram.
La pagina è divisa in tre tempi a denominazione
canonica, con evidenti riferimenti al linguaggio classico: Vivace, Andante,
Moderato. Particolarmente riuscito appare il movimento centrale, per il forte
impatto melodico della canzone eletta a tema portante, intorno alla quale i New
Trolls ricamano un fitto gioco di variazioni.
Questo disco non suscitò,
all’epoca, lo stesso forse consenso di critica del precedente, ma fu molto
apprezzato dal pubblico, e le vendite superarono le centomila copie: una cifra
assolutamente considerevole, specie se rapportata alle medie di oggi.
New Trolls il mito
Band genovese, i New Trolls nascono dal
nucleo dei vecchi Trolls, gruppo beat dei primi anni Sessanta. Un aneddoto vuole
che il complesso si sia formato sulla scia della recensione di un critico
musicale, divertitosi ad indicare, su un giornale locale, la sua formazione
ideale scelta fra i musicisti attivi, in quegli anni, nei locali di Genova. La
storia dei New Trolls è segnata fin dagli inizi dalla forte capacità di
costruire un rock di chiara ispirazione hard e psichedelica, originale e
grintoso. È il biennio d’esordio 1967-1968 a segnare lo stile del gruppo, che si
ispira al mondo musicale di Jimi Hendrix, Vanilla Fudge, Iron Butterfly, Deep
Purple, senza perdere di vista la forma-canzone. I New Trolls debuttano nel 1967
con il 45 giri Dietro la nebbia/Questa sera. Grazie ad un rock d’effetto, che
riflette un’ottima preparazione musicale, il complesso riesce a vincere il
premio della critica al Festival di Rieti nello stesso anno. Il successo
ottenuto è così grande che i New Trolls vengono subito chiamati come band
supporter per la tournée italiana dei Rolling Stones. In seguito partecipano
anche al “Disco per l’Estate” col singolo Visioni, che venderà più di 200mila
copie: da quel momento prende avvio definitivamente una fortunata carriera
concertistica. Brani come Sensazioni, Cristalli fragili, Davanti agli occhi
miei, Un’ora, Io che ho te, Cosa pensiamo dell’amore, trovano forza nel poderoso
virtuosismo chitarristico di Nico Di Palo oltre che nella vocalità collettiva di
tutto l’ensemble, e portano i New Trolls ai primi posti della hit-parade. Nel
1968 il gruppo riesce in un’impresa che solo alcune formazioni mod-rock, come
gli Who e i Kinks, sapranno portare a termine con le loro opere: coniugare
melodia e hard rock. Realizza, infatti, in collaborazione con Fabrizio De Andrè
e Gianpiero Reverberi, lo splendido album Senza orario senza bandiera, una lunga
e malinconica rappresentazione dell’animo umano, dove i testi del cantautore
genovese trovano l’ideale arrangiamento nelle musiche del gruppo. Passano appena
due anni e i New Trolls si confermano grandi innovatori del rock con un altro
disco evento, il concept album (un album, cioè, tutto attraversato da un unico
filo conduttore) Concerto Grosso, pietra miliare del rock progressivo italiano.
Il disco nasce grazie alla collaborazione con il compositore Luis Bacalov e si
propone quale primo tentativo di mettere insieme il genere moderno popolare con
la musica colta. Giudicato da qualcuno «opera rock-kitsch», Concerto Grosso
rivela invece la capacità dei New Trolls di sapere fondere linguaggi musicali
molto diversi in un’epoca in cui tali esperimenti rappresentavano una grossa
novità. Sempre nel ’71 la band partecipa con successo ai Festival Pop di
Caracalla, Viareggio e al “Davoli Pop” di Reggio Emilia; quindi la ritroviamo
anche in manifestazioni poco frequentate dai gruppiprogressive, per esempio il
Cantagiro e il “Disco per l’Estate”. Nel 1972 si cimenta nella pubblicazione di
un doppio album, Searching for a land, registrato parte in studio e parte dal
vivo, con i testi in inglese, la partecipazione dei Rhodes e la voce e la
chitarra elettrica di Nico Di Palo lanciata in assoli hendrixiani. Dopo un breve
periodo contrassegnato da qualche divergenza interna, il gruppo si ricompatta
nel 1976, e così Di Palo, De Scalzi, Belleno, D’Adamo con il neo arrivato
chitarrista Ricky Belloni tornano a ricercare il successo con Concerto Grosso n.
2. Negli anni successivi, la carriera della band, segnata pure dalla partenza di
alcuni componenti e dall’arrivo di volti nuovi, continuerà nell’ambito del
prediletto e collaudato genere della canzone, con un successo che, in alcuni
casi (Quella carezza della sera), rappresenterà un premio gratificante per
l’aver saputo rinnovare l’ispirazione degli anni d’esordio. Il loro album
Aldebaran è stato ritenuto dalla critica tra i più belli degli ultimi vent’anni;
ma, in generale, ogni nuovo lavoro dei New Trolls è stato salutato da un numero
sempre crescente di sostenitori ed ha apportato puntualmente qualcosa di nuovo
nel panorama musicale italiano.