Officina Teatro: programma 2019/20
S. Leucio (CE) – dal 19 Ottobre 2019
Comunicato stampa
Direzione artistica di Michele Pagano. Orari: feriali ore
21, festivi ore 19
Prima dello spettacolo "Attese per un pubblico in Attesa"
Dopo lo spettacolo, una degustazione offerta da uno
dei ristoranti di San Leucio: LEUCIO | HOTEL RISTORANTE BELVEDERE | SETAPP
19 Ottobre, ore 21, 20 Ottobre, ore 19, La vecchia
- Commedia malincomica
Drammaturgia e Regia Rita Frongia; con Marco Manchisi,
Stefano Vercelli
Produzione Artisti Drama (MI)
Questo spettacolo parla di
quello che capisci. Parla del senso nefasto della Vecchia con le parole di
Rimbaud e col romanesco di Gioachino Belli. Parla quando si può, ma è dove non
si può dire che nasce una risata, lì dove il linguaggio trova un limite. È oltre
il limite del risaputo che trattiamo un’umanescenza che si rivela fragile,
minata dalla ripetizione, dal giorno cui ne segue un altro e un altro. E la
mattina ci si sveglia con lo stomaco ritorto da un’idea di vita che non si fa
realtà. Due uomini dividono un tempo alla ricerca dei tempi, dell’istante, di
quel tratto che rivela. Una commedia malincomica per attori in ascolto con un
cadavere futuro
Prima dello spettacolo, per la sezione Attese per un pubblico
in attesa, la mostra fotografica «L’istante unico e immutabile» con gli scatti
di Giulio Festa.
26 e 27 ottobre, InReplica, "Di bene mi
vuole", con Patrizia Bertè. Regia Michele Pagano. Produzione Officinateatro
(nostro articolo)
Assistente
alla regia Maria Macri. Scene Alpa. Costumi Pina Raucci. Prodotto da Officina
Teatro
Una donna, la sua cucina e un'insolita libertà. Una casa piccola, una
felicità semplice, una vita che nel bene e nel male ricorda una favola. E il
cibo, e le ricette da realizzare e quelle da inventare, forse per tenere a bada
la malinconia. O magari chissà, per farsi notare.
Una storia d’amore come
tante altre; ma è una storia piccola, una storia che profuma di farina e di
basilico.
Scritto e diretto da Michele Pagano, il lavoro viene adesso
riproposto con piccole novità nella sezione «In replica», dopo il successo della
scorsa stagione.
9 e 10
novembre, "Ci vediamo all’alba". Regia Silvio Peroni. Produzione Khora
Teatro (RM)
Drammaturgia di Zinnie Harris. Traduzione in italiano di Monica
Capuani. Con Francesca Ciocchetti, Sara Putignano
Due donne su una spiaggia
lontana dopo un incidente in barca cercano la strada verso casa. Una terra
ignota le accoglie. Sembrano una coppia felice di essere sopravvissuta, ma dove
sono? Il testo di Zinnie Harris elabora i temi che toccano di più l’animo umano:
la paura, la desolazione e l’amore. Incredibilmente onesto e lirico, questo
lavoro è una favola moderna che esplora il trionfo dei sentimenti, il mistero
del dolore e la tentazione di perdersi in un futuro fantastico. Corto, teso,
bello, avvincente e quasi perfettamente modellato il testo è ispirato in parte
alla leggenda dell'amore perduto di Orfeo ed Euridice, con echi letterari che
attraversano il tempo da Shakespeare a Sartre
Prima dello spettacolo, per la
sezione Attese per un pubblico in attesa, la seconda parte della mostra
fotografica «L’istante unico e immutabile» con gli scatti di Giulio Festa.
Dopo lo spettacolo il pubblico è invitato a condividere sensazioni e idee
intorno a un tavolo di degustazioni offerte da uno dei ristoranti di San Leucio.
16 e 17 novembre, sezioneOUT, "Radio Cuore
Libero" - spettacolo per 6 spettatori a turno. Regia Michele Pagano. Produzione
Officinateatro
23 e 24 novembre, "Sacra Famiglia", Regia
Nunzio Caponio. Produzione Sardegna Teatro
Drammaturgia e Regia Nunzio
Caponio
Con Nunzio Caponio
Costumi Marco Nateri
Disegno luci Mattia Di
Mauro
Foto Emanuela Di Guglielmo
Produzione | Sardegna Teatro
Un uomo –
tracciato dalla sigla clinica di DPTS’ (Disturbo Post-Traumatico da Stress) - fa
ritorno alla casa natìa. La missione in Iraq ha impresso dei segni indelebili
sulla sua esistenza. Al suo rimpatrio ritrova una casa vuota e la presenza
incombente dei genitori. Un incontro che non avviene ma accade, articolandosi su
una costellazione familiare a tre voci e liberandosi in un atto psicomagico che
tocca le dolorose radici del male.
Il figlio incarna l’arcano del folle,
colui che si inabissa in un magma scuro dove i valori e i rapporti sociali sono
drasticamente diversi da quelli ambìti dai suoi genitori, un percorso che lo
porta a trovarsi in una profonda crisi d‘identità e carenza affettiva frutto di
una depersonalizzazione in balia di una sempre più incalzante mercificazione del
sé. Sacra Famiglia strappa l’abito che veste il concetto di famiglia, e lontano
da false certezze, mette a nudo individui che dichiarando il loro inganno alla
vita trovano il coraggio di redimersi dalla menzogna.
Prima dello spettacolo per la sezione Attese
per un pubblico in attesa la mostra fotografica di Cinzia Toscano «Come in
corpo, così in terra», ispirata dalle poesie di Livia Candiani.
Dopo lo
spettacolo il pubblico è invitato a condividere sensazioni e idee intorno a un
tavolo di degustazioni offerte da uno dei ristoranti di San Leucio
dal 6 all'8,
dal 13 al 15, dal 20 al 22, e 25 e 26
dicembre, "La storia vecchia". Regia Michele Pagano. Produzione
Officinateatro
Liberamente ispirato a "Lo cunto de li cunti" di G. Basile
Drammaturgia e Regia Michele Pagano
Aiuto Regia Maria Macri
Con: Antonio
Avenia | Liliana Bottone | Giuseppe Marino | Umberto Orlando | Nicola Commito |
Joe Nicodemo
Costumi Pina Raucci
Realizzazione scena Alpa
L’atmosfera
delle fiabe, il colore magico e misterioso che evocano, ha un preciso
riferimento nel celebre «Lo cunto de li cunti» dello scrittore napoletano
Giambattista Basile; un’opera che fonda il genere stesso della fiaba moderna, e
che in breve tempo diventa modello e fonte d’ispirazione per molti narratori
europei sin dalla metà del Seicento.
Questa «storia vecchia» creata da
Michele Pagano è figlia di quel testo; ma nessuno dei «cunti» che vi compaiono
proviene davvero dal libro di Basile. Sono piuttosto le sue parole, riportate
con la fedeltà di un oracolo, a vivere sulla scena; e tuttavia quelle stesse
parole vengono ricomposte inventando sequenze diverse, come le tessere di un
mosaico frantumato che siano riaccostate ad arbitrio per dar vita ad immagini
mai viste. Così sono nuove tutte le storie, inventate da capo per sollecitare
l'immaginario di un pubblico adulto che vive quattro secoli dopo Basile. Una
raffinata operazione di collage, un caleidoscopio che ridisegna le forme con le
preziose schegge di un capolavoro immortale.
25 e 26 Dicembre, 5 e 6 Gennaio, spettacolo per famiglie,
Neve.
Regia Michele Pagano. Produzione Officinateatro
dal 10 al 12 gennaio, InReplica, Trilogia della villeggiatura
Adattamento e Regia Michele Pagano
Con: Andrea di Miele, Carmen Perrella,
Piero Mastandrea, Sara Brancato, Claudia Casalino, Umberto Orlando, Carmine
Claudio Covino, Valentina Masetto, Francesca Natale, Antonio Avenia, Luigi
Cinone, Davide Guerriero
Aiuto Regia Maria Macri. Assistente alla Regia
Cristian Mazzaccaro. Costumi: Pina Raucci. Foto: Pasquale Maisto | Alessio
Cinone
Ci troviamo alla fine del 1700 e con Le smanie per la Villeggiatura,
Le avventure della Villeggiatura, Il ritorno dalla Villeggiatura, Carlo Goldoni
firma la sua trilogia sul tema.
La rivisitazione della Compagnia N.A.P.S. ne
rispecchia il contesto laddove i personaggi sono in attesa del proprio turno e
recitano le loro scene, mescolando ironia, amarezza e satira di costume. A colpi
di battute e scorrettezze, raccontano una borghesia grandiosa e misera al tempo
stesso, mantenendo l’ironia quale chiave stilistica dominante. La vacanza
diventerà il momento della trasgressione, trasformandosi in malinconia e
disillusione col ritorno alla quotidianità.
18 e 19 gennaio, 70 Volte
7
Drammaturgia Controcanto Collettivo. Regia Clara Sancricca
Con Federico
Cianciaruso | Riccardo Finocchio | Martina Giovanetti | Andrea Mammarella |
Emanuele Pilonero | Clara Sancricca
Voce fuori campo Giorgio Stefanori
Disegno luci Cristiano Di Nicola
Foto di scena Simone Galli | Atlas
fotografie
Produzione Controcanto Collettivo in coproduzione con Progetto
Goldstein
con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS – Abruzzo
Circuito Spettacolo, Verdecoprente Re.Te. 2017,
spettacolo vincitore Teatri
del Sacro 2019
Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui
destini s’incrociano in una sera.
Racconta del rimorso che consuma, della
rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere
invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore
subito parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole
astratta e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto,
dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.
1
e 2
Febbraio, Ad esempio questo cielo
Regia Elisa Canessa. Produzione
Compagnia Dimitri/Canessa (LI) e Theaterwerkstatt Glais 5 (CH)
“Immagina,
che ti resti soltanto un minuto da vivere? Che fai?”
Non molti saprebbero
rispondere a questa domanda. Soprattutto perché mentre ci stai pensando il
minuto è ormai passato. Raymond Carver, sulle cui parole poetiche è costruito lo
spettacolo, sapeva cosa fare.
Per ATTESE | per un pubblico in attesa: Mostra
dell'artista Beatrix Jessica Jaeger
Orari di apertura: Sabato ore 20:30 |
Domenica ore 18:30
8 e 9 Febbraio, sezioneOUT, Nessun altro ricordo (annullato)
spettacolo per 6 spettatori
a turno. Regia Michele Pagano. Produzione Officinateatro
15 e 16 Febbraio,
Muhammad Alì
Drammaturgia Linda Dalisi, Regia Pino Carbone. Con Francesco Di
Leva
Aiuto regia Riccardo Pisani, Scene Mimmo Paladino, Costumi Ursula
Patzak, Musiche Marco Messina | Sasha Ricci, Disegno luci Cesare Accetta
L’ispirazione nasce concretamente dal corpo di Muhammad Ali, un corpo allenato,
messo in gioco, sfidato, osannato, osservato, acclamato; un corpo astuto che sa
come attutire un colpo, un corpo pronto, forte, nero, in ebollizione. Un corpo
che fa delle differenze una forza, un vanto, una battaglia.
Un attore e un
regista, traendo ispirazione dal corpo dell’indimenticabile pugile, metafora
della forza che supera ogni limite, si confrontano, sotto gli occhi del
pubblico, con il senso dell’impossibile e della sfida.
29 Febbraio e 1 Marzo, Senza famiglia
(rimandato)
Regia Marco Lorenzi.
Produzione ACTI Teatri Indipendenti / Il Mulino di Amleto (TO)
7 e 8
marzo, "I Was - L’altra parte delle cose" (Rimandato)
Drammaturgia e regia di
Michele Pagano
Con Francesco Ruggiero, Ilaria Rinaldo, Carmen Perrella,
Andrea Cicia. Scene Alpa
Cristian e Alice sono una coppia giovane e
realizzata. Parlano del loro lavoro, si raccontano le loro fantasie erotiche e
le loro piccole sciocchezze quotidiane. Ma un giorno per uno dei due arriva
un’emozione inattesa: una seduzione, forse un innamoramento, soprattutto un
cambio di prospettiva non facile da accettare. Perché non è semplice rivedere sé
stessi alla luce di quei luoghi comuni che si sono sempre adottati per misurare
gli altri. Perché non è semplice capire chi sei, se hai sempre pensato solo al
lavoro e alle sciocchezze quotidiane. Ed anche perché non sempre si è capaci di
scegliere.
14 e 15 Marzo, Dedalo e Icaro (Rimandato)
Regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia.
produzione Teatro dell’Elfo ed Eco di fondo (MI)
28 e 29 Marzo, Orfeo ed
Euridice (Rimandato)
Regia Michele Pagano. Produzione Officinateatro
4 e 5 Aprile,
sezioneOUT, Chi semina vento ovvero La guerra dei mondi in Ecuador
Regia
Michele Altamura e Gabriele Paolocà
18 e 19 Aprile, InReplica, Peppino
mani dell’angelo
Regia Michele Pagano. Produzione Officinateatro
25 e 26 Aprile, Il
colloquio
Regia Eduardo Di Pietro . Produzione Collettivo Lunazione (NA)
OfficinaTeatro, Viale degli antichi platani, 30, San Leucio
(ce)
Contatti: 3491014251 - 0823360366 - info@officinateatro.com
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