Eugenio Barba

  

Stage "Pensare per Azioni" con E. Barba - J. Varley

Capua (CE) – dal 23 al 25 Marzo 2018

Comunicto stampa

STAGE - Evento "Pensare per Azioni" con E. Barba - J. Varley
Si tratta di un evento davvero straordinario. Un appuntamento imperdibile. Tre giorni intensissimi (seminario, spettacoli, dimostrazioni, film) con uno dei Maestri riconosciuti del Teatro internazionale, Eugenio Barba e la sua storica attrice e collaboratrice Julia Varley.
Ideazione e direzione artistica di Antonio Iavazzo
Questo evento, "Pensare per Azioni", è aperto ad attori, professionisti e non, ad allievi, performer, ricercatori teatrali, antropologi e studiosi.
E' organizzato dall' "ODIN TEATRET", dalla Scuola di Teatro e Recitazione "IL PENDOLO" (CE), dall'Associazione "IL COLIBRI'" di Sant'Arpino (CE), dalla Rassegna "PulciNellaMente", dallo spazio teatrale "NEST" Napoli Est Teatro, in collaborazione con le associazioni "Capuanova" e "Aliante" di Capua (CE).
Nel corso del ricco programma è prevista la consegna al Maestro Barba del prestigioso Premio PULCINELLAMENTE 2018 e la sua "adozione" della MATER MATUTA capuana.
Inoltre il Maestro sarà insignito, da parte dell'amministrazione comunale di Caserta, dell'ATTESTATO DI BENEMERENZA PER ALTI MERITI CULTURALI.
SEMINARIO "PENSARE PER AZIONI" - PIANO DI LAVORO
Il seminario affronterà i diversi livelli di organizzazione di uno spettacolo teatrale e gli aspetti basilari dell’antropologia teatrale fra cui:
- Tecniche quotidiane ed extra-quotidiane
- La drammaturgia organica o dinamica (azioni fisiche e vocali)
- Relazione fra drammaturgia dinamica e struttura narrativa
- Differenza tra movimento e azione
- Immobilità statica e dinamica
- Energia nello spazio e energia nel tempo
- Drammaturgia del regista
- Drammaturgia dell’attore
- Tecnica di montaggio
- La percezione del regista e la percezione dello spettatore
Il seminario si svolge in forma di dialogo fra i partecipanti ed Eugenio Barba attraverso situazioni pratiche e dimostrazioni di Julia Varley. Il dialogo rivela il modo di lavorare di Eugenio Barba attraverso esempi di esercizi e scene, mentre Julia Varley contribuisce con il punto di vista degli attori.

Programma
23 Marzo, Palazzo Fazio, via Seminario - Capua
15:00 -17:00
Presentazione libro “I Cinque Continenti del Teatro” di Eugenio BARBA e Nicola SAVARESE
Relatori: Giulio BAFFI (critico teatrale di "Repubblica" - Presidente dei Critici Teatrali) - Alfonso AMENDOLA (professore di Sociologia dello spettacolo multimediale presso l'Università degli Studi di Salerno) - Modera: Elpidio IORIO
(Ingresso libero)
17:30-19:00
Seminario “Pensare per azioni”, con Eugenio Barba e Julia Varley
21:00
"AVE MARIA" di E. Barba - Spettacolo Teatrale con Julia Varley
c/o Teatro "NEST" - Napoli Est Teatro, via Bernardino Martirano, 17 – ex scuola Giotto/Monti - San Giovanni a Teduccio – Napoli
24 Marzo, Palazzo Fazio, via Seminario - Capua
10:00 -13:00 / 14.00 - 18.00
Seminario “Pensare per azioni” con Eugenio Barba e Julia Varley
19:00 - 20:00
“IL FRATELLO MORTO” di E. Barba - Spettacolo dimostrazione con Julia Varley (con dialogo con spettatori)
25 Marzo, Palazzo Fazio, via Seminario - Capua
10:00 -13:00 / 14.00 - 17.00
Seminario “Pensare per azioni” con Eugenio Barba e Julia Varley
17:30-18:30
Film “La conquista della differenza” (sulla storia dell'Odin Teatret)

CONSEGNE PER I PARTECIPANTI
I partecipanti attivi devono conoscere a memoria la poesia “Itaca” di Kavafis e preparare una scena di tre minuti sul tema del viaggio. Se i partecipanti usano altri testi o canzoni devono consegnarli scritti in due copie.

EUGENIO BARBA - NOTE BIOGRAFICHE
Eugenio Barba, 1936, cresce a Gallipoli e frequenta il liceo classico al collegio militare della Nunziatella, a Napoli. Nel 1954, emigra in Norvegia dove lavora a Oslo come lattoniere e saldatore e, per due anni, come marinaio su un cargo norvegese. Si diploma all'Università di Oslo in letteratura francese e norvegese e storia delle religioni, continuando il proprio lavoro d'operaio. Nel 1960 vive sei mese in un kibbutz in Israele.Ottiene una borsa di studio per la Scuola Teatrale di Varsavia, corso di regia. La abbandona nel gennaio 1961 per lavorare con un piccolo teatro sperimentale nella cittadina di Opole, diretto dal giovane e sconosciuto regista Jerzy Grotowski e dal noto critico Ludwik Flaszen. Vi resta fino all'aprile del 1964, alternando il lavoro d'aiuto regista con viaggi in Europa - per diffondere le notizie sull'attività di Grotowski- e un soggiorno nel sud dell'India di sei mesi per studiare il Kathakali. Nell'ottobre del 1964 fonda a Oslo l'Odin Teatret. Due anni dopo, con il suo teatro emigra in Danimarca, nella piccola città di Holstebro. In più dii cinquant'anni di attività, l'Odin Teatret ed Eugenio Barba sono divenuti una leggenda del teatro contemporaneo: un pugno di persone che si sono guadagnate l'influenza di un'indipendente tradizione teatrale. Inventano un proprio modo di trasmettere le esperienze sia in pratica (con un'intensa attività di seminari e stage), che pubblicando libri e documenti filmati, contribuendo così in maniera innovativa alla crescita della "scienza del teatro". Nel 1979, Eugenio Barba fonda l'ISTA, International School of Theatre Anthropology, un centro itinerante di studi comparativi sui principi della tecnica dell'attore e ha dato il nome di Antropologia Teatrale a questo campo di studi. Nel 2002 da vita al Centre for Theatre Laboratory Studies in collaborazione con l'Università di Aarhus. Al cuore di questa imponente attività d'autonoma politica culturale, a darle il senso e il valore d'una conquistata differenza, vi è l'incandescenza degli spettacoli - 76 fino al 2014 - che Eugenio Barba ha creato con il suo piccolo gruppo di attori e con l'ensemble interculturale Theatrum Mundi. Barba è nel consiglio di redazione di numerose riviste internazionali, tra cui "TDR - The Drama Review", "Performance Research", "New Theatre Quarterly" e "Teatro e Storia". Fra le sue molte pubblicazioni italiane: Il Brecht dell'Odin (Milano 1981), La canoa di carta. Trattato di antropologia teatrale (Bologna 1993) Teatro. Solitudine, mestiere, rivolta (Milano 1996), La terra di ceneri e diamanti. Il mio apprendistato in Polonia (Milano 2004), Bruciare la casa: origini di un regista (2009), La conquista della differenza (Roma 2012) e, in collaborazione con Nicola Savarese, L'arte segreta dell'attore (Bari 2011). Barba ha ricevuto numerosi premi internazionali e la sua ricerca nel campo dell'Antropologia Teatrale è stata riconosciuta con dottorati onorari dalle università di Aarhus, Ayacucho, Bologna, Havana, Varsavia, Plymouth, Hong Kong, Buenos Aires, Tallinn, Cluj-Napoca ed Edinburgo. Ha anche ricevuto la "Reconnaissance de mérite scientifique" dell'Università di Montreal, il Premio Sonning dell'Università di Copenhagen e il Premio Thalia dell' International Association of Theatre Critics (IATC) . La Danimarca gli ha concesso tutti i più alti riconoscimenti. Ha ricevuto il Premio dell'Accademia Danese nel 1976. È stato insignito nel 2000 della Croce di Cavaliere dalla Regina L'associazione dei registi danesi gli ha dato nel 2013 il premio alla carriera. Lo stato danese gli ha concesso un vitalizio per meriti artistici verso la nazione. Fra gli artisti che hanno profondamente segnato la storia del teatro del secondo Novecento, Eugenio Barba è il solo ad avere lavorato in maniera innovativa in tutti i campi della cultura teatrale: la creazione artistica; la riflessione teorica; la trasmissione delle tecniche e del sapere professionale; il lavoro sulla memoria storica; la ricerca scientifica; l'uso del teatro nel contesto sociale, come strumento transculturale per l'attivazione di relazioni fra gruppi sociali ed etnie diverse.

JULIA VARLEY - NOTE BIOGRAFCHE
Julia Varley è nata a Londra nel 1954. Ha fatto gli studi in Italia dove ha lavorato con il Teatro del Drago, il Centro Sociale Santa Marta e il Circolo La Comune, e come assistente alla produzione di film pubblicitari. Dopo essersi unita all’Odin Teatret, dal 1976 Julia vive in Danimarca, lavorando come attrice negli spettacoli Anabasis, J.S. Bach, Il milione, Ceneri di Brecht, Il vangelo secondo Oxyrhincus, Talabot, Il castello di Holstebro I e II, Kaosmos, Le farfalle di Doña Musica, Mythos, Ode al progresso, Nello scheletro della balena, Le grandi città sotto la luna, Il sogno di Andersen, Don Giovanni all’inferno, Ur-Hamlet, La vita cronica, Il matrimonio di Medea¸ Ammazzando il tempo, Ave Maria. L’albero. Con l’Odin Teatret Julia Varley lavora anche come pedagoga in scuole e università e ha sintetizzato la sua esperienza in cinque dimostrazioni di lavoro: L'eco del silenzio, Il fratello morto, Testo-azione-relazioni, Il tappeto volante, I venti che sussurrano. Dal 1986 partecipa alla concezione ed organizzazione del Magdalena Project, una rete di donne nel teatro contemporaneo e dal 1990 alla concezione ed organizzazione dell’ISTA (Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale) diretta da Eugenio Barba. È la direttrice artistica del Festival Internazionale Transit, Holstebro, dedicato a temi di interesse per donne che lavorano in teatro. Julia Varley ha curato la regia di spettacoli con il Pumpenhaus Theater in Germania (Auf den Spuren des Yeti e Blau); con Ana Woolf in Argentina (Semi di Memoria, Bianca come la notte, Dietro al telone); con Hisako Miura in Giappone (Matrimonio della Volpe); con Lorenzo Gleijeses e Manolo Muoio (Il figlio di Gertrude, L’esausto o il profondo azzurro), con Gabriella Sacco (Il gusto delle arance) e con Teresa Ruggeri (Rovine del tempo) in Italia; con Marilyn Nunes in Brasile (Stelle, L’opposto); con Amaranta Osorio e Teresa García in Spagna (Anonime). Julia Varley ha scritto vari articoli e saggi pubblicati in riviste come Teatro e Storia, Lapis, Performance Research, New Theatre Quarterly, Conjunto, Teatro XXI, The Mime Journal; è redattrice di The Open Page ed autore del romanzo di un personaggio Vento ad Ovest e del libro Pietre d’Acqua sul suo lavoro come un'attrice dell’Odin Teatret.

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