Teatro Comunale Casapulla - 5^ Stagione Teatrale 2017/18
Casapulla (CE) – dal 15 Ottobre 2017 al 22 Aprile 2018
Comunicto stampa
Direzione Artistica: Gianfranco Tecchia
Domenica 15 Ottobre,
Giovanni Allocca e Enzo Varone in "Vieni avanti cretino" con Franco Mantovanelli
Lo spettacolo, ispirato alla tradizione dell’avanspettacolo del teatro
napoletano, vuole essere un omaggio alle coppie comiche del passato, come i
fratelli De Rege e non solo, che hanno fatto conoscere la Napoli delle storie
dei vicoli e dei quartieri, ma anche delle storie della cosiddetta "Napoli
bene", così inverosimili ma nel contempo così tragicamente rispecchianti la
realtà, che solo la leggerezza macchiettistica e caricaturale, che trova spazio
su un palcoscenico, è in grado di raccontare.
Misurarsi con la comicità
cabarettistica dei grandi artisti della tradizione è sempre impresa ardua e
difficile ma la straordinarietà di attori come Enzo Varone e Giovanni Allocca
risiede nella ricercata capacità di combinare insieme, nei loro sketch, il
sapore della comicità classica napoletana con la necessità di tradurla in un
linguaggio moderno o contemporaneo, che dir si voglia, senza mai scadere in una
miscela o "accozzaglia" di tentativi di imitazioni.
Il tutto accompagnato
dalle musiche del maestro Franco Mantovanelli, che contribuiranno certamente ad
incorniciare una serata che si prospetta all'insegna di una comica dal sapore
fresco, propria del teatro d'intrattenimento, ma allo stesso tempo intelligente
nell'analisi della quotidianità che prenderà vita e forma sul palco e
nell'immaginario dello spettatore.
Sabato 11 e Domenica 12 Novembre, Jury Monaco in "Cabarthé"
con Antonio Ferraro
Regia: Jury Monaco
Questa volta Jury Monaco, con
Antonio Ferraro e Ida Di Rauso, metterà in scena uno spettacolo che vuole essere
un omaggio al teatro dell'avanspettacolo e del varietà. Ambientato in un antico
caffè degli artisti, il Cabarthè, luogo in cui un tempo erano soliti incontrarsi
i più grandi attori teatrali del passato, mentre oggi punto di ritrovo di
personaggi un pò stravaganti e fuori di testa, sul palco si creeranno una serie
di circostanze equivoche ed imbarazzanti, che daranno vita a situazioni
divertenti ed esilaranti, dovute sia al carattere alquanto bizzarro dei
personaggi stessi sia all'imprevedibilità di diversi colpi di scena.
Domenica 10 Dicembre,
Compagnia Rosso e Nero di Salerno in "Aspettando Sasá"
Regia: Antonietta
Barcellona
Commedia esilarante in due atti, ambientata nella Napoli dei
giorni nostri, la sera della vigilia di Natale, racconta di due vicini di casa
un pò particolari: Lilly, una napoletana verace, in attesa del suo amante Sasà,
ricco imprenditore sposato con figli, e Amir, arabo immigrato, che si presenta a
casa sua per lamentare tutta una serie di fastidi che gli procura,
involontariamente, la ragazza. L'incontro avviene per caso, ma diventa
l'occasione di confronto-scontro tra mondi diversi, tra culture, costumi e
usanze religiose troppo spesso falsate dal pregiudizio e dalla paura del
"diverso". Prende forma sul palco il tema dell'interculturalità, tra battute e
fraintendimenti, prese in giro e colpi di scena divertenti, che svelano e
rivelano come ciò che si teme il più delle volte ci appartiene, e come la
diversità è la dimensione più vera dell'umanità, fonte di ricchezza e di
reciprocità, più di quanto si creda.
Giovedì 28 e Venerdi 29 Dicembre, FUORI
CARTELLONE, La compagnia il Sipario in "La cantata dei pastori"
Regia: Enzo
Varone
Sabato 13, Serata di
solidarietà, Michele Tarallo e Francesca Ciardiello in "Come uno straniero,
l'autismo per comunicare"
Regia: Giovanni Allocca
Sul palco prende
vita il mondo interiore di Mario, uomo di 40 anni, affetto da disturbo
autistico, un mondo fatto di bisogni, desideri che sembrano non trovare posto in
un mondo esterno a lui, dove impazzano i social network come unica forma di
comunicazione, un mondo esterno in cui Mario vive "come uno straniero" perché
lui ha bisogno di comunicare in modo diverso dagli altri, in una lingua franca.
Dopo la perdita di entrambi i genitori, Mario può contare solo su sua sorella
Veronica, che comincia a prendersi cura di lui, ed allora diventa forte per
entrambi, più forte di qualsiasi impedimento, la necessità di comunicare, di
relazionarsi. A gettare un ponte tra i mondi dei due fratelli saranno i
"cartelli", applicazione del metodo ABA, utilizzato come terapia per l’autismo.
Lo spettacolo, dunque, rivela un mondo sconosciuto, il mondo così come è
visto da chi soffre di autismo e non semplicemente il modo in cui socialmente si
è portati a pensare a questa disabilità, insomma uno sguardo attento che, pur
tenendo conto degli ultimi ritrovati delle tecniche educative, si pone dalla
prospettiva di chi questa disabilità, la vive sulla propria pelle.
Sabato 3/
Domenica 4 Febbraio, Compagnia Principio Attivo in "Mio Cugino Roberto"
Regia: Gennaro e Peppe Caiazza
La commedia in due atti, scritta da Massimo
Caiazza, racconta la storia di Peppe, un giovane laureato con il massimo dei
voti, che non riesce a trovare lavoro e per questo costretto a condurre una vita
da disoccupato, con tutte le difficoltà che questo comporta, compresa la
convivenza con Angelina, l'anziana madre, che non fa altro che lamentarsi del
"suo far niente" dalla mattina alla sera, finendo per procurargli lavori che a
Peppe proprio non vanno giù.
Sulla scena fanno poi la loro comparsa Pasquale,
suo giovane amico, che abita nello stesso palazzo con la sorella Valentina, e
che vive una situazione analoga, e Roberto, il cugino di Peppe, con il suo
compagno di vita Raul, ballerino spagnolo.
Sul palco si creeranno una serie
di circostanze equivoche ed imbarazzanti, che daranno vita a situazioni
paradossali e bizzarre, dovute sia alle tematiche che in maniera scherzosa i
personaggi affronteranno (dalla disoccupazione all'adozione, dall'omosessualità
al problema di figli troppo "mammoni"), sia all'imprevedibilità di diversi colpi
di scena.
Sabato 23/ Domenica 24 Febbraio,
Compagnia Teatro Izzo di Caserta in "Una gita a Napoli"
Regia: Ernesto Cunto
Sabato 24 Marzo, Compagnia Centro Ester di Barra in "Chi la
mamma, chi la figlia"
Regia: Maria Autiero
14 e 15, 20 e 21 Aprile, Compagnia il Sipario in "È asciuto pazzo 'o
parrucchiano"
Regia: Enzo Varone
La commedia, che inizialmente si
intitolava Nu paese mmieze 'e guaie (un paese nei guai) fu ripresa con il titolo
E' asciuto pazzo 'o parrucchiano (è impazzito il parroco) negli anni ‘90 e si
inserisce nella migliore tradizione della commedia napoletana, che va da Petito
a Scarpetta, da Eduardo a Peppino De Filippo, tradizione del teatro comico ma
impegnato, intessuto di venature sociali ed esistenziali.
Il sipario si apre
su Pietrascura, un piccolo paese contadino, dove credenze popolari e religione
si intrecciano tessendo una trama di superstizioni che danno vita ad intrighi e
colpi di scena, che si susseguono a ritmo serrato, diremmo come avviene
nell'avvicendamento delle note in un spartito musicale. La vicenda si svolge
nella casa del parroco Don Sandro, della sua perpetua Donna Rosa e del simpatico
sacrestano Modestino. Il parroco, per mantenere viva la fede dei suoi paesani e
restituire loro speranza, rispetto ai problemi della quotidianità che li
attanagliano, ricorre a finti miracoli, innescando la rabbia di chi vuole a
tutti i costi dirigere le sorti politiche e sociali di Pietrascura. La storia
narra del "dramma" familiare della baronessa del paese, Donna Bianca, che si
ritrova a dover gestire lo scandalo provocato dal figlio Andrea che, pur essendo
promesso sposo di Celeste, figlia di una delle famiglie più importanti del
paese, ha concepito un figlio illegittimo con la maestrina Ninetta. A scuotere
ancor di più la serenità della baronessa è la sorte toccata alla figlia Angelina
che, dopo essere stata investita da una macchina, ha perso la voce per poi
riacquistarla forse grazie ad un provvidenziale"miracolo".
Ma a complicare
la situazione e mischiare ulteriormente le carte in tavola, è l'alternarsi sulla
scena dei contadini beneficiari dei miracoli, Menico, Mariagrazia e Assunta,
nonché i tentativi di aiutare la baronessa messi in atto dall'eccentrico sindaco
Vittorio, da un avvocato mangione Roberto, dall'assessore Renato e sua moglie
Elvira. La trama risulterà così intricata da richiedere addirittura la presenza
del Vescovo, che però finirà per raccontare i sotterfugi a cui è ricorso il
parroco per aiutare i suoi paesani, provocando nel povero Don Sandro imbarazzo e
confusione, unite alla rabbia nei confronti del vescovo che ha barattato, per un
niente, il suo agire in buona fede. Le circostanze consentiranno alla
lungimirante perpetua di dirigere le sorti di tutti i personaggi: basandosi su
una falsa pazzia di Don Sandro, svelerà i “peccati” commessi dai protagonisti
della vicenda, mettendo in luce la triste realtà della chiusa, ipocrita, vita di
provincia.
Inizio spettacoli: Sabato e feriali ore 20:45, Domenica ore 19:30
Ingresso
7€, abbonamento 50€
Teatro Comunale di Casapulla, via E. Fermi 20
Per i biglietti rivolgersi al Cast Artistico tel. 3917598486 , oppure Edicola 2G