Napoli Teatro Festival Italia presenta "Le Olimpiadi del 36"
Caserta – 24 e 25 Giugno 2016
Comunicato stampa
La programmazione del Napoli Teatro Festival Italia, propone al Teatro
Comunale Parravano di Caserta (Via Mazzini 71) venerdì 24 giugno (alle ore 21,
replica il 25) le ultime repliche in Campania dell’applauditissimo spettacolo di
Federico Buffa, protagonista delle Olimpiadi del 36.
Federico Buffa, cronista
sportivo, volto familiare al pubblico di Sky e non solo, ci trasporta in
Germania nel 1936 con una narrazione avvincente delle Olimpiadi del 1936, regia
di Emilio Russo e Caterina Spadaro e la musica dal vivo al pianoforte di
Alessandro Nidi (che cura anche la direzione musicale) e la fisarmonica di Nadio
Marenco, la voce di Cecilia Gragnani. La storia è quella delle Olimpiadi di
Berlino del 1936: Hitler e Goebbels vogliono trasformare i giochi nell’apoteosi
della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi diventano uno
dei simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti
neri sul podio del salto in alto: Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Jesse
Owens di medaglie ne vince addirittura 4, due record mondiali e un record
olimpico, il tutto documentato dalle immagini di Leni Riefenstahl. Mentre in
quella stessa estate del 1936 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla
tragedia della guerra civile spagnola e la pace scricchiolava sull’asse
Roma-Berlino-Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia,
forse la più incredibile.
info: Teatro Comunale Parravano Via Mazzini 71
Caserta Tel. 0823 442990
Teatro Mercadante Piazza Municipio Napoli Tel.
3442881266
Villa Pignatelli Riviera di Chiaia, 200 Napoli Tel. 3441457016
Dal lunedì al sabato: 10.00 – 18.00 domenica: 10.00 – 14.00
mail:
promozione@napoliteatrofestival.it www.napoliteatrofestival.it
Scheda
spettacolo "Le Olimpiadi del 36"
di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica; con Federico Buffa
pianoforte: Alessandro Nidi | fisarmonica: Nadio Marenco | voce: Cecilia
Gragnani
Direzione Musicale Alessandro Nidi
Costumi Pamela Aicardi
Luci
Mario Loprevite
Regia Emilio Russo, Caterina Spadaro
Produzione
Tieffeteatro Milano
Federico Buffa, noto cronista sportivo conosciuto al
grande pubblico per il programma Federico Buffa racconta storie mondiali,
trasmesso su Sky, approda al Teatro di San Carlo per raccontarci una delle
edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936.
Le storie di
sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo
dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li
superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano
trasformare le loro Olimpiadi - o quelle che credevano che fossero le “loro”
Olimpiadi - nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. Invece quelle
Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno
di gara due atleti neri sul podio del salto in alto: Cornelius Johnson e Dave
Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il Führer sul fatto che non era
più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse
Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record mondiali e un record
olimpico, il tutto documentato, in diretta, dalle immagini di Leni Riefensthal.
La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria
smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa
estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della
guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le
Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile.
«Le Olimpiadi del 1936 – affermano i registi – è una narrazione civile
emozionale che non trascura gli accenti tragicomici. In scena oltre Federico
Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio
olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante
Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter
rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, i giorni delle
Olimpiadi di Berlino».