“Pasolini: un fiore nel deserto” delle Officine Kulturali Aurunke
Sessa Aurunca (CE) – 30 agosto 2015
Comunicato di L. Ambroselli
“Pasolini: un fiore nel deserto”: questo il titolo del prossimo spettacolo
delle Officine Kulturali Aurunke ad ingresso libero, previsto a Sessa Aurunca
domenica 30 agosto alle ore 21.00, presso il Giardino Convitto “A. Nifo”.
Vi sono intellettuali le cui opere acquistano un particolare valore ed attualità
lette in particolari epoche storiche. È il caso di Pier Paolo Pasolini. A
quarant’anni dalla sua morte, oggi Pasolini, come uomo, artista ed
intellettuale, con la sua coscienza critica è più attuale che mai nelle derive
di imbarbarimento socioculturale nelle quali versa la nostra epoca.
In tale ambito il lavoro delle Officine Kulturali Aurunke vuole offrire un
contributo teatrale alla figura di questo intellettuale scomodo perché lucido
testimone della situazione sociopolitica di un’Italia che cercava una sua
identità tra contraddizioni e mutazioni antropologiche.
Pasolini. Un fiore del deserto, vuole riprendere alcune tematiche proprie del
percorso artistico pasoliniano e riproporle in un collage che si serve anche di
audiovisivi per definire punti di riferimento alle opere dello scrittore di
Casarsa. Riferimenti che sono : Calderon, La divina mimesis, Orgia, Le ceneri di
Gramsci, Scritti corsari e Mamma Roma. Le officine Kulturali Aurunke, con questo
lavoro proseguono il loro impegno per un teatro di qualità che rifiuta il facile
spettacolismo per confrontarsi con le tematiche più significative del nostro
tempo.
Protagonisti dell’allestimento sono: Monica Aulicino, Giulia Casella, Alessandro
Perretta, Mariateresa Sasso, Cinzia Varone e Monica Vellucci che sono
sapientemente dirette, come sempre, da Giulia Casella che si avvale della
collaborazione drammaturgica di Pasquale Stanziale. La colonna sonora della
rappresentazione è realizzata da Teodoro Delfino, Giovanni Loffredo, Pietro
Loffredo e Massimo Vellucci, musicisti di grande valore che hanno animato anche
il precedente spettacolo delle OKA, No Borders-Oltre la guerra. La
rappresentazione comprende anche canzoni- che non potevano non essere di De
André (oltre a un brano di Caetano Veloso) - cantate da Monica Aulicino e Monica
Vellucci,
Un evento da non perdere data la sua caratura culturale e la tradizionale
bravura dell’ensenble sessano che da anni prosegue il suo percorso di ricerca
con un rigore ed un impegno costellato da continui successi di pubblico e di
critica.