Francesca ed Amelia Rondinella

Ritratti

Colori proibiti

  

Experience Theatre al Plautoteatrostudio

San Nicola La Strada (Ce) – dal 28 Febbraio al 6 Giugno 2014

Comunicato stampa

Cinque appuntamenti con il teatro contemporaneo e con la danza, promossi e realizzati dalle Associazioni IL Colibrì e Itinerarte, ospiti per altrettante serate del Plautoteatrostudio di San Nicola La Strada (Ce).
28 Febbraio, “Don Chisciotte, Carluccio e la Fattucchiera”,
E’ un Don Chisciotte che vive in un paesino nei pressi di Napoli, dove i problemi irrisolti restano quasi sempre gli stessi: la fame, l’amore, la gelosia, i pettegolezzi, l’invidia, il duello d’onore e il pesce grande che mangia il pesce piccolo. Ma Don Chisciotte è sempre Don Chisciotte. Cavaliere errante di una guerra asociale, che si libera da una fantasia e sopravvive a Napoli, in altre verità vivendo la sua di fantasia, che è diversa ma simile a quella del suo libro. Don Chisciotte di Napoli diventa Don Cosciotto della “magna napoletana” e non “Don Chisciotte della Mancia”. Anche qui è un magro squilibrato che non sta bene, una figura triste di una guerra introversa, con un nuovo Sancio, sempre uguale all’originale, che sostituisce il suo vecchio scudiero, perso chissà in quale mondo.
Un nuovo Sancio che, pur preso a calci, si nutre di botte per colpa di don Cosciotto, ma anche di tutta quella fantasia che lui non ha. Così, mentre Don Cosciotto sproloquia per salvare non il mondo intero ma solo una parte di questa città che lo ospita, Sancio ingrassa di vita, sentendo i dolori delle botte, l’amore semplice e carnale per la sua bella, la risata grassa per la semplicità delle cose. Il nemico in questa città è “l’ombra delle cose” tra balbuzienti, sempliciotti derisi da sempre, fattucchiere, uomini del perbenismo in chiesa e perversi in sacrestia, calunniatori, ladri e prostitute, “guappi” e uomini d’onore, nella famosa arte dell’arrangiarsi. Testo di Antonio Magliulo, dodici artisti in scena, magistralmente guidati dalla regia di Antonio Iavazzo ed affidati ai costumi di Maria Pennacchio, per una “commedia senza tempo” in cerca di spettatori con i quali condividere atmosfere e cammini.
Posto unico numerato 12 EURO + prevendita, ridotti (over 65 e under 25) 8 Euro + prevendita.
28 Marzo, “Canti di Napoli in scena” con Francesca ed Amelia Rondinella, figlie d’arte di Luciano, ormai alla quarta generazione di una famiglia in palcoscenico dall’Ottocento
Unite da un lungo sodalizio artistico, “Le Rondinella” si fanno da sempre portavoce della tradizione della canzone napoletana, che spazia dal classico al contemporaneo, proponendo al pubblico un vero e proprio “viaggio sonoro” tra i luoghi e le storie, che esaltano il carattere poetico e popolare di una delle città più belle del Mediterraneo.
Una serata emozionante, all’insegna della musica e ricca di versi d’un vernacolo che ha la dignità di una lingua, che promette di trasformarsi in un canto, ora dolente, ora euforico, per esprimere l’eterno sortilegio dei sensi dell’antica “Partenope”.
Un concerto originalissimo, capace di abbracciare la tradizione, insieme con la “poesia cantata” e le atmosfere del varietà, caricando lo spettatore della forza ritmica ed espressiva delle tammurriate d’autore.
(posto unico numerato12 euro + prevendita, ridotti 8 euro over 65 e under 25
11 Aprile, “Se è amore non si muore” con Tina Femiano e Carmen Femiano, accompagnate al pianoforte da Mariella Pandolfi, presentato da Altamarea, Adattamento e Regia di Carmen Femiano.
Tina e Carmen Femiano sono da sempre portavoce del teatro di impegno civile con una forte connotazione poetica e musicale.
Tina Femiano, una donna che diventa “tante donne”, interpreterà alcune fra le pagine più intense di chi ha raccontato il gesto estremo dell'amore che si fa morte (M. Carlotto, R. Cavosi, M. Santanelli…) In un crescendo di emozioni e spiazzamenti, tra dramma e comicità, l’interprete dona corpo e voce a donne criminali, donne innamorate, donne folli, donne-madri, donne amate e che sanno amare.
La voce di
Carmen Femiano e il pianoforte di Mariella Pandolfi, in una sorta di “colonna sonora dal vivo”, (K. Weill, R. Viviani, A. Sinagra…) come fantasmi che volteggiano nel buio della perdita di contatto con la realtà, accompagneranno la platea attraverso un passaggio, in cui le donne protagoniste sono vittime, carnefici, inconsapevoli complici dell’imbarbarimento dell’esistenza, perché: “
Se è amore non si muore
Una serata appassionata, all’insegna del teatro e della musica, un canto gioioso e drammatico all’Amore.

23 Maggio,ore 21, Il colibrì e Itinerarte presentano “Donne e cartoon”
“Donne e cartoon” è uno spettacolo tra il teatro e la danza, scritto e diretto da Daniela Mancini, interpretato da un cast tutto al femminile (Laura Ferraro, Daniela Mancini, Antonella Migliore e Stefania Barresi) e pensato per le donne dal cuore fragile e indifeso, che subiscono violenze fisiche e morali, che vivono sull’orlo della disperazione e che, invece di lottare, si annientano, si distruggono, si cancellano. Al centro della serata storie paradossali e drammatiche, che però racchiudono un messaggio estremamente positivo: non bisogna mai demordere, mai smettere di sognare, mai arrendersi anche alla più tragica delle vite, ma essere sempre pronte a sperare nel cambiamento e a lasciare che la fantasia disegni orizzonti nuovi. Proprio come accade alle protagoniste (Atena, Magda, Lalla e Genni), recluse nel penitenziario femminile di Nashville, negli Stati Uniti, che reagiscono alle avversità del destino con ironia, trasformando il senso della noia in un surreale show. Colpevoli e vittime, suadenti e narcisiste, le quattro prigioniere provano a capovolgere ogni equilibrio dietro le sbarre pur di continuare a lottare per realizzare i propri desideri. Un lavoro teatrale giocato sui contrasti, che guida ogni scena con elementi briosi, in cui lo spettatore non ha un ruolo passivo, ma diventa parte integrante dello spettacolo.
A ricoprire un ruolo di primo piano sono la musica (editing musicale di Salvatore De Blasio) e le luci (disegno luci di Ciro Di Matteo), che diventano quasi corpi danzanti. Con la voce recitante di Marco Perillo, la scenografia di Vittorio Barresi e i costumi della Uroburo TeatroDanza, lo spettacolo ruota attorno ad un codice poetico indissolubile ed avvolgente, formato da corpo e parola, per raccontare la bellezza dei sogni che ci aiutano a vivere.
6 Giugno, ore 21, Akerusia Danza, Uroburo Teatrodanza ed Excursus porteranno in scena il progetto “Oltre la linea”, che unisce “Ritratti” (direzione artistica di Elena D’Aguanno), “Sogni Di Metallo” (direzione artistica Daniela Mancini) e “Colori Proibiti” (progetto artistico di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler).

“Venerdì proporremo un estratto di ‘Ritratti’, che trae spunto da una frase di Alessandro Baricco” hanno dichiarato le coreografe Elena e Sabrina D’Aguanno “il quale nel libro ‘Mr Gwyn’ del 2011 dice: ‘Una luce è giusto uno spicchio di storia. Se c'è una luce che è come lei, ci sarà anche un rumore, un angolo di strada, un uomo che cammina, molti uomini, o una donna sola, cose del genere. Non si fermi alla luce, pensi a tutto il resto, pensi a una storia’. Lo spettacolo racconta storie di donne, interpretate da Sonia Di Gennaro, Federica Curato, Roberta Volpe e Valentina Valentino”. Con allestimento scenico e disegno luci di Ciro Di Matteo, riferimenti e ricerche storico-letterarie di Paola Rivazio, costumi di Al.bo dance, dietro “Ritratti” c’è Akerusia Danza, diretta da Elena e Sabrina D’Aguanno, che dal 1994 lavora ispirandosi alla danza contemporanea, senza prescindere da classica, mimo e teatro danza, sperimentando contaminazioni tra i diversi linguaggi espressivi. “Il nostro è un grande lavoro laboratoriale” hanno aggiunto le sorelle D’Aguanno “che va avanti da trent’anni e si fonda sulla ricerca”.

“Sogni di metallo è una breve perfomance, una poesia scritta con il corpo, ispirata da una fotografia” ha raccontato la regista e coreografa Daniela Mancini “Questa immagine, apparentemente lugubre e claustrofobica, proiettata su di me durante lo spettacolo, scatena una danza liberatoria. Sul palco sono sola, con cinque metri di catene ed una piuma bianca: oggetti che creano un forte contrasto tra il negativo e il positivo, la pesantezza e la leggerezza. È in fondo la metafora della vita, sospesa tra difficoltà e sogni, che lascia al pubblico un messaggio di speranza”. “Sogni di metallo” è a cura di Uroburo TeatroDanza, fondata da Daniela Mancini nel 2011. “Uroburo è ormai come un figlio per me. Rappresenta un progetto nel quale credo molto. Ho scelto il nome del serpentello dell’eterno ritorno, che simboleggia la ciclicità della vita, per un’associazione che rappresenta la sintesi delle mie passioni - poesia, filosofia e teatro danza - e che unisce professionisti che vengono dal mimo, dalla danza, dal teatro e dall’arte circense”.

“Noi presenteremo una ‘suite’ tratta da ‘Colori proibiti’, nato da una riflessione sui rapporti amorosi intergenerazionali, dopo la lettura dell’omonimo romanzo di Yukio Mishima del 1951” hanno spiegato Ricky Bonavita e Theodor Rawyler “Due ‘lui’ e una ‘lei’ (interpretati da Ricky Bonavita, Valerio De Vita ed Enrica Felici), di età diverse e con differenti esperienze di vita alle spalle, racconteranno al pubblico le loro emozioni attraverso la danza. Come in tutti i nostri lavori, ci sarà un coinvolgimento emotivo molto forte ed un’attenzione particolare all’interpretazione del testo, rivisitato in chiave attuale. È un lavoro pregno di pathos, amore e sessualità, in cui si percepisce il dramma dei conflitti interiori”. Con le musiche di Antonio Vivaldi e Armand Amar, i costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari, a mettere in scena “Colori proibiti” sarà EXCURSUS, fondata nel 1994 da Ricky Bonavita e Theodor Rawyler, che si è costruita nel panorama della danza italiana una propria identità, distinguendosi per dinamismo e vivacità. “Quest’anno festeggiamo il nostro trentennale” hanno commentato Bonavita e Rawyler “e raccogliamo consensi in Italia e all’estero”.
Una serata da non perdere, per tutti gli appassionati del teatro danza, ma anche per coloro che amano la “ribalta” come luogo dove cercare e trovare il nuovo che si muove in punta di piedi. Posto unico numerato12 euro + prevendita, ridotti 8 euro per over 65 e under 25.

prevendita (Ticketteria - Via Gemito 81, Caserta 0823353336; www.go2.it; Botteghino Teatro 0823452300)
Plautoteatrostudio, (Via Grotta, 1 – area mercato, San Nicola La Strada (CE)
posto unico numerato12 euro + prevendita, ridotti 8 euro per over 65 e under 25

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