Liolà, la solare commedia di Pirandello in anteprima nazionale a Caserta
Caserta– 10 marzo 2012
Articolo di Marilena Lucente, Foto di Emilio Di Donato
E’ un Liolā allegro e vitale, volitivo e irruente questo interpretato da
Gennaro Piccirillo sabato sera a al Teatro Caserta Cittā di Pace. Per l’ultimo
appuntamento della rassegna Eventi Teatrali, Anna D’Ambra, che ne ha la
direzione artistica, cura anche la regia. Il testo pirandelliano viene recitato,
cantato e danzato, in un equilibrato alternarsi di scene corali e dialoghi.
Liolā gioca con le donne, mai con i loro sentimenti, all’apparenza č tutto lazzi
e sberleffi, ma quando vuole sa essere tremendamente serio. La scenografia e i
costumi richiamano la collocazione primo novecentesca della storia, ma la regia
(con la collaborazione di Sergio Lieto) tende a sottolineare i dilemmi perenni
della convivenza umana: l’egoismo, l’ipocrisia, il timore del giudizio degli
altri, la maldicenza, la menzogna. A muovere la macchina narrativa, l’ereditā,
“la roba” che il povero Zio Simone (Emilio Vardaro) affranto dalla sua paternitā
mancata, proprio non sa a chi lasciare. E Per questo si trasformerā da
ingannatore a ingannato, complici, in entrambi i casi, le donne della sua
famiglia. Intorno la piccola comunitā della campagna: ci sono le tre ragazze,
adolescenti e insolenti, assetate di conoscere la vita, ci sono i tre bambini,
figli di Liolā, troppo piccoli per capire, ma che nelle braccia di questo padre
un po’ matto sanno di poter trovare conforto, e ci sono le comari, terribili nel
tessere e scucire orditi, nel tradire e nel tradirsi reciprocamente pur di
tutelare i propri interessi. E ci sono, infine, due ragazze incinta, che forse
non hanno ancora conosciuto l’amore.
A rendere lieta una storia cosė tragica c’č l’ironia dei personaggi insieme alle
musiche originali di Emilio Di Donato. Si sente, dentro le note, l’energia, la
ricchezza della vita di campagna e la gioia del lavoro; ci sono brani la cui
vitalitā rispecchia proprio quella di Liolā. Interpretazione appassionata di
tutti gli attori e delle attrici, pubblico attento e coinvolto.