Eventi Teatrali: “Todo el Amor” con Michele Placido
Puccianiello (ce) – 19 Novembre 2011
Articolo e foto di Sebastiano Sacco
Lo incontriamo in una piccola area del backstage del palcoscenico. Lui, Michele Placido. Scarpe “da attore”, giubbotto di pelle, coppola da uomo del sud. Piccoli convenevoli, e l'attore pugliese risponde subito alle domande. Con un accentuato sorriso, sempre, come punto finale alle sue risposte. Si parla dei suoi primi anni sui palcoscenici, prima dell' ”incidente di percorso” che l'ha portato dai sipari alle battute dei ciak. Si parla del suo servizio militare a Caserta, sei mesi. E, come ogni maestro d'arte che si rispetti, ci si concede le opportune libertà - tempi permettendo - di divagare sul nostro tempo e sui paradossi di una strana creatura chiamata uomo moderno.
E sarà anche vero, come disse Monicelli, che “a sessantacinque anni non te ne frega più niente”. Ma quando il nostro, introdotto dal suo ottimo quartetto strumentale e dalla splendida voce di Veronica Granatiero, fa la sua entrée in palcoscenico per proporre “Todo el amor”, in questa sua libertà di fare e di essere over 60 ci mette davvero l'anima.
Sulle note della musica e seguendo i passi di tango dei fratelli Mummolo. Dall'omaggio a Neruda e alle struggenti atmosfere de “Il Postino” a Dante. Da Salvatore di Giacomo a D'annunzio. Da Montale alle impressioni dell'attore sulle strade, le voci e le atmosfere di Puccianiello, Placido ed i suoi personaggi, il suo personale e le storie fatte sue attraverso la recitazioni sono davvero sola cosa. Poche volte il sottoscritto ha visto una tale capacità di spogliarsi del “limite” del proprio volto e corpo per farsi personaggio, per farsi altro. E' una magia, come lui stesso ammette, da fare insieme al pubblico. E forse, chissà, aiutata da questo sud e dall'eccezionale amore per la sua valigia d'attore. “Vuelvo al sur”, per dirla con Piazzolla, “como se vuelve siempre al amor”.
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Quinta edizione di
“Eventi Teatrali”