Teatro Civico 14: la nave dei folli
Caserta – 15 Maggio 2011
Articolo di Clemente tecchia
In una serata fuori programma il palco del Teatro Civico 14 di Caserta ha ospitato domenica scorsa lo spettacolo “La nave dei folli”, un progetto del collettivo Teatro Di Legno, scritto e diretto da Luigi Imperato e Silvana Pirone, interpretato da Annamaria Palomba, Salvatore Veneruso, Domenico Santo e Silvana Pirone. Le assi del palco si sono tramutate nelle assi del fasciame di una nave, un traghetto senza partenza e senza arrivo, forse senza nemmeno percorso, occupato da “scieme, disperate, gente che pass‘o tiempo a se guardà annanze e poi a’reto”. Quattro figure, quattro esistenze orfane di un non ben precisato perché, naufraghi nel mare magnum della vita. Scandito dall’espressiva recitazione degli attori, questo mondo in miniatura presenta paesaggi emozionali scabri, in cui in un ‘amen’ si può passare dalla superficialità delle situazioni comico-farsesche agli improvvisi abissi di un dolore attonito, annichilente. Nell’interazione tra i quattro personaggi, che pare organizzarsi senza leggi, senza ‘canovaccio’, spinta solo dall’improvvisazione di stati d’animo irrequieti e mutevoli, si incunea profondamente la rivelazione dell’aborto perpetrato da due dei naufraghi. Come un fulmine, l’elaborazione scenica del dolore della madre interrompe la bonaccia di una recitazione spigliata, recuperando implacabilmente i protagonisti alla loro condizione. Mentre la fame e le preghiere scandiscono il tempo si arriva al finale, lasciando negli spettatori una confusa sensazione, come se fossero stati assisi su di un molo e avessero visto per qualche minuto profilarsi all’orizzonte la nave dei folli con il suo gesticolante carico di disperata umanità: uno spettacolo insensato, folle appunto, senza domande e senza risposte. Quattro persone in balìa della corrente e delle proprie pulsioni, una condizione cui molti di noi, prima o poi, hanno avuto la sensazione di sottostare.
Consulta: Teatro
Civico 14: Stagione Mutamenti Teatrali 10/11
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