La bottega del teatro: rassegna di primavera
Caserta – da marzo 2011
Comunicato stampa
26 Marzo, ore 20:30, "Cara Moglia" con Augusta Natale regia di Sandro
Cianci - Dove:
27 Marzo, ore 20:30, Antonio de Innocentis in concerto
2 aprile, C'era un tempo per ridere...e uno per ridere ancora! Interpreti
Michele Tarallo e Pierluigi Tortora.
9 aprile, ore 21 e 10 aprile, ore 19.00, Peppe Romano in "La
musica dell'Oceano"
Regia - Peppe Romano, Co-regia - Katia Tannoia, Costumi - Silvia Posillipo,
Effetti audio - Luca Merola, Voci registrate - Peppe Romano, Katia Tannoia
16 aprile, ore 20:30, Nato col palto' con Katia Tannoia
7 Maggio, ore 20:30, International Association for Art and Psycology e
Rossoteatro presentano "Per troppa vita che ho nel sangue" di Antonia Pozzi,
Poetessa,
Reading ”Antonia pozzi: la vita accanto” con Tania Coleti, conversazione tra
Cesare Cuscianna, scrittore, poeta, Matteo De Simone, psicoanalista, Presidente
sez Romana International Association for Art and Psychology, Coordinatore
Commissione Cultura Associazione Italiana di Psicoanalisi (A.I.Psi.)
Antonia Pozzi nacque a Milano il 13 febbraio 1912, in una famiglia dell'alta
società lombarda (per parte di madre era pronipote di Tomaso Grossi) e pose
volontariamente fine alla sua vita il 3 dicembre 1938, all'età di soli 26 anni,
abbandonandosi all'abbraccio di un gelido mattino d'inverno, nella campagna
milanese vicino all' Abbazia di Chiaravalle. Il suo suicidio più che ad un
atteggiamento romantico-crepuscolare sembra legato al naufragio della
personalità, alla difficoltà creatale dalla coincidenza della sua natura
appassionata, femminile, con la sua anima aristocratica, di intellettuale e
poeta, chiusa e rifiutata da un mondo che non trova spazio per una donna che
rinuncia al suo ruolo tradizionale. Le sue sconfitte personali si inseriscono in
quelle più ampie della crisi del buio periodo storico che l’Italia sta vivendo e
che condurrà alla seconda guerra mondiale. Vive un naufragio in cui perde ogni
illusione d’amore e maturerà la consapevolezza di non essere stata amata mai per
sé, ma solo e sempre per un’immagine, una maschera che ha dovuto in qualche modo
indossare per essere accettata.
Poetessa di grande sensibilità, donna di grande intelligenza e di grande
cultura, la sua opera "Parole" fu pubblicata postuma in forma privata
(incompleta e censurata a cura del padre), per la prima volta nel 1939.
A questa seguirono altre edizioni più complete..
Fino ad oggi non conosciuta al grande pubblico, ma apprezzata da grandi poeti
quali T.S. Eliot e Montale, che scrisse la prefazione alla quarta edizione di
"Parole", è stata considerata dalla critica una delle voci femminili più
importanti della poesia italiana del 1900.
La bottega del teatro, Via Volturno, 16, Caserta