Teatro Caserta Città di Pace: Vinti e Vincitori della Compagnia d’Arte Fabbrica Wojtyla
Puccianiello (CE) – 27 Gennaio 2010
Comunicato stampa
Giovedì 27 gennaio 2011, alle ore 20.30, in concomitanza con la
Giornata Nazionale della Memoria sarà rappresentato presso il Teatro della Pace
di Caserta, l’opera Vinti e Vincitori, con la Giovane Compagnia d’Arte Fabbrica
Wojtyla.
L’opera è nata da una riflessione di Patrizio Ranieri Ciu sull’argomento della
Shoah e da un approfondimento di Alfonso Martucci il cui contributo è da
ritenere pietra miliare nella lettura del dubbio nel giudizio umano. Il lavoro
teatrale è stato già messo in scena ed ha avuto Alfonso Martucci tra i
principali interpreti.
L’attuale iniziativa, fortemente voluta dal Centro studi “Alberto Martucci”, ha
lo scopo principale non di sublimare il nome di Alfonso Martucci, ma di
qualificare quanto egli ha fatto per la professione forense anche in senso
artistico in modo che il suo percorso umano ed intellettuale possa servire da
esempio per le nuove generazioni.
Il ruolo delle tre figure principali dell’opera: il giudice (Gennaro Stanislao),
l’accusa (Andrea Pugliese), la difesa (Camillo Irace) è stato affidato non a tre
attori professionisti, ma a tre persone legate al compianto Alfonso da un
fraterno afflato, le quali hanno voluto mettersi in gioco con entusiastico
coinvolgimento per testimoniare ancora una volta gratitudine verso un autentico
Maestro.
L’argomento teatrale porta in giudizio la tendenza negazionista della Shoah.
Il reato ipotizzato è l’attentato alla memoria.
Protagonisti un giudice, un pubblico ministero ed un difensore. L’intro è
affidato a due giovani che si confrontano a loro modo sulla tematica.
Segue il processo vero e proprio. Esposizione dei fatti, contestazioni, prove
documentali con lettere ed immagini rispondono ad un susseguirsi di interventi
contrapposti tra Accusa e Difesa tra le considerazioni del Giudice.
Si giunge alla testimonianza di figure del tempo che si raccontano e quindi alle
arringhe finali.
La conclusione è affidata dal Giudice ad una giuria presunta popolare che
emetterà un verdetto del tutto originale ed inaspettato.