Teatro Civico 14: Acquario
Caserta – 9 Gennaio 2011
Articolo di Valentina Sanseverino
Tutto esaurito al Teatro Civico 14 per questo week end in cui Caserta
riscopre l'amore per il teatro grazie alla straordinaria interpretazione del
casertano Marco D'Amore. Il giovane attore, arrivato di recente al successo
grazie alla sua intensa interpretazione in "Una Vita Tranquilla" accanto al
conterraneo Tony Servillo, torna al suo primo amore, il teatro, con una piece
scritta su misura per lui da Francesco Ghiaccio. Uno spettacolo dalla forma
narrativa intensa e originale che, grazie anche all'innovativa presentazione dei
video ideata da Alessandro Inglima e alle luci e foto di scena di Marco Ghidelli,
trasporta lo spettatore dietro le pareti di vetro di un acquario, un enorme
acquario che è il mondo. Una prigione di vetro che lo spettatore percepisce dal
di fuori, almeno fin quando si accorge che in quel mondo ci è dentro fino al
collo.
Lo spettacolo è diviso in tre quadri: nel primo l'attore, il volto coperto da
una variopinta e suggestiva mascherata, presenta l'universo che popola
l'acquario, un universo mosso da un meccanismo alienante che, a suon di spot
pubblicitari e lobotomizzanti che ci accompagnano fin dalla più tenera età, ti
tiene buoni e prigionieri in questa gabbia trasparente. Nel secondo si delinea,
con drammatica e toccante profondità, la voce del padrone, che muove i fili
invisibili delle dinamiche alla base della vita nell'acquario. Ma dove la
drammaturgia della rappresentazione e l'interpretazione di Marco D'Amore,
raggiungono i più alti livelli, è nell'ultima parte, quella in cui si delinea la
figura di una vecchia murena nata in mare, che vive relegata e sola nell'angolo
più buio e nascosto dell'acquario: accanto alla "signora" una miriade di pesci,
specchio dei rapporti e dei comportamenti umani di una società troppo simile
alla realtà. C' è chi ruota tutto il giorno intorno a un sassolino, chi dorme
vicino al tubo delle bolle per rivivere l'ebbrezza della tempesta, chi vive
immerso nei ricordi della vita in mare, rivivendo mille e mille volte il momento
in cui l'amo o la rete lo hanno strappato alle acque marine, chi o chi racconta
di balene e squali a testimonianza di una vita spesa nel pericolo e nel
sacrificio. Parole che si frantumano contro lo scetticismo di chi nell'acquario
riconosce la sua reale dimensione di vita.
Consulta: Teatro
Civico 14: Stagione Mutamenti Teatrali 10/11