Teatro comunale: Astice al veleno
Caserta – 9 Dicembre 2010
Articolo di Arianna Quarantotto, foto di Massimo Amato
Prendete un’ attrice giovane e seducente, sognatrice e molto nervosa,
mettetele un amante regista al suo fianco e uno squattrinato tecnico delle luci
e del suono, tutto fare, che, con modi fino troppo gentili e femminili, si
aggira per la scena: aggiungeteci quattro bellissime statue animate e un pony
express vestito da Babbo Natale. Infine un astice e una bella bottiglia di
spumante avvelenato. Avrete gli ingredienti della commedia.
Ma si sa, gli ingredienti non bastano a teatro (e non solo a teatro): bisogna
saper dosare le parti, scegliere il linguaggio adatto, le movenze appropriate,
le scenografie, la musica.
Vincenzo Salemme ha saputo armonizzare brillantemente ogni aspetto della
commedia: la storia dei due amanti infelici, l’illusione dei sogni che si
materializzano nelle statue, l’abbattimento della quarta parete con il
coinvolgimento diretto del pubblico, un po’ di malinconia e tante risate.
Insomma il pubblico ieri sera è rimasto entusiasta: applausi scroscianti per
mezz’ora e loro, gli attori, in un continuo gioco di uscite ed entrate dal
palco, hanno colto i frutti della loro fatica.
Bellissima la scenografia e il gioco di luci che hanno donato al teatro un
effetto davvero magico e sognante: la materializzazione delle statue, una grassa
lavandaia del cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario del
Regno delle Due Sicilie, un munaciello di origini calabrese, ha reso ancor più
visionaria e suggestiva la scena.
Insomma una brillante e romantica commedia all’insegna dell’umorismo tipicamente
napoletano, condito da riflessioni e da intermezzi musicali che ci hanno
alleggerito i pensieri e donato una ventata di festosa allegria.
Consulta: Teatro
Comunale Di Caserta: Stagione Teatrale 2010/2011