Teatro Civivo 14: Fuochi A Mare per Vladimir Majakovskij
Caserta – 15 Ottobre 2010
Articolo di Rossella Barsali
Andrea Renzi è solo in scena, anzi no... c'è un oggetto che gli fa compagnia
per tutto lo spettacolo: la pistola, quella che Majakovskij userà (sempre che
non sia stato "suicidato" dal regime") a soli 37 anni per porre fine alla sua
esistenza
E' un lungo monologo, interrotto solo dagli spari, quello che propone con l’impeto poetico
che, si dice, Majakovskij mettesse in tutte le sue composizioni e che lo resero
famosoe come "il cantore della rivoluzione". La bravura di Renzi sta proprio nel
reggere oltre un'ora di monologo, tenendo viva l'attenzione con una gestualità e
mimica studiati e mai sovrabbondati.
Si intrecciano pensieri e poesie: una specie di "flusso di coscienza" che
celebra l'industrializzazione sovietica (di qui l'aderenza alla sua discussa
equazione futurismo=rivoluzione?) ma che sin dall'inizio fanno anche intuire il
lato umano con la ironica ma romantica poesia del Torpediniere a della
Torpediniera (che vi riporto in calce, è davvero gustosa)
Ancora un piccolo capolavoro del gruppo che si riconosce sotto la sigla Teatri
Uniti e che rappresenta una vera perla nel panorama teatrale italiano
Marina da guerra in amore
Van sui mari scherzando in crociera
il torpediniero e torpediniera.
E come la vespa s'attacca col miele,
così la torpediniera fedele.
E per il torpediniero, infinita
è la felicità della vita.
Ma li scoprì con gli occhiali sul naso
un riflettore pedante, per caso.
Una sirena fece la spia,
denunziandone a tutti la scia.
Ma il torpediniero ormai stanco,
poverino, fu colto nel fianco.
Sull'oceano ora va la preghiera
della vedova torpediniera.
Dava forse agli uomini noia
quella loro semplice gioia?
Consulta: Teatro Civico 14:
Stagione Mutamenti Teatrali 10/11