Ad Officina Teatro: “Alice nel paese delle meraviglie"
S. Leucio (CE) – 27 dicembre 2009
Articolo e foto di Pia Di Donato
S. Leucio, 27 dicembre 2009. Come per il 2008, Officinateatro propone
per le feste natalizie una fiaba. L'anno scorso è stato il turno di "Pinocchio",
fiaba che personalmente detesto e che invece ho trovato, nella trasposizione,
assolutamente bella e quindi, con queste premesse, sono stata certa di andare a colpo
sicuro per "Alice nel paese delle meraviglie", tanto da portare
fratelli genitori vari e anche due piccolissime nipoti.
Lo spettacolo è andato al di la delle mie più rosee aspettative. Il palcoscenico
invade parte della zona riservata al pubblico, che, per entrare, passa per un
tunnel surreale. Due i colori predominanti (anzi assoluti, non ce n'erano
altri): il bianco e nero. La scena è un'unica "macchina scenica" con porte e
porticine, oblò (di lavatrice), porte illuminate (di frigorifero), vasche da
bagno usate come barche e tanti altri oggetti della quotidianità "prestati"
all'arte.
I personaggi entrano ed escono senza soluzione di continuità. I più piccoli
ridono e additano: sono più svelti di noi adulti a notare un movimento in alto o
un furtivo aprirsi di una delle innumerevoli porte. Addirittura le mie adorate
nipotine suggeriscono ad Alice, che si si domanda "da dove viene questa voce?",
di guardare in alto provocando uno scoppio di ilarità che anche "Alice" riesce a
stento a trattenere.
Proprio il numero di personaggi lascia interdetti... per poi scoprire alla fine
che sono solo in cinque. C'è Francesco Magliocca che in pochi momenti passa da (Bian)Coniglio
a Cappellaio Matto e viceversa, e poi diventa Bruc(aliff)o e di nuovo Cappelaio
e....; C'è Carmela Gilda Tomei che è Lepre di Marzo e uno dei gemelli (Tira)
mentre Fabrizia Fusco fa Pecora e l'altro gemello (Molla). Enzo Scipione invece
è un insolito Topo .. siciliano mentre assolutamente superba Fulvia Castellano
nel ruolo della Regina Bianca e che, a fine spettacolo, confessa che è una vita
che aspetta di dire "TAGLIAAAATELE LA TEEESTA!"
Ma la mattatrice è lei Tonia Bosso, onnipresente in scena, ora ironica ora
commovente, ora adulta ora bambina, che incanta per la presenza scenica, per la
chiarezza e per .. la resistenza.
Ma tanto altro ci sarebbe da dire: le trovate sceniche, i dialoghi, le
musiche... e qui c'è la mano, le idee, l'esperienza di Michele Pagano che, dalla
cabina di regia - in vista- lavora quanto tutti gli attori. E' a lui che vanno i
complimenti per aver creato uno spettacolo "godibile" per i piccoli e "intenso"
per gli adulti
Il commento finale lo lascio alle due mie nipoti che mi hanno detto "Zia, quando
ci riporti?"
p.s. Vi consiglio di prenotare: io sono riuscita a vederlo ... per il rotto della cuffia e solo perchè hanno fatto un doppio spettacolo! Si replica dal 2 al 6 Gennaio.
Consulta: Officina Teatro
Stagione 2009/10 "Prospettive Contemporanee"