Recensione di "Didi e Gogo" alla Bottega del Teatro
Caserta – 1 novembre 2009
Articolo e Foto di Pia Di Donato
Caserta 1 novembre 2009. La 4° stagione della Bottega del Teatro si apre con
un spettacolo "sperimentale" che si ispira alla famosa "Waiting for Godot" di
Samuel Becket.
La scelta è assolutamente naturale: in genere sono proprio le piccole strutture,
i quasi-teatro (o 99-posti come vengono spesso chiamati, per ricordare il limite
massimo che li separa dai veri e propri teatri) che tentano le nuove strade, che
studiano lo spettacolo più che per compiacere il pubblico, per provare nuove
strade e nuove forme di espressione
Fra le poche cose positive che Caserta ha, c'è il buon numero di queste piccole
strutture e la ricchezza (in numero e originalità) delle proposte.
Ritorniamo allo spettacolo che è, come copione originale prevede, minimalista:
solo due gli attori sul palco che è anche abbastanza spoglio.
Qui inizia però la rivisitazione: Didì e Gogò (Pierluigi Tortora e Brunella
Spina)
pur rispettando il messaggio di Becket (incomunicabilità fra le persone e un
fondamentale pessimismo) tuttavia ne danno una lettura quasi felliniana. In
parole povere si muovono come burattini in un ipotetico circo globale e pur
nell'assurdo e nel grottesco conservano il sorriso e la compassione.
A far da contraltare ai loro scarni dialoghi, alcuni duetti famosi - da quello
della "Livella" di Totò alle macchiette famose dei casertani Fratelli De Rege e
altri - sempre a sottolineare se non una incomunicabilità, una "comunicazione
distorta"
Uno spettacolo non facile ma assolutamente godibile che sarà replicato anche il
14 e 15 Nobembre e che ci sentiamo di consigliare.
Consulta: "Voci dal Quartiere" IV edizione, Caserta