Teatro Don Bosco: Musical "Sulla via di Damasco"
Caserta – 23 e 24 Aprile 2009
Comunicato stampa
Il musical in due tempi, diretto dal giovane regista casertano Michele Casella, sarà presentato presso il teatro dei Padri Salesiani di Caserta, nei giorni 23 e 24 aprile alle ore 20.30. L'evento è stato reso possibile grazie al Comitato Zonale Provinciale A.N.S.P.I.di Caserta
Nota
“Sulla via di Damasco” è un viaggio in una singolare vita: quella di Paolo,
apostolo delle genti. Le fonti sulle quali si basano le vicende del musical
sono, doverosamente, gli Atti degli Apostoli e Le Epistole Paoline.
Appena arrivato nella importante città di Gerusalemme Saulo, questo il nome
ebraico, giovane proveniente da Tarso e di spiccate doti, ha il privilegio di
studiare con uno dei più grandi maestri del tempo, Gamaliele. Da lui apprende
l’osservanza e la fiducia indiscussa nella Legge, che lo porterà prima ad
assecondare la persecuzione dei Cristiani, come nel caso del giovane Stefano, e
successivamente ad essere egli stesso accanito persecutore. Ma proprio durante
un viaggio verso Damasco, dove si recava per allargare gli orizzonti della
persecuzione, Saulo viene folgorato dalla visione di una luce e dal suono di una
voce, quella di Gesù. Da qui il cambio di rotta nella sua vita: da persecutore
diventa Cristiano. Il primo passo che Paolo compie è quello di conoscere e farsi
accettare dagli apostoli, con i quali ci sarà un grande avvicinamento, ma non
mancheranno motivi di scontro come quello con Giacomo, cugino di Gesù, sugli
aspetti relativi all’importanza di estendere la predicazione anche ai ‘pagani’,
esaltando la prevalenza della Grazia, portata da Gesù, sulla Legge dei Padri.
Tale scelta lo spingerà ad effettuare numerosi viaggi, in giro per il mondo,
senza confini, per portare il messaggio d’amore, in compagnia di alcuni amici,
in particolare il caro Timoteo. Da Atene, dove Paolo tiene un discorso ai greci
sull’Areopago, a Corinto dove incontra una coppia di sposi Cristiani, Aquila e
Prisca, ad Efeso dove si scontra con Demetrio e gli artigiani che vedono
compromessi, a causa della sua predicazione, le loro vendite, tanto da farlo
rinchiudere in carcere. Spesso nei posti che visita nascono Comunità, con le
quali tiene contatti attraverso la scrittura di numerose lettere. Ritornato a
Gerusalemme, Paolo, reo di essere entrato nel tempio con un greco, viene
arrestato e, a causa del suo appello a Cesare, viene inviato a Roma. Qui si
concludono gli Atti degli Apostoli e qui termina il musical con la partenza di
Paolo per l’ultimo viaggio.
Tali momenti salienti della storia di Paolo vengono raccontati attraverso un
punto di vista insolito, quello del Maestro Gamaliele di due suoi allievi, Tobia
e Fortunato, e del simpatico aiutante Beniamino: personaggi di fantasia ma che
aiutano a far capire quanto la scelta di Paolo sia stata particolare in quel
contesto. Altri personaggi, invece, ci vengono consegnati direttamente dalle
fonti: il martire Stefano, Pietro, Giacomo cugino di Gesù, Timoteo, Aquila e
Prisca, Lidia, Demetrio, il filosofo di Atene e Maria la madre di Gesù: in
merito a quest’ultima le fonti non parlano di alcun incontro con Paolo, ma tale
passaggio, che non è da escludere totalmente, ci permette di inserire una nota
di grande poesia: a chi altri Paolo avrebbe potuto chiedere “Parlami di Gesù” se
non a sua madre? Infine altri personaggi sono personificazioni: la Legge, la
Grazia e, soprattutto, la luce. Quest’ultima, silenziosa e luminosa, accompagna
Paolo dalla conversione fino alla fine: è la presenza della luce che muove ogni
cosa. Ma “Sulla via di Damasco” non è solo un viaggio nella vita di Paolo,
poiché come ha detto Sua Santità Benedetto XVI “San Paolo non è una storia
passata, irrevocabilmente superata, ma vuole parlare con noi oggi” per questo
nel musical le parole superano le barriere temporali per essere valide anche nei
nostri giorni: così Stefano ucciso irragionevolmente grida “Non ho paura” e
accusa “questa storia” di ingiustizie “che non ha mai fine”, Demetrio ad Efeso,
turbati gli equilibri economici che regolavano il mondo di ieri come quello di
oggi, minaccia Paolo “Stai attento! questa è roba mia, non toccare l’economia”,
e ancora lo stesso Paolo si ribella alle catene della prigionia cantando “Liberi
di capire, di pensare, di rispettare la legge dell’amore”. Oltre all’episodio
fondamentale della vita di Paolo, la via di Damasco è un momento presente nella
vita di tutti i personaggi e di tutti noi: quando capisci chi sei e in quale
direzione vuoi andare, quando il tuo passato è base per il tuo presente ma non
lo vincola o condiziona. Ognuno ha la propria ‘via di Damasco’.
Per informazioni rivolgersi al sig. Diodato Ferruccio: cell. 3477139824 e
3456527817 ( Associazione Homoviator A.N.S.P.I.)