La Bottega del Teatro: il caso Moro
Caserta – 18 Aprile 2009
Articolo e foto di Pia Di Donato
Sabato 18 Aprile, Caserta. La Bottega del Teatro si apre alla solidarietà
e lo fa con uno spettacolo non facile ma appropriato: "non dobbiamo dimenticare
i nostri problemi di ieri e di oggi" afferma Tortora a fine spettacolo.
Ho già visto uno spettacolo dedicato allo statista democritiano, e alle lettere
scritte in prigionia, interpretato dall'ottimo Paolo Bonacelli. Ebbene se posso
dare un voto (è il mio mestiere): Bonacelli 6 (anche 6 e mezzo), Tortora 9 (10
se si considera l'ottima idea di inserire Antonio De Innocentis nello
spettacolo)
Le lettere scorrono e segnano i giorni, l'ansia e l'urgenza sono palpabili e
danno la misura dell'uomo più che dello statista. Non ci sono grida, ma
richieste ferme ma sommesse. Il contro-canto è affidato alle mani e alla
chitarra di Antonio De Innocentis che spezza la tensione dando il tempo di
riflettere.
La scelta delle lettere è attenta: da quelle in cui lo statista parla con i suoi
pari nel linguaggio della politica concreta, a quelle in cui l'uomo si rivolge
teneramente alla famiglia e agli affetti. Uguale misura nella scelta musicale:
un escursus "storico" che va da "Laude novelle fia cantate" di Pratesi a
composizioni di Sor (Studio n.4 e il n.5 che vede anche l'apporto di Segovia)
all'ultimo brano, indicatissimo, del tema da "Schindler's list" di Williams.
Estremamente efficace senza essere blasfemo, il paragone di Moro alla figura di
Cristo: un martire moderno sacrificato per una "ragion di stato"(?) spietata
ancorchè inspiegabile alla luce anche di altri, e meno importanti, sequestri
risolti in tutt'altro modo
Ricordiamo infine che tutti i proventi sia della serata del 18 che del 19 saranno devoluti, interamente, dai due artisti in favore della popolazione abruzzese colpita dal recente terremoto.
Consulta: Voci dal quartiere, la 2° edizione a "La bottega del teatro"