Teatro Garibaldi: ‘Il giovane principe e la Verità’, una favola per favorire l'integrazione
Santa Maria Capua Vetere (CE) – 6 Marzo 2009
Articolo di Alessandro Dorelli
‘Il giovane principe e la Verità’, una favola per favorire l'integrazione. È l'opera che Anna Redi metterà in scena questa sera alle 21.00 al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, grazie all'aiuto della compagnia 'Le Bazarre' e del dipartimento di Giustizia Minorile della città del Foro. Zoì, Davide, Sofia, Giuseppe, Gennaro, Juan, Gian Paolo e Pasquale saranno i protagonisti della piece teatrale tratta da una favola indiana, di Jaen-Claude Carrière che cercherà di sovvertire i canoni della moderna comunicazione sociale, volta alla divisione e al disprezzo di gruppi sociali differenti o distanti da quello di appartenenza. Ragazzi a rischio e non, appartenenti alla comunità rom, alla comunità casertana o provenienti dall'estero, tutti cavalcheranno il palco allo scopo di dimostrare quanto il riscatto sociale e l'integrazione può essere raggiunta con politiche culturali proprio nella delicata fase adolescenziale e quanto questo possa facilitare il dialogo interculturale e fra classi sociali. Adolescenti in scena per altri adolescenti ma non solo, grazie al sostegno degli Enti Comunale e Provinciale, che hanno affiancato il direttore dell'ex carcere Angiulli, Anselmo Bovenzi, che ha sempre creduto nel lavoro della regista e scenografa sammaritana. Interventi fondamentali per la realizzazione dell'evento di questa sera, quanto quello della comunità Rom locale. Al termine di un laboratorio, durato solo quattro settimana, Anna Redi non nasconde la propria soddisfazione per i risultati ottenuti “il laboratorio non è stato lungo, è durato in tutto quattro settimane con due o tre incontri a settimana, ma è fortemente significativo e provocatorio perchè sfugge a qualunque classificazione ponendo l'attenzione aldilà dell'oggi: al tempo del periodo in cui non c'era ancora il tempo e di conseguenza apre la mente alle infinite possibilità delle evoluzioni individuali e collettive”.