"Felliniana" al Teatro Caserta città di Pace
Caserta – 214 Febbraio 2009
Articolo di Arianna Quarantotto
«Viviamo al vita come fosse sogno»
E’ questo il filo conduttore dello spettacolo messo in scena ieri sera,
14 Febbraio, dalla compagnia Potlach al Teatro città di Pace di
Puccianiello.
Un lavoro tutto improntato a dar di nuovo vita ai personaggi del grande
Fedeirco Fellini: non più sullo schermo cinematografico ma vivi, in carne ed
ossa, sul palcoscenico di un teatro.
L’atmosefera che si respira è proprio « felliniana », a metà tra l’assurdo, il
burlesco, il caricaturale. Fumi colorati annebbiamo a volte la vista dello
spettatore che tra uno sceicco bianco, un casanova disperato, una fanciulla
delusa dalla vita, un clown alla ricerca di se stesso e tanti altri, si ritrova
coinvolto nel grande circo della vita.
Su Fellini si è detto tanto: lui stesso, all’indomani del suo quinto Oscar,
aveva risposto ad un giornalista che lo intervistava che da piccolo sognava di
fare... l’Aggettivo! « Cosa intendono gli americani per felliniano posso
immaginarlo: opulento, stravagante, onirico, bizzarro, nevrotico, fregnacciaro.
Ecco fregnacciaro è il termine giusto ».
Così « felliniano » è diventato tutto questo, e tutto questo sono i suoi
personaggi: nostalgici, malinconici, sognatori, visionari, alla ricerca della
felicità.
Sul palcoscenico appaiono avovlti in una dimensione indistinta, caotica,
trasportati dalle melodie delle musiche dei films che rappresentano, in attesa
di qualcosa, forse del REX, la grande nave che tutti accoglie a bordo per
trasportali via, lontano, non si sa dove, cancellando ogni cosa.. Non però il
tempo perduto, quello dell'infanzia sparita, della riappacificazione con la
terra natia, di un incontro che duri, dei sogni di cui si nutre la vita.
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