Teatro Comunale: Sei personaggi in cerca di autore di Luigi Pirandello
Caserta – 18 Dicembre 2008
Articolo di Federica Roano
Ieri, sabato 18, al teatro Comunale di Caserta si è rappresentato il
dramma "Sei personaggi in cerca di autore" di Luigi Pirandello. L'attore
principale, Giulio Bosetti, è stato colpito da un malanno stagionale, per cui la
parte del regista teatrale è stata interpretata da Edoardo Siravo.
La storia narra di un direttore-capocomico alle prese con le prove di "Il giuco
delle parti", spettacolo tratto sempre da un'opera di Pirandello. Mentre tutti
gli attori si preparano a provare, nel teatro compaiono all'improvviso sei
personaggi, i quali si annunciano come creazioni di uno scrittore che ha deciso
però di non metterli mai in scena. Così, questi singolarissimi personaggi
chiedono al capocomico di scrivere il copione della storia di cui loro sono
protagonisti, lasciando sempre più perplessi ed interdetti gli attori ed il
capocomico stesso. La storia continua con dissertazioni su ciò che differenzia
l'essere personaggio e l'essere umano, oltre ovviamente al mettere in scena il
dramma di questi sei personaggi.
La rappresentazione segue fedelmente il libro (nato comunque come copione
teatrale), senza lasciare spazio a variazioni di alcun genere. La spiccatissima
teatralità dei sei personaggi della fantasia (che spesso si fonde con la
realtà), dovrebbe evidenziarsi rispetto ad una naturalità degli attori che si
trovano ad assistere al dramma, naturalità che, invece, è ben poco evidenziata.
Una nota di merito va al "padre di famiglia", interpretato da Antonio Salines,
il quale con il corpo, le movenze, la voce, lo sguardo e gli atteggiamenti, è
riuscito a rendere perfettamente il personaggio, dando spesso l'impressione che
proprio lui, perno della storia, non stesse recitando, ma che fosse davvero quel
personaggio.
Anche se Pirandello non scrive di certo leggere novelle, questo dramma nel
complesso risulta pesante a causa di una drammaticità esasperata che rovina
spesso i dialoghi più belli del copione, sovrastando con la fisicità
l'incredibile bellezza delle parole, già esplicite di per sè.